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MUSEO GALILEO, "IL GOVERNO NON TAGLI"
"Non possiamo permetterci un impoverimento culturale e professionale di questa portata". L'assessore Di Fide fa il punto in Consiglio provinciale

Nuovo museo Galileo. Nell'ultima seduta del Consiglio provinciale Giovanni Di Fede, assessore per i rapporti con l'assemblea di Palazzo Medici Riccardi, ha fatto il punto della situazione rispondendo a una domanda d'attualità presentata dai consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi.
L'inaugurazione del Museo Galileo all'interno di Palazzo Castellani, già Istituto e Museo di Storia della scienza, coincide con il 400 esimo anniversario del 'Sidereus Nuncius', l'opera pubblicata nel marzo 1610 da Galileo Galilei e costituisce il suggello delle celebrazioni dell'Anno internazionale dell'Astronomia (2009) decretato da Onu e Unesco per ricordare le scoperte celesti dello scienziato pisano. L'allestimento museale è stato totalmente rinnovato con oltre mille strumenti e apparati in esposizione. Va ricordato che il Museo è un istituto di diritto privato. I 52 lavoratori occupati (28 dipendenti e 24 collaboratori a progetto) hanno un'età media di 49/45 anni. I tagli annunciati dal Governo farebero riferimento soprattutto al milione e messo di euro proveniente dal Ministero dell'Istruzione, università e ricerca. Complessivamente la somma a rischio sarebbe di 1,7 milioni di euro (la parte restante è relativa ai 200 mila euro erogati dal Ministero per i Beni Culturali). I sindacati denunciano che venendo meno tale somma, si renderebbero impossibili quei progetti che permettono alla struttura di restare aperta. Pur non essendo previste relazioni sindacali, il direttore del Museo è in rapporto con le organizzazioni sindacali ed informa il Consiglio di amministrazione. Lo stesso cda incontro i sindacati si è impegnato - appena ricevute notizie certe dal Ministero per i Beni culturali - ad informarli. I sindacati, per parte loro, lamentano la mancata pronuncia del Ministero dell'Istruzione. Il cda ha premesso che se i tagli fossero nell'ordine suddetto, sarebbe costretto a dichiarare fallimento, divenendo altrimenti responsabile della situazione. Per i lavoratori, intanto, non sono previste forme di mobilità verso altri Enti, come accade per i dipendenti pubblici. Nel caso peggiore, tuttavia, le organizzazioni sindacali tenteranno di trovare meccanismi di riassorbimento dei dipendenti all'interno della Pubblica amministrazione.
Per Andrea Calò "la situazione illustrata evidenzia un fondamento nelle preoccupazioni dei lavoratori, perché i rischi di perdita di posto di lavoro sono reali. Il bilancio annuale dell’istituto è di 4 milioni di euro e la metà arriva tra collaborazioni e progetti che sono commissionati da Università e Fondazioni, tra le quali nomi prestigiosi: dall’Università di Oxford a quella di Harvard, alla Fondazione Nobel di Stoccolma. Un vero e proprio punto di riferimento internazionale che non possiamo perdere. Dunque, occhi aperti: dobbiamo ancora una volta di più denunciare e smascherare i tagli proposti da Tremonti".

17/06/2010 18.35
Provincia di Firenze