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SFRATTO A VILLA CHERUBINI 65 LAVORATORI RISCHIANO IL LICENZIAMENTO, INTERROGAZIONE DI PRC – PDCI – SPC
Interrogazione dei consiglieri Calò e Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC). Incertezza sulle sorti della clinica che entro il 30 ottobre prossimo, le Istituzioni, proprietà e OO.SS sono chiamate a trovare soluzioni che tutelino l’attività e i posti di lavoro

Si sono fatti sentire i 65 lavoratori con le loro famiglie e le Organizzazioni Sindacali di categoria (FP CGIL, CISL FPS e UIL FPL) che hanno sostenuto il presidio davanti alla Villa Cherubini, ed è stato rinviato al prossimo al 30 ottobre dall’Ufficiale Giudiziario lo sfratto della casa di cura Villa Cherubini.
La proroga dovrà permettere l’esecuzione della procedura di sfratto intentata dai Proprietari dell’immobile, “Casa Generalizia dell’Istituto Piccola Compagnia di Maria”, nei confronti del gruppo Prosperius, gestore della struttura, di trovare una nuova sede e salvare così l’attività della clinica e i 65 posti di lavoro.
I lavoratori manifestano da oltre una settimana di fronte alla struttura e alle principali sedi istituzionali della città, temendo un esito drammatico e di trovarsi senza lavoro né prospettive per il futuro.

Per questo viene chiesto dai rappresentanti dei lavoratori e dal nostro gruppo consiliare che vengano ipotizzate tutte le strade per evitare la chiusura e salvaguardare il patrimonio di professionalità rappresentato dai lavoratori, e accolgono l’invito di FP CGIL, CISL FPS e UIL FPL, affinché le controparti e le Istituzioni a rispettino gli impegni assunti e sottoscritti.

Gli scriventi consiglieri Provinciali unendosi alla preoccupazione dei lavoratori e dei sindacati, per il rischio che la clinica di Villa Cherubini possa cessare l’attività interrogano il Presidente della Provincia e l’Assessore competente di riferire sulla vertenza e sullo sfratto di Prosperius.
Se l’Amministrazione Provinciale è stata investita per quanto di sua competenza sulla vertenza in corso;
Se sono previste delle iniziative per la salvaguardia dell’occupazione e azioni di sostegno ai salari, redditi, incluso l’erogazione della cassa integrazione, affinché sia possibile trovare una soluzione che consenta il mantenimento della struttura in altra sede o, in subordine, la ricollocazione dei lavoratori nel settore socio sanitario privato.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

03/08/2010 13.41
Provincia di Firenze - Consiglio Provinciale