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MUSICA, CAMBIA LO STATUTO DI 'TEMPO REALE'
La delibera approvata in Consiglio provinciale. Discussione sull'uscita della Rai dal gruppo dei soci

Approvate dal Consiglio provinciale le modifiche statutarie dell'assocazione Tempo Reale, illustrate dall'assessore ai Rapporti con il Consigio Giovanni Di Fede. Passiamo alla terza delibera: associazione Tempo Reale approvazione modifiche statutarie. Le finalità dell'associazione sono principalmente legate a un’attività di ricerca, di produzione, di didattica musicale. La Provincia di Firenze aderisce dal 2005 a questa associazione. Il Presidente dell’associazione, Avv. Frittelli, lo scorso 25 settembre 2009 ha proposto una procedura di semplificazione strutturale mediante appunto la riduzione del numero dei membri del consiglio direttivo e del collegio sindacale. Di conseguenza si sono apportate delle modifiche. Si interviene sull’articolo 3, che riguarda i soci, registrando la riduzione dei soci fondatori alla Regione Toscana, al Comune di Firenze e alla Provincia di Firenze, e quindi l’uscita da parte della Rai e da parte della Fondiaria. Oltre all’assemblea dei soci, al consiglio direttivo, al Presidente e il Vice Presidente, che poi successivamente viene nominato dallo stesso consiglio, vi è la figura del direttore può avanzare proposte in merito all’attività della stessa associazione, per cui sostituisce ed elimina la presenza del comitato scientifico. La delibera prevede l’introduzione del revisore unico al posto del collegio revisori. Il consigliere del Pdl Pier Giuseppe Massai ha contestato l'eliminazione del comitato scientifico, che invece sarebbe adeguato a valutare la bontà o meno delle opere che si mettono in mostra. Utile, per Massai, sarebbe trovare un momento di sintesi fra tutte le realtà del territorio fiorentino che operano nella musica per giungere a una fondazione. Nessuno, inoltre, "ci ha saputo dare una risposta rispetto alle motivazioni per cui la Rai è uscita da Tempo Reale". La consigliera del Pd Sara Biagiotti, che è anche Presidente della Commissione Bilancio, ha illustrato i compensi che per il Presidente, compresi anche gli oneri previdenziali, è di 6.561 euro lordi l’anno. Per i tre membri del collegio sindacale è complessivamente di 5.371 euro l’anno. Il direttore è una figura che è stata istituita ora e non risulta, al momento, che abbia un compenso. "Non credo spetti alla Provincia entrare nei motivi per i quali la Rai ha deciso di dimettere la propria partecipazione, fra l’altro minima - ha spiegato Sara Biagiotti (Pd) - La cosa che dispiace è che in Italia la televisione non promuova più un’attività di tipo culturale".
Per Riccardo Lazzerini (Sel) 'Tempo Reale' è una scuola che agisce sul territorio ormai da molti anni e che fa "un lavoro meritorio proprio in un ambito che spesso e purtroppo è considerato di nicchia. Per certi versi il ragionamento di Massai è anche apprezzabile, perché va nella direzione di difendere la specificità della nostra cultura. Credo sia la volta buona che la Provincia possa prendere la presidenza del consiglio di amministrazione di Tempo Reale, anche legandosi con l’Apt e con tutti gli strumenti per valorizzare davvero l'associazione". Marco Cordone (Lega nord) ha ricordato come la sede Rai di Firenze sia stato considerata fin dagli inizi un centro sperimentale e che molte produzioni, di grande livello, avevano risonanza in tutta Italia e a livello internazionale. Forse la Rai "avrà deciso di uscire da socio di questa associazione perché avrà pensato che probabilmente il gioco non vale la candela. Il mio sarà un voto di astensione, perché non voglio mai che nessuno dica che la Lega è contro la musica contemporanea. Forse Firenze meriterebbe qualcosa di più".
Firenze, ha replicato Di Fede a Massai, "è ricca di un tessuto culturale importante per cui trovo difficile fare la sintesi in una fondazione tra realtà che hanno missioni completamente diverse". "Io sono preoccupato dei deficit, anche in termini di produzione", ha detto in dichiarazione di voto Massai. Ci asteniamo in maniera benevola perché crediamo che quella istituzione, come altre, possa essere valorizzata". Silvia Melani (Pd) ha contestato il ragionamento di Massai chiedendosi "come mai due mesi fa si proponeva di chiudere la Fondazione Strozzi e ora si chiede alla Provincia di farsi promotore di un centro che raccolga tutte le eccellenze culturali del territorio. Delle due l'una: o si chiudono gli enti culturali o si sostengono. L'attuale Governo ci impedisce anche di continuare a sostenere gli enti culturali di cui facciamo parte". Intervenendo per fatto personale, Massai ha specificato che "come avevamo chiesto un polo della moda, come avevamo chiesto una polo della cultura, così chiediamo una sintesi anche su questa parte della cultura che è la musica. Il che non vuol dire che il Cherubini si metterà a fare musica contemporanea o che il Maggio Musicale invece di presentare opere liriche farà altro". La delibera è stata approvata.

16/07/2010 14.56
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa del Consiglio provinciale