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"LICENZIATE PERCHE' ASPETTANO UN BAMBINO"
Rifondazione:"I Patti per lo sviluppo tengano conto dei diritti alla maternità"

Recentemente la Consigliera Provinciale per le pari opportunità si è occupata di alcuni episodi di discriminazione, avvenuti a Firenze, ai danni di alcune donne che, appena il datore di lavoro ha saputo che aspettavano un figlio, hanno perso il proprio posto di lavoro. Una lavorava in un bar, l’altra in un supermercato, e "a tutte e due - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi - i rispettivi 'padroni' hanno comunicato di non poterle più tenere: una di loro è stata costretta a firmare la propria dimissione e l’altra si è vista interrompere il contratto con la scusa di non avere superato la prova". Si tratta di "episodi gravi e sconcertanti sotto ogni profilo contrattuale, normativo, costituzionale e soprattutto lesivi della dignità e della scelta delle donne legata al lavoro e al diritto di maternità". La Consigliera provinciale per le pari opportunità è intervenuta a sostegno dell’iniziativa legale intrapresa dalle giovani mamme per vedere riconosciuti i propri diritti. Sta di fatto che "nella civilissima Firenze si sono licenziate in tronco due donne perché aspettano un bambino".
Calò e Verdi hanno chiesto al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire su quanto è accaduto e accade sul versante delle discriminazioni di genere. Recentemente l’Amministrazione Provinciale ha sottoscritto con le associazioni datoriali il nuovo Patto per lo sviluppo nel quale "auspichiamo che le Istituzioni richiedano alle imprese per lo meno il rispetto delle norme, dei contratti di lavoro e, perché no, anche del diritto alla maternità".

17/05/2010 16.17
Provincia di Firenze