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VIAGGIO DELLA MEMORIA A CEFALONIA
Le comunicazioni ed il dibattito in Consiglio Provinciale

Ampio dibattito in Consiglio Provinciale sul viaggio-studio a Cefalonia che si è svolto dal 19 al 25 settembre con il Presidente della Provincia Gesualdi e 5 consiglieri: due della minoranza e tre della maggioranza, 24 ragazzi di varie scuole della Provincia e 6 insegnanti. Respinta la risoluzione presentata dalla Casa delle Libertà, il Consiglio ha approvato la risoluzione dei gruppi di maggioranza e di Rifondazione Comunista che, pur ritenendo necessarie le dovute correzioni organizzative, approva le comunicazioni fatte, ritiene l’iniziativa dei viaggi della memoria un’esperienza positiva ed impegna la giunta ad intervenire presso la presidenza della Repubblica ed il governo nazionale affichè siano dignitosamente ricordati in loco la tragedia e l’eroico sacrificio dei 10.000 militari italiani trucidati a Cefalonia anche mediante una adeguata collocazione ed organizzazione del “Museo della divisione Aqui”. Il dibattito è stato aperto dalla relazione del capogruppo di Rifondazione Comunista Eugenio D’Amico: “In quest’isola greca – ha ricordato D’Amico, tra i componenti la delegazione – si compì uno dei più terribili eccidi di tutta la guerra: furono sterminati, con fucilazioni di massa e bombardamenti dall’esercito di Hitler 9.500 soldati italiani della Divisione Acqui e della Marina. Abbiamo incontrato persone della comunità greca che ci hanno spiegato i rapporti che avevano i soldati con la popolazione, certamente non da conquistatori, visitato i luoghi dei combattimenti, il piccolo museo della divisione Acqui dove c’è la necessità d’intervenire per dargli una dimensione dignitosa ed abbiamo partecipato alla cerimonia davanti al Monumento ai caduti italiani, con il coinvolgimento di molti studenti, abbiamo visitato, infine, anche la fossa dove furono trucidati i soldati”. Il Presidente Gesualdi ha ricordato, invece, come questi “viaggi della memoria hanno come l’obiettivo quello di far conoscere da vicino le mostruosità ed i drammi connessi al nazismo nell’ultima guerra. Quella che abbiamo fatto è un’esperienza positiva – ha detto il Presidente della Provincia – sia da un punto di vista storico e culturale, ma anche da un punto di vista umano. L’organizzazione, curata dall’associazione Storia e Memoria che, a sua volta, si è avvalsa di un’agenzia convenzionata, è stata carente e dispersiva e gestita con scarsa professionalità ma l’esperienza è stata positiva”. Tragicomico il viaggio a Cefalonia per la consigliera Avezzano Comes (FI): “Chi ha mancato è proprio l’associazione Storia e Memoria che non ha pagato chi doveva pagare. Abbiamo visto solo un luogo di quelli elencati dal consigliere D’Amico – ha precisato Avezzano Comes – gli altri li abbiamo visti grazie alle persone che avevano vissuto quei tragici eventi e volevano rivederli”. A Vignoli (Ppi-Margherita) ha dato fastidio che non ci fosse in programma un incontro tra il Presidente della Provincia ed il sindaco della città. Targetti (Prc) è tornato sull’eccidio: “La vicenda di Cefalonia è stata sottovalutata in questi 50 anni – ha ricordato Targetti – ma è ancora un monito contro le guerre”. Per Corsinovi (Udc) “E’ stato un progetto di grandi e buone intenzioni ma organizzato male. Non ho mai partecipato ad avventure di questo genere – ha replicato Corsinovi – perché ritengo che molte cose si possono fare senza muoversi da Firenze, al massimo da Roma e perché gli amministratori locali si trasformano in ambasciatori dell’effimero”. Pancani (PdCI) si è lamentato per le insinuazioni fatte da più parti sul fatto che ha partecipato al viaggio con un accompagnatore essendo disabile. Massai (An) ha ricordato “quanto sangue è corso in quella vicenda e quanti morti vi sono stati. Da queste vicende – ha detto Massai – i ragazzi devono imparare l’orgoglio di essere italiani ed aumentare l’amore per il proprio paese”. Infine, espressioni di rammarico anche da parte del capogruppo di Forza Italia Bevilacqua: “Nessuna istituzione che rappresentava Cefalonia ha incontrato la nostra delegazione – ha concluso Bevilacqua – e questo è indicativo di come è andato il viaggio. Il prossimo viaggio, che noi auspichiamo, dovrà avvenire con collaborazioni che hanno un rapporto di dialogo con la Provincia”.

06/11/2003 16.23
Provincia di Firenze