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PENDOLARI, RINCARO ABBONAMENTI MENSILI
La questione toccata in Consiglio provinciale: l' "adeguamento" previsto dal contratto di servizio

La protesta dei comitati dei pendolari del Valdarno-Mugello-Valdisieve per il rincaro degli abbonamenti mensili, "arrivati da Trenitalia senza una corretta e tempestiva comunicazione", è stata posta all'attenzione della Giunta provinciale dal gruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale. Ha risposto l’assessore ai Trasporti Stefano Giorgetti, che ha ricostruito il quadro della situazione. Il contratto di servizio fra la Regione Toscana e Trenitalia prevede a luglio, tutti gli anni, un adeguamento a quello che è il tasso d’inflazione. Quest’anno il tasso d’inflazione calcolato è dell’1,5 e sulla base di questo dato sono stati fatti gli aumenti. Vengono tuttavia operate delle medie: su alcune tariffe vi è stato ad esempio un aumento, su altre no perché l’importo di incremento era troppo basso. In questi casi lo scatto è previsto il prossimo anno.
"Ritengo - ha spiegato Giorgetti - che se anche il contratto di servizio prevede questi automatismi, dovrebbe comunque essere prodotta un'informazione ai pendolari. E' una preoccupazione che ho rappresentato alla Regione". Giorgetti concorda con quella parte della domanda d'attualità di Rifondazione nella quale si chiede che il contratto di servizio e Trenitalia presenti elementi di verifica su treni puntuali, puliti, adeguati, sovraffollamento. "I pendolari - ha commentato Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione - sono continuamente sottoposti a 'criticità' e 'cronicità'. O Trenitalia abbandona la logica di mero profitto sulla vicenda dei trasporti o gli enti locali la convochino perché non si si può pensare che il pagamento dell’inflazione sia a vantaggio di Trenitalia".

08/07/2010 10.06
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa del Consiglio provinciale