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STUDENTI FIORENTINI A CEFALONIA. RESOCONTO DI UN PELLEGRINAGGIO
Il viaggio promosso dalla Provincia di Firenze dal 19 al 24 settembre 2003

(7 ottobre 2003) - A Cefalonia con 24 studenti e sei insegnanti delle scuole superiori fiorentine, e insieme ad altri coetanei provenienti Piombino, Livorno e Tivoli: per non dimenticare e trasmettere al futuro la memoria di quello che è accaduto nell’isola greca, tra gli orrori della seconda guerra mondiale. Il viaggio è stato promosso dalla Provincia di Firenze dal 19 al 24 settembre scorsi. Con gli allievi del liceo artistico Alberti, dell’Itc Galilei e dell’Educandato Ss. Annunziata, insieme a quelli dell’Istituto tecnico Volta di Bagno a Ripoli, del Conservatorio della Ss. Annunziata e dell’Istituto Ferraris di Empoli, una delegazione della Provincia composta dal Presidente Michele Gesualdi e dai consiglieri Eugenio D’Amico, Tiziano Lepri, Alessio Pancani e Giovanni Vignoli. I ragazzi sono stati nel capoluogo Argostoli, quindi hanno visitato il monumento e il museo della Divisione Acqui. La delegazione fiorentina ha quindi incontrato i rappresentanti della comunità greca; visita al museo archeologico e al museo folcloristico, con un pellegrinaggio ai luoghi legati ai combattimenti. In chiusura grande manifestazione al Teatro Kefalos con spettacoli e musica, alla presenza delle autorità di Cefalonia. Quella di Cefalonia è una pagina della storia di cui “la politica e la storiografia hanno colpevolmente taciuto per anni”. Confinata nell’ “armadio della vergogna” – l’armadio rivolto al muro dove dal secondo dopoguerra fino a poco tempo fa sono stati chiusi i fascicolo giudiziari su stragi naziste e fasciste – la vicenda di Cefalonia, dice il Presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi, “interroga ed amareggia, ma rappresenta anche un’ancora salda per la memoria”. All’indomani dell’8 settembre 1943 la divisione Acqui, abbandonata a se stessa nell’isola greca di Cefalonia dal comando militare italiano, decise di non consegnare le armi ai tedeschi e di combattere. L’ex alleato reagì con l’aggressione e l’eccidio dei prigionieri. La vicenda è stata ricostruita anche in un libro curato da Luigi Caroppo per ‘Stampa alternativa’: si stratta di ‘Cefalonia doppia strage’, che verrà prossimamente presentato in Palazzo Medici Riccardi. Duemila ufficiali e soldati della Acqui caddero in battaglia, più di cinquemila vennero trucidati dopo essersi arresi. Dei tremila superstiti duemila trovarono la morte sulle navi che li avviavano alla deportazione.

07/10/2003 14.09
Provincia di Firenze