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“SAHARAWI, IL CORAGGIO È VIVERE PER LA LIBERTÀ”
Da domani una mostra di ANPAS e Provincia in Palazzo Medici Riccardi

Bambini in un villaggio Saharawi

Un tributo per un popolo in attesa, ma anche un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficili condizioni di vita del popolo Saharawi, costretto a vivere esiliato nel deserto senza garanzie sulla propria indipendenza dal regno del Marocco.
Sarà inaugurata domani, mercoledì 15 ottobre, la mostra «Saharawi, il coraggio è vivere per la libertà. I ragazzi toscani e il deserto, impressioni di un viaggio». L’iniziativa è stata organizzata dalle Pubbliche Assistenze della Toscana, in collaborazione con la Provincia di Firenze. Un evento fortemente voluto dal responsabile Anpas per le politiche sociali e la cooperazione internazionale, Valentino Patussi, e dall’assessore provinciale alla cultura, Elisabetta Del Lungo. La cerimonia di inaugurazione si terrà alle 18,30, presso la Galleria Via Larga, in via Cavour 7r; alle 17,30 invece, presso la Sala Est Ovest in via Ginori 14, si terrà la proiezione del video «Mi chiamo Maima: ragazzi toscani raccontano il viaggio nei campi profughi del popolo Saharawi».
L’esposizione resterà aperta fino al 24 ottobre con orario 10-19 grazie alla collaborazione della Pubblica assistenza Humanitas Firenze e delle ragazze in servizio civile volontario che aderiscono al progetto «P.A. Girls». Sia l’evento d’inaugurazione che la mostra saranno incentrate sulle impressioni, le sensazioni e le emozioni provate dai ragazzi delle scuole medie superiori toscane e dai volontari delle Pubbliche Assistenze che nel gennaio scorso hanno partecipato al volo di solidarietà, organizzato dalle associazioni che da anni si occupano di assistenza e sostegno per l’autodeterminazione della popolazione Saharawi.
Grazie alla collaborazione di professionisti e creativi (la scenografo Maria de la Concepcion, il regista Jacopo Merlini, i grafici Elena Mondovecchio e Sara Mori) che hanno lavorato fianco a fianco ai ragazzi, l’allestimento della mostra è diventata una nuova tappa nel percorso formativo di conoscenza ed educazione alla solidarietà iniziato già nel 2002 quando nel corso della giornata multietnica di Anpas, happening organizzato annualmente per la socializzazione di bambini di diverse nazionalità, i ragazzi dell’istituto d’arte di Firenze avevano esposto proprie opere e familiarizzato con le difficoltà, le aspirazioni e le speranze della popolazione saharawi.
«Il movimento delle Pubbliche Assistenze – racconta il responsabile politiche sociali, Valentino Patussi – ha pensato che fosse indispensabile attivarsi, oltre allo storico e annuale impegno di accoglienza ai bambini, per una maggiore visibilità del dramma di questo popolo, realizzando del materiale divulgativo. Di qui l’idea di questo libro di fotografie, che nasce dall’esperienza di viaggio dei ragazzi, con l’intento di documentare la situazione in cui è costretto a vivere questo popolo, sottolineando e ricordando la rinuncia, così attuale, fatta nel 1991 dai Saharawi, a guerra e terrorismo come atti di rivendicazione».
«Grazie alle Pubbliche assistenze toscane – ha detto l’assessore Provinciale, Elisabetta Del Lungo – gli studenti delle scuole toscane hanno potuto conoscere la realtà delle tendopoli del Saharawi. Il loro viaggio ha avuto l’effetto sperato: moltiplicare la coscienza della condizione di un popolo che sta a cuore alla Provincia, che è gemellata con la tendopoli di Smara. Quello Saharawi è un popolo senza terra, con un’esistenza difficile da immaginare. Per questo la Provincia ha aderito con convinzione al progetto della mostra».

14/10/2003 13.57
Provincia di Firenze