L'EMPOLESE VALDELSA E LA TASSA SULLA CALDAIA
Il tema affrontato in Consiglio provinciale
Tassa di 10 euro a favore del Circondario Empolese Valdelsa, per il controllo del buon funzionamento delle caldaie e degli impianti tecnici di riscaldamento. Sulla questione l’assessore provinciale all’Ambiente ha risposto in Consiglio provinciale a un’interrogazione presentata dal gruppo Pdl. E’ stato così fatto il punto della situazione, ricostruendo necessari passaggi tecnici.
Il Circondario Empolese Valdelsa, nell’ambito delle proprie competenze territoriali, effettua, ai sensi del d.lgs 192/05 “gli accertamenti e le ispezioni necessarie all’osservanza delle norme relative al contenimento dei consumi di energia nell’esercizio e manutenzione degli impianti termici”.
Va precisato che l’attività di cui sopra è l’attività di ispezione, da non confondersi con l’attività di manutenzione (le verifiche compiute dai manutentori sulla gestione di tutti gli impianti, includenti: conduzione, controllo, manutenzione ordinaria e straordinaria, nel rispetto delle norme in materia di sicurezza, di contenimento dei consumi energetici e di salvaguardia ambientale).
Le attività di ispezione, condotte dalle autorità competenti, consistono negli interventi di controllo tecnico e documentale in sito, svolti da esperti qualificati incaricati dalle autorità pubbliche competenti, mirati a verificare che le opere e gli impianti siano conformi alle norme vigenti e che rispettino le prescrizioni e gli obblighi stabiliti. Il d.lgs 192/05 stabilisce che le autorità competenti debbano provvedere annualmente ad ispezioni da effettuarsi presso gli utenti finali, per almeno il 5% degli impianti presenti nel territorio di competenza, a partire da quelli per i quali non sia pervenuta alcun rapporto di controllo tecnico (rapporto di manutenzione).
La normativa stabilisce che l’amministrazione competente debba svolgere queste attività di ispezione assicurando che ciò avvenga senza oneri per i bilanci della amministrazione e in maniera tale da garantire una equa ripartizione tra tutti gli utenti finali ed il minor onere e il minor impatto possibile a carico dei cittadini.
Sulla base di queste indicazioni normative, e per evitare che il costo di una eventuale ispezione (assai maggiore di 10 euro) ricadesse per intero su un cittadino che ha fatto svolgere regolare manutenzione sul proprio impianto, il Circondario Empolese Valdelsa, sulla falsariga di quanto hanno fatto molte altre amministrazioni competenti, ha reso possibile, con Delibera di Giunta Esecutiva n.7/2009, al cittadino che fa svolgere la manutenzione del proprio impianto, il versamento di un contributo volontario di 10 euro al proprio manutentore, il quale gira questo contributo al circondario stesso. Il cittadino che sceglie di versare questo contributo non dovrà farsi carico dei costi di una eventuale ispezione.
Tutto ciò premesso, si risponde alla interrogazione in oggetto specificando che
1.I dati delle ispezioni effettuate sono i seguenti
2003-2004 verifiche al sensi del dpr 412/93
effettuate Sopra 35 kw 54
effetuate Sotto 35 kw 1247
Inviate 1464
Verifiche completamente positive 88
Impianti chiusi 3
2005-2006 verifiche ai sensi del dpr 412/93
effettuate Sopra 35 kw 54
effetuate Sotto 35 kw 487
Inviate 888
Verifiche completamente positive 215
Impianti chiusi 0
Verifiche impianti comunali 85
iniziate il 01-02-2010 verifiche ai sensi del dlgs 192/05 e smi
effettuate Sopra 35 kw 0
effetuate Sotto 35 kw 78
Inviate 88
Verifiche completamente positive 12
Impianti chiusi 0
(Le verifiche dopo l’entrata in vigore del d.lgs 192/05, sono riprese quando la Giunta del Circondario ha definito l'indirizzo scelto in merito a risorse e modalità organizzative).
Per quanto riguarda il personale deputato alle ispezioni la normativa fa riferimento ad “esperti qualificati”, che devono essere in possesso dei requisiti specificati all’All. I del D.P.R. 412/93 (“Il personale incaricato deve possedere i requisiti seguenti: a) una buona formazione tecnica e professionale, almeno equivalente a quella necessaria per l’installazione e manutenzione delle tipologie di impianti da sottoporre a verifica; b) una conoscenza soddisfacente delle norme relative ai controlli da effettuare ed una pratica sufficiente di tali controlli; c) la competenza richiesta per redigere gli attestati, verbali e le relazioni che costituiscono la prova materiale dei controlli effettuati.”)
La sussistenza di questi requisiti è verificata quando i tecnici ispettori siano dotati di attestato d’idoneità tecnica rilasciato da ARPAT (organismo accreditato ai sensi della D.G.R.T n. 787/99), oppure rilasciato dall’ENEA.
Per accedere al corso Arpat finalizzato al conseguimento dell’attestato di idoneità tecnica, sono necessari i requisiti previsti dalla L.46/90 all’art 3 e dalla circolare MICA 3439/C del 27/03/98.
Il personale del Circondario non è in possesso della necessaria qualifica ed esperienza, che la normativa vigente esige per mettere in atto le disposizioni di cui al D.Lgs. 192/2005, ed è attualmente impiegato in compiti ordinari di servizio dai quali non può essere distolto.
Pertanto il circondario al fine di realizzare quanto previsto in ordine alle attività di ispezione dal D.Lgs. 192/05, ha dovuto destinare le risorse provenienti dalla campagna di contribuzione per reperire le professionalità necessarie e quindi mettere in atto tutte le attività di competenza.
La selezione dei tecnici ispettori è avvenuta mediante procedure di evidenza pubblica (due avvisi pubblici, per la selezione di un tecnico coordinatore con qualifica di ispettore di impianti di climatizzazione invernale ed estiva e per la selezione di n.3 ispettori di impianti di climatizzazione invernale ed estiva).