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SCUOLA, IL PDL: "TROPPE PAROLE FUORI LUOGO E LONTANE DALLA REALTA’"
Critiche all'assessore di Fede e all'Ufficio scolastico provinciale. "La frittata è stata fatta qui"

Come succede ad ogni inizio dell'anno scolastico "sulla scuola si scrive tutto e il contrario di tutto", affermano i consiglieri provinciali del Popolo della Libertà Samuele Baldini (capogruppo), Massimo Lensi (vicecapogruppo Pdl) ed Erica Franchi (vicepresidente Commissione Cultura e Scuola). Spesso si riportano "dati lontani dalla realtà, cosi come accaduto all'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Giovanni Di Fede". Ai consiglieri del Pdl preme sottolineare alcune cose. In merito alla questione "Sollicciano": la scelta di tagliare in un primo momento la scuola carceraria "è da attribuire esclusivamente all'Ufficio Scolastico Provinciale. Solo grazie al nostro Governo e all'interessamento del Direttore Regionale si e' potuta recuperare una classe dopo che la 'frittata era stata fatta'". Secondo punto: una delle novità "più gratificanti" di questo nuovo anno scolastico "è rappresentata dalla possibilità per i nostri ragazzi di poter scegliere un nuovo indirizzo: quello coreutico - musicale, inesistente prima della Riforma Gelmini". Poteva "andar meglio però. Siamo infatti rammaricati dal fatto che altri studenti non possano frequentare i nuovi indirizzi, come in tante altre realtà italiane, sempre presenti nella riforma, perchè Provincia e Regione non ne hanno voluto attivare di ulteriori". Terzo punto: in merito alla riorganizzazione dell'orario scolastico. In realtà "quelli che la sinistra definisce 'tagli' rappresentano una non più' procrastinabile riorganizzazione dei percorsi scolastici in ottica di adeguamento al sistema scolastico europeo". Le responsabilità sono "purtroppo di quanti, negli anni, hanno utilizzato la scuola a fini squisitamente sindacali - occupazionali, facendo crescere il numero di classi, indirizzi e docenti". Sebbene il Ministro abbia richiesto un'attenzione ad un'equa distribuzione di alunni per classe, "dobbiamo rilevare che ad oggi molti, ancora troppi, sono i casi di Istituti nei quali ritroviamo classi di 31 studenti e classi i cui numeri sono inferiori ai 15. Chiediamo maggiore attenzione al riequilibrio della composizione delle classi con quanto disposto dalla legge nazionale". Baldini, Franchi e Lensi tengono infine a "stigmatizzare la inopportunità della scelta sindacale, promossa dalla Cgil, che ha di fatto ostacolato il regolare svolgimento del primo giorno di scuola con l'indizione di uno sciopero mascherato da assemblea sindacale. E' un fatto senza precedenti, che rappresenta il non rispetto delle istituzioni scolastiche e finisce con il rovinare la 'sacralità' del primo giorno di scuola e le aspettative di famiglie e studenti".

14/09/2010 12.59
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze