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PROGRAMMI DELLE LISTE PER IL CONSIGLIO STRANIERI
Domenica 23, novembre, dalle 10 alle 14, al Palazzo dei Congressi di Firenze, la presentazione dei candidati

(13 novembre 2003) – Domenica 23 novembre, dalle 10 alle 14, nel Palazzo dei Congressi, verranno presentati liste e candidati per il Consiglio provinciale degli Stranieri. Nel frattempo sono stati resi noti i programmi delle diverse liste che vengono riportate, con i referenti, nelle pagine di seguito (i nomi dei candidati sono riportati, con i programmi, sulle pagine web relative al Consiglio provinciale degli stranieri, all’indirizzo www.provincia.fi.it). La Provincia di Firenze, intanto, ricorda che alle consultazioni elettorali del 30 novembre possono partecipare i cittadini stranieri (comunitari, non comunitari e apolidi), in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza di un paese straniero o status di apolide; compimento del diciottesimo anno di età; iscrizione all’anagrafe di uno dei Comuni della Provincia di Firenze antecedente al 30 novembre 2002; carta di soggiorno oppure permesso di soggiorno, valido o in corso di rinnovo. Per poter votare è necessario presentarsi al seggio con documento di identità valido (passaporto o carta di identità); lettera di convocazione alle elezioni inviata dal Comune di residenza; carta di soggiorno oppure permesso di soggiorno, valido o in corso di rinnovo.

INSIEME. I candidati della lista si impegnano a sensibilizzare le istituzioni che governano la Provincia di Firenze (Consiglio e Giunta Provinciale) sulle seguenti tematiche:
Diritti civili. La lista reputa essenziale, per l’acquisizione di una vera e propria cittadinanza attiva, l’ottenimento dei diritti che la contraddistinguono. A tal fine si propone che il Consiglio degli stranieri agisca per: sollecitare l’ottenimento del diritto di voto amministrativo; stimolare il passaggio delle competenze dalle Questure ai Comuni; stimolare l’entrata dei cittadini stranieri nel territorio italiano ampliando le quote d’ingresso; facilitare il percorso per la permanenza in Italia snellendo le procedure burocratiche per il rinnovo del permesso di soggiorno, l’ottenimento della carta di soggiorno e della cittadinanza italiana, l’ingresso dei familiari; semplificare le procedure per l’emersione dei lavoratori stranieri irregolari; garantire la libertà di culto anche mediante la creazione di appropriate sedi.
Accoglienza/Orientamento. Per facilitare l’accoglienza e l’orientamento nel territorio della Provincia di Firenze, si ritiene importante promuovere la costituzione di sedi specifiche che siano supporto e riferimento qualificato per tutti i cittadini stranieri che intendono informarsi su: soggiorno, lavoro, casa, sanità e assistenza, scuola, rientro nel paese di origine, assistenza legale.
Lavoro. In riferimento all’ambito lavorativo, i cittadini stranieri non sono soggetti di diritto al pari dei cittadini italiani. Dunque il Consiglio degli stranieri si propone come strumento per: promuovere azioni volte alla rimozione della discriminazione attuata sui luoghi di lavoro ai danni dei cittadini stranieri; valorizzare i cittadini stranieri che di fatto contribuiscono in modo proficuo al mercato del lavoro; rivendicare il diritto alla pensione; stimolare la partecipazione dei cittadini stranieri alla vita sindacale, nell’ottica di una presa di coscienza maggiore dei propri diritti e doveri; fornire informazioni, tramite la realizzazione di guide e opuscoli, a coloro che vogliano costituire nuove imprese, cooperative ecc.
Casa. “Tutti sappiamo che la situazione abitativa dei cittadini stranieri che si trovano in Italia è, a dir poco, difficile e precaria”.
Perché ciò possa migliorare, la lista propone di: promuovere politiche sociali che favoriscano l’inserimento abitativo dei cittadini stranieri (affitti, accesso al credito ecc.); promuovere accordi con le associazioni imprenditoriali per il recupero e la costruzione di nuovi alloggi.
Scuola. Considerando che la scuola è un veicolo privilegiato per favorire l’inserimento dei giovani nel tessuto sociale e ostacolare il formarsi di situazioni di disagio tra gli adolescenti, si intende promuovere: il finanziamento diretto, da parte del Provveditorato agli Studi, dell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri nonché di progetti interculturali; una maggiore consapevolezza dell’Istituzione scolastica riguardo alle tematiche dell’immigrazione; il cambiamento dei programmi curricolari verso una visione non eurocentrica e secondo i nuovi bisogni formativi.
Tutela familiare. Ritenendo la famiglia luogo fondamentale per una crescita serena e positiva, la lista intende promuovere tutte le azioni che sostengono la maternità, la paternità, i genitori e i figli. In questo senso si intende, ad esempio, sollecitare l’estensione di pari diritti per quanto riguarda la maternità e la paternità, per coloro che siano titolari di un permesso di soggiorno o di una carta di soggiorno.
Informazione/comunicazione. “Riteniamo che una corretta informazione sia strumento essenziale e potentissimo per veicolare conoscenza”. A tutt’oggi i media diffondono “un’informazione distorta riguardo ai cittadini stranieri”, connotando il fenomeno migratorio in modo negativo, tralasciandone gli aspetti positivi e la ricchezza di potenzialità che esso comporta anche per i cittadini italiani. A tal fine la lista reputa essenziale l’impegno del Consiglio degli stranieri per: contrastare la manipolazione dell’informazione ed esigere una informazione trasparente e corretta, che ponga in luce l’immigrazione come risorsa economica e culturale e non come piaga sociale; promuovere la comunicazione attraverso i media:
a) In particolare, per quanto riguarda la televisione: promuovere trasmissioni che diano voce ai cittadini stranieri e favoriscano la conoscenza positiva dei vari paesi di provenienza.
b) Per quanto riguarda i quotidiani: promuovere l’ottenimento di uno spazio fisso nell’ambito dei quotidiani locali di più ampia diffusione, in modo da creare un canale di comunicazione che permetta ai cittadini stranieri di esprimersi.
c) Per quanto attiene al veicolo Internet: promuovere la creazione di un sito Internet che sia spazio di informazione e riflessione su varie tematiche.
Abbattimento pregiudizi. La rappresentanza dei cittadini stranieri nelle istituzioni locali può diventare un veicolo di conoscenza e facilitare la comunicazione e il confronto con i cittadini italiani. Questo può favorire l’abbattimento dei tanti pregiudizi che tuttora costituiscono un ostacolo ad un libero confronto. Si propone dunque che il Consiglio degli Stranieri si adoperi per: promuovere occasioni d’incontro per facilitare la conoscenza tra cittadini italiani e stranieri; individuare luoghi per favorire il dialogo e il confronto nelle forme più varie: attraverso dibattiti, mostre, ecc.
INSIEME: Lahache, Marie Francoise Suzy - tel.0571/591045 – cell. 328/2591832; Aw Ass: segretariogenerale@comune.empoli.fi.it

COSTRUIAMO INSIEME. La lista ‘Costruiamo insieme’ intende lavorare per contribuire alla crescita armonica della realtà locale “nella quale ci troviamo a vivere e operare”. Come cinesi residenti nella provincia di Firenze “intendiamo distinguerci per la nostra volontà di realizzare una progressiva integrazione, in modo fa favorire l’assunzione di una effettiva cittadinanza dei cinesi presenti sul territorio”.
Per questo è intenzione dei promotori la lista Costruiamo insieme lavorare insieme alla popolazione locale ed anche alle altre realtà di immigrati presenti nel territorio fiorentino.
Particolarmente “intendiamo favorire, sostenere e promuovere servizi e iniziative culturali, aggregative, formative e ricreative” attente alle problematiche ed ai bisogni dei cinesi presenti nel territorio fiorentino e per favorire la conoscenza ed il rapporto della comunità cinese con le istituzioni e la popolazione italiana.
La “nostra presenza nel Consiglio degli stranieri della Provincia di Firenze consentirà alla nostra comunità cinese di conoscere in linea più diretta la vita delle istituzioni ed il lavoro amministrativo che il Consiglio Provinciale svolge a favore dell’insieme dei cittadini, sia italiani che stranieri”; consentirà, inoltre, “di poter meglio comunicare e far conoscere la realtà culturale, economica e sociale dei cinesi presenti a Firenze, che appare largamente sconosciuta e troppo spesso definita con slogan non appropriati”, come quello che descrive la comunità cinese come comunità chiusa che vive solo guardando al proprio interno.
‘Costruiamo insieme’ vuole attivare una serie di rapporti, anche istituzionali: con le associazioni degli imprenditori, per verificare le possibilità di collaborazione sia in Italia che in Cina; con le rappresentanze delle associazioni sociali e di volontariato, per collaborare sia nelle iniziative di prima accoglienza, che nelle iniziative di vero e proprio inserimento dei cittadini cinesi nel territorio fiorentino; con le varie amministrazioni locali, per la promozione di iniziative culturali e di scambio con la Cina, nonché per favorire la conoscenza reciproca fra i vari cittadini presenti nel territorio.
Nella sostanza, il lavoro che intendono effettuare i rappresentanti della lista ‘Costruiamo insieme’ tende a rendere la comunità cinese sempre più presente e partecipe della vita pubblica del territorio, rendendo sempre più evidente che anche i cinesi presenti a Firenze posso dare un forte contributo allo sviluppo del territorio fiorentino.
COSTRUIAMO INSIEME: Chang Shao Wu – cell. 335/6068548, Fax 055 3024664 ; jawa2000@tin.it


ALBANIA IN TOSCANA – AL TO. Progresso e dignita’, convivenza civile in armonia e rispetto dei principi di democrazia, di pace e dei diritti umani. La convivenza tra differenti culture nella società attuale, è un fatto quotidiano. Tutt’altro che facile, questa convivenza ha bisogno non solo dell’impegno di tutti, ma anche di nuove strade e nuovi mezzi, che possano conoscere la situazione attuale e trovare vie d’uscita per futuro immediato, non solo “curative”, ma anche “preventive”.
”Noi crediamo” che l’istituzione del Consiglio degli Stranieri non comunitari presso la Provincia e il Comune di Firenze, sia un passo, pur modesto, importante e da farne tesoro, per un cambiamento in positivo per quanto riguarda l’inserimento di loro nel tessuto sociale, in pieno rispetto reciproco della cultura Fiorentina (Successivamente dell’Italia e del Mondo…), mantenendo e sviluppando però, dignitosamente la cultura di provenienza.
L’impegno assunto dall’ “AL TO” – “Albania” in Toscana, “sarà senz’altro in armonia con tutto il Consiglio, e come anche in questi otto anni abbiamo cercato di realizzare, continueremmo a puntare su: influenzare per una politica migliore e più lungimirante” nel far entrare le quote dei cittadini non comunitari per lavoro e altro, riducendo le vie illegali a favore di quelle legali; trasmettere la “voce” dei tali cittadini presso gli organi amministrativi e politici italiani e internazionali, lottando direttamente per la realizzazione delle loro richieste, in rispetto con le regole e la civile e amichevole convivenza con i cittadini italiani; proporre idee e progetti che favoriscano l’inserimento abitativo, lavorativo, scolastico, sociosanitario e culturale dei migranti e contrastare con l’unanimità del Consiglio i decreti e le Leggi che tale inserimento non lo favoriscono; contrastare in maniera civile, ma vigoroso gli atteggiamenti e le manifestazioni di razzismo e xenofobia, chiunque le abbia; promuovere la conoscenza su diversi aspetti delle culture degli immigrati (usi, costumi, lingua,storia, arte, sistema sociale, politico, educativo e religioso); facilitare il contatto degli operatori italiani con la utenza straniera; attivare delle collaborazioni con istituzioni ed enti pubblici o privati che permettano il sostegno delle attività soprannominate.
ALBANIA IN TOSCANA - AL TO: Marashi Vat – tel. 055/578485 – cell. 339/8806712, marashi.vat@libero.it


SENZA FRONTIERE. Promossa dalla Federazione Africana in Toscana (aperta a tutti per il consiglio Provinciale), un’ organizzazione onlus che lavora da anni per la salvaguardia dei diritti non solo degli africani ma di tutti gli immigrati in genere in Toscana, la lista “ Senza Frontiere “ è l’espressione della volontà dei vari gruppi sociali e nazionali degli stranieri residenti nella Provincia di Firenze . Il programma è il comune denominatore di più realtà sociali degli immigrati e la consacrazione dello spirito del “fare insieme”. Esso si articola attorno agli obbiettivi fondamentali (I), e alle modalità di attuazione (II).
I – Obiettivi. Organizzazione sociale del mondo degli immigrati: attuazione di politiche che favoriscano la riorganizzazione dei gruppi nazionali;
Riconoscimento e difesa dei diritti degli immigrati: la partecipazione alla redifinizione delle politiche sociali come garanti dei diritti degli immigrati; estensione della disciplina del diritto di asilo ai soggetti che nel loro paese di origine si trovino a rischio per guerre civili, aggressioni esterne, turbativa dell’ordine pubblico e diffusa violazione dei diritti umani; maggiore tutela dei diritti dei minori, soprattutto di coloro che non hanno genitori; promuovere il diritto alla piena integrazione del cittadino straniero evitando di accentrare le procedure burocratiche sulle Questure, accentramento che rivela un’attitudine politica atta a considerare il problema dell’immigrazione soltanto come lotta alla clandestinità e all’irregolarità integrazione della comunità Rom e conseguente soppressione dei campi Rom; lotta alle nuove forme di schiavismo riguardante soggetti provenienti dai paesi poveri ( traffico di donne per sfruttamento sessuale, traffici legati al lavoro nero o allo sfruttamento dei minori: pedofilia, traffico d’organi, ecc.); riconoscimento del diritto al ricongiungimento familiare e riduzione dei tempi delle pratiche; riconoscimento agli immigrati non comunitari, secondo le indicazioni della Convenzione di Strasburgo non ancora recepite dall’Italia, del diritto all’elettorato attivo o passivo in sede amministrativa.
Diritto alla casa: promuovere ogni forma di iniziativa singola o collettiva atta a facilitare l’acquisto e/o l’affitto degli alloggi da parte degli stranieri; prevedere pene/sanzioni severe a carico di chiunque rifiuta di affittare o vendere alloggi agli stranieri.
Diritto al lavoro: parità di trattamento e uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani per le procedure di assunzione; diritto a partecipare ai concorsi pubblici; lotta al lavoro nero.
Informazione e Formazione: attuazione di politiche atte allo scambio interculturale e alla diffusione della cultura di origine per i figli degli immigrati che sono nati in Italia; diffondere la cultura di origine per abbattere pregiudizi e razzismo; attuazione di politiche atte a promuovere il diritto allo studio per gli studenti immigrati; promuovere ogni iniziativa atta a valorizzare e/o riqualificare le competenze; prevedere nuove norme per gli studenti stranieri in modo che il sostegno alla loro presenza in Italia sia una concreta forma di cooperazione con i paesi da cui gli stessi provengono; incrementare la quota percentuale riservata agli studenti stranieri nell’ambito degli alloggi universitari; parità di trattamento agli specializzandi, ricercatori, dottorandi in ricerca rispetto ai colleghi autoctoni; procedure più snelle per il riconoscimento di titoli di studio conseguiti all’estero.
Cooperazione Internazionale: adozione di una nuova modalità di cooperazione, che valorizzi le capacità progettuali e il senso di responsabilità degli immigrati nei confronti dei problemi di povertà che affligono le loro nazioni di origine; incoraggiare la partecipazione degli stranieri alle tematiche rigardanti la concezione, l’elaborazione e l’attuazione dei progetti di sviluppo nei paesi di origine,
II- Modalità di attuazione del programma della lista “Senza frontiere”
Per quanto riguarda l’attuazione di un programma, “la parte più difficile ma che determina il carattere serio e onesto, la sensibilità sociale, la configurazione e la forma di organizzazione di ogni gruppo”, la F.a.t. istituisce nella propria sede una commissione permanente autonoma all’interno della quale verrano costituiti gruppi per tematiche. Questa Comissione farà da supporto al Consiglio degli stranieri e da ponte tra quest’ultimo e la base sociale allargata da esso rappresentata attraverso i consiglieri eletti nella lista “senza frontiere”.
La Commissione Permanente Autonoma ha il compito di: garantire con la propria esistenza la continuità nel partecipare alla vita amministrativa del Comune e della Provincia di Firenze; favorire la creazione di un coordinamento interconsigliare al fine di facilitare la comunicazione fra vari Consigli comunali, provinciali, regionali e nazionali degli stranieri; e di rendere più efficaci le loro azioni sui territori; organizzare fattivamente le basi sociali, l’unico canale attraverso il quale sarà possibile evidenziare le potenzialità progettuali, il patrimonio culturale e la verifica delle reali condizioni socio economiche degli immigrati. Per raggiungere questo scopo, “è indispensabile” dotare i gruppi o le associazioni di immigrati, realmente esistenti una sede con strumenti logistici per il loro funzionamento, una estensione del progetto “Studio e sensibilizzazione delle comunità africane” già pensato e in fase di realizzazione dalla F.a.t agli altri gruppi nazionali non africani ad esempio: per ogni territorio della Toscana, che sono undici compreso Empoli, verrà fornito un computer ed una persona con competenze in informatica, tutto ciò allo scopo di tenere informate e attive tutte le associazioni o comunità degli stranieri esistenti in Toscana. Elaborare, collaborare concreti progetti o con quelli esistenti ( come ad esempio i progetti “ Casa Mediatore Sociale Immobiliare “ e “Coordinamento Cittadino Legale” Esserci@net promossi dalla FAT ) ed in fase di elaborazione
FEDERAZIONE AFRICANA IN TOSCANA, via Tavanti. 6 Firenze Tel. 055.4627260 – Fax 055.632955 E-mail: fatosca@supereva.it. Referenti 1. Roger Sessou 338.8811592 & 2. Derres Araia 338.2477006

MABUHAY PILIPINAS, VIVA FILIPPINE! Stando ai dati forniti dall’ufficio anagrafe del Comune di Firenze, gli immigrati filippini residenti a Firenze sono 2.420. I filippini cercano di integrarsi pacificamente nel territorio osservando scrupolosamente le leggi. Per integrarsi e ottenere parità e uguaglianza bisogna avere consapevolezza della cultura e delle leggi del Paese. “Puntiamo a difendere” il diritto al Lavoro, tutelando quanti operano nel settore domestico e hanno sviluppato professionalità necessaria alla vita della città. “Sosteniamo il diritto alla Casa”, perché siano affittati appartamenti anche ai cittadini stranieri in regola. “Difendiamo il diritto alla Sanità” chiedendo di garantire ai cittadini stranieri i servizi sanitari anche quando si è in fase di rinnovo dei documenti di soggiorno. “Vogliamo esercitare” il diritto all’Istruzione, perché i cittadini stranieri possano integrare la professione con la formazione, in modo da apprendere bene la lingua e la cultura italiane.
MABUHAY PILIPINAS- VIVA FILIPPINE! FERNANDEZ Rolando - tel. 055/4620290 – cell. 339/4206414, aifilippine@yahoo.com


MONDO UNICO – UN MONDO PER TUTTI. La lista Mondo Unico si propone di promuovere nel seno del Consiglio degli Stranieri della Provincia di Firenze proposte inerenti al miglioramento delle condizioni e all’inserimento dei cittadini stranieri nella vita sociale ed istituzionale del Paese.
In particolare propone di promuovere: l’accesso paritetico ai servizi pubblici e privati per ottenere il loro interesse legittimo; accoglienza adeguata e superamento della fase della “continua emergenza” con la realizzazione di “Centri do accoglienza” nei Comuni della Provincia di Firenze, sulla base della presenza delle esigenze dei profughi e dei cittadini immigrati; creazione di centri di aggregazione socio-culturali, luoghi di incontro e di socializzazione che facilitano e rafforzano i legami sia coi paesi di provenienza che con la comunità locale; inserimento degli alunni immigrati nell’ambiente scolastico dando particolare cura al rapporto con gli insegnanti e con gli alunni e al legame con la lingua e la cultura del Paese d’origine; corsi di orientamento e di lingua per facilitare l’accesso ad un lavoro dignitoso, con la possibilità di ottenere periodi di ferie in concomitanza delle festività nazionali e delle ricorrenze religiose e di usufruire, durante le ore lavorative, momenti di “pausa caffè” per bisogni ed eventuali adempimenti di riti religiosi.
MONDO UNICO – UN MONDO PER TUTTI: Abderrezak Mourad – cell. 338/1108160; Nae Elisabetta, mondo.unico@libero.it

PACE DIRITTI DEMOCRAZIA. L’elezione del Consigliere aggiunto alla Provincia e al Comune di Firenze “costituisce l’apertura di uno spazio pubblico di partecipazione dei cittadini stranieri residenti nel territorio”.
Non si tratta ancora del diritto al voto, ma “riteniamo che si è compiuto un primo passo verso il riconoscimento di questo diritto. Crediamo fortemente che altri passi dovranno essere fatti, e che le elezioni indette rappresentino comunque un’occasione per l’intera comunità di riaffermare il concetto medesimo di partecipazione quale elemento portante della vita civile e democratica”.
Consapevole che il diritto al voto non esaurisce la cittadinanza, ‘Pace Diritti Democrazia’ raccoglie la sfida ed ritiene che gli impegni che dovrà assumere devono tenere presente le seguenti considerazioni: che la legge 189/2002, chiamata Bossi-Fini, “lede i diritti fondamentali delle persone e perciò è fonte continua di differenziazione di trattamento fra i cittadini nazionali e non nazionali, di discriminazioni dirette ed indirette e mantiene costantemente in stato di minorità giuridica i migranti”; che la politica rivolta ai cittadini/e migranti della L. 189/2002 “è improntata alla chiusura, e si basa prevalentemente su misure di ordine pubblico, rende precaria la vita quotidiana dei migranti, produce e naturalizza pratiche criminalizzanti e disumanizzanti”; che la suddetta legge ostacola l’inserimento sociale dei/delle straniere/i migranti; che, in generale, “le politiche relative all’inserimento sociale dei/delle migranti accusano gravi ritardi, sono discontinue, parziali e non sono ancora strutturali alle pratiche amministrative locali”.
Il Consiglio degli stranieri e la presenza del Consigliere aggiunto all’interno del Consiglio provinciale e del Consiglio Comunale potranno sollecitare e rivendicare dagli Enti Locali – in relazione alle deleghe attribuite alla Provincia ed al Comune - concrete iniziative che tendono a: inserire negli Statuti provinciali e comunali il Diritto di voto amministrativo attivo e passivo per i cittadini stranieri residenti nei relativi comuni; favorire la riunificazione dei nuclei familiari, la regolarizzazione dei cittadini stranieri, le procedure di rinnovo dei documenti, intervenendo preso la Prefettura e la Questura, e rivendicare il trasferimento delle competenze ai Comuni; tutelare i cittadini stranieri attraverso la creazione di servizi di consulenza legale e di assistenza giuridica diffusa nell’intero territorio provinciale; promuovere e stimolare presso le sedi di governo delle amministrazioni locali e negli ambiti dei loro compiti istituzionali, tutte quelle azioni necessarie all’inserimento sociale dei migranti, facendo presente che esse interessano ogni aspetto della vita dei cittadini e perciò interessano trasversalmente le amministrazioni, devono essere coordinate sia all’interno del singolo ente sia con gli altri e, infine, devono fare parte strutturalmente delle politiche locali.
Prevalentemente il Pdd, s’impegna ad affrontare nelle apposite sedi le questioni riguardanti:
alloggio: le difficoltà strutturali della società italiana riguardo l’alloggio pesano gravemente sull’inserimento sociale dei migranti. Il protrarsi senza soluzione di continuità di tale situazione e la normativa e pratiche vigenti sull’immigrazione fanno dei migranti le vittime del mercato degli affitti e soggetti a rischio di una grave forma istituzionale di esclusione sociale: la clandestinizzazione. Il Pdd, ritiene urgente, perché possibile, la creazione di politiche sociali per l’alloggio e di misure volte a garantire l’accoglienza differenziata indipendentemente dello status giuridico dei migranti;
scuola: la scuola pubblica è lo spazio deputato per la socializzazione dei bambini e dei ragazzi. Dal successo di un buon inserimento e dalla qualità del servizio dipenderà la convivenza delle nuove generazioni. Il quadro nell’attualità è fatto da abbandoni scolastici, dispersione, strumenti inadeguati per l’insegnamento dell’italiano, difficoltà nella comunicazione fra istituzione scolastica e genitori, ecc. il Pdd, sostiene la necessità di un confronto fra tutti i soggetti interessati istituzionali e non e l’avviamento di un programma molto ampio per l’aggiornamento della scuola;
pari opportunità: le donne costituiscono la metà della popolazione migrante; la loro visibilità però è minima ed i loro diritti sono legati molto speso a rapporti lavorativi preindustriali. Le donne del Pdd s’impegnano a dare voce alle cittadine migranti nelle commissioni apposite per favorire la messa a punto di politiche di pari opportunità, promozione sociale e politica delle cittadine straniere;
formazione e Lavoro: il Pdd si sforzerà a fare presente la necessità di rimuovere gli ostacoli per l’accesso ai servizi dei cittadini migranti. L’obiettivo mirato è la mobilità lavorativa verso un inserimento più qualificato e la rimozione delle barriere al pubblico impiego;
sviluppo economico: l’impegno del Pdd in questo ambito riguarderà la riflessione sulla necessità di interventi mirati su quei settori economici, dove si concentra la manodopera straniera, bisognosi di regolamentazione e di sostegno alla riqualificazione;
sicurezza nel lavoro: individuazione di strumenti formativi per i lavoratori stranieri, vittime in misure crescente degli incidenti sul lavoro.;
servizi comunali: favorire l’iscrizione anagrafica degli immigrati anche tramite l’attribuzione della residenza presso le associazioni.
servizi Sociali: dotazione di strumenti che permettano di intervenire a favore di migranti, specialmente a favore dei minori, aumentando, fra l’altro, gli impegni finanziari in tale settore.
La lista intende: promuovere il riconoscimento del diritto all’inserimento sociale ai cittadini Rom e contribuire al superamento dei cosiddetti campi nomadi; promuovere l’attivazione di politiche di accoglienza, di inserimento sociale e di tutela dei diritti del richiedente asilo e profughi; favorire la diffusione sul territorio di una cultura della pace e della convivenza; promuovere politiche che contrastino gli atti di violenza razzista, azioni discriminanti e gli atteggiamenti xenofobi ed intolleranti.
PACE DIRITTI DEMOCRAZIA: Fisseha Mehari Genet - cell. 333/8951449; SALAZAR Pablo - cell. 348/4410868; pacedirittidemocrazia@yahoo.it

13/11/2003 14.16
Provincia di Firenze