DIARIO DI VIAGGIO DEL “PASS PAR TOUR”. RACCONTI DA BARCELLONA, SIVIGLIA E MALTA
I 30 giovani che hanno svolto il tirocinio all’estero pagati dalla Provincia si sono ritrovati a Palazzo Medici per la consegna degli attestati
Trenta giovani fiorentini in Spagna e a Malta per dodici settimane. Non per vacanza, ma per lavoro. Questo, in sintesi, il senso di “Pass-Par-Tour: il passaporto delle competenze in ambito turistico”, un grande progetto ideato e promosso dalla Provincia di Firenze, che ha finanziato un periodo di studio e tirocinio all’estero a 28 laureati e 2 diplomati. Partner dell’iniziativa sono stati Accademia Europea di Firenze, Nexes Barcellona, ONECO Training Agency Siviglia e Future Focus Ltd Floriana. Questa mattina, mercoledì 12 maggio, i giovani hanno ricevuto dall’Assessore al Lavoro Elisa Simoni l’attestato di partecipazione al progetto.
“Investire su un progetto come Pass Par Tour ha significato favorire la mobilità europea dei giovani, contribuire all’inserimento lavorativo di questi ragazzi - afferma l’Assessore provinciale al Lavoro, Elisa Simoni –. In un mondo che cambia velocemente, la conoscenza e la formazione non possono avere confini strettamente nazionali”.
“Ci auguriamo che chi ha vissuto l’esperienza di Pass Par Tour possa spendere le nuove capacità acquisite anche e soprattutto sul nostro territorio” ha concluso l’Assessore Simoni.
La Provincia di Firenze ha finanziato per i 30 giovani il viaggio internazionale A/R, l’alloggio, le assicurazioni, i trasporti locali, un sussidio per le spese del vitto, il corso di lingua e il tutoraggio. Un significativo investimento in formazione da parte di Palazzo Medici Riccardi.
Tutti i giovani sono tornati entusiasti da questa esperienza che ha permesso lo studio di una lingua straniera e un tirocinio in vari settori: turistico, alberghiero, congressuale, biologico, rurale e della promozione del patrimonio culturale e artistico. Tra le imprese che hanno ospitato i tirocini figurano: Fundació Privada Orfeó Martinenc, Grimaldi Logistica España, Turisme de Barcelona, R.V. Youth Hostel S.L., Museo del Baile Flamenco, Pina Park, San Antonio Hotel Bugibba & Diving Center, Heritage Malta Valletta, Mediterranean Conference Centre, Alliance Cruises. Da notare che ad alcuni dei ragazzi è stata offerta l’opportunità di rimanere a lavorare nell’azienda dove è stato svolto il tirocinio, grazie anche all’avvicinarsi della stagione turistica estiva e all’incremento del lavoro.
I giovani coinvolti nel percorso sono stati 30 - 5 uomini e 25 donne - di età compresa tra i 20 e i 30 anni, disoccupati/inoccupati, residenti/domiciliati in Toscana, iscritti ai Centro per l’Impiego. Relativamente alla loro età: 7 di loro hanno tra i 20 e i 24 anni; 21 tra i 25 e i 30 anni, 2 tra i 30 e i 32 anni. Si nota la massiccia presenza di laureati (28), disoccupati e per la maggior parte alla ricerca del primo lavoro. Tra le lauree possedute spicca quella in Scienze del Turismo (sia di primo livello che specialistica, per un totale di 9). A seguire la laurea in Lingue Straniere (4) e in Scienze della Comunicazione (4). Presenti anche lauree in Storia, Storia dell’Arte e Antropologia (4). Tra le altre, Marketing, Scienze Politiche, Media e Giornalismo. I diplomi (2) sono ad indirizzo turistico.
L’incontro in Palazzo Medici è servito anche per ascoltare un breve resoconto dalle voci dei ragazzi. Ecco alcune delle impressioni raccolte:
Ha detto Silvia: “L’impatto con Barcellona è stato molto forte, specialmente perché dove ho svolto il mio stage si parlava catalano e non castigliano, la lingua che io avevo studiato. Dopo questo primo momento difficile, ho vissuto una bellissima esperienza: ho avuto sempre più responsabilità nel lavoro e abbiamo avuto modo di conoscere da vicino la vita quotidiana di Barcellona”.
Francesco ha raccontato che: “davvero Pass Par Tour ci è servito per metterci alla prova diversamente nella vita e nel lavoro. E anche per capire quale potrà essere la nostra occupazione negli anni a venire. Io ho fatto un tirocinio nel settore del turismo rurale. Sono laureato in enologia e mi piacerebbe portare questa attività anche a Firenze”.