ATAF E LINEA, "CIRCA 400 POSTI A RISCHIO?"
Rifondazione comunista raccoglie l'allarme e presenta un'interrogazione in Consiglio provinciale
"Tracollo del trasporto pubblico locale. Sono a rischio 400 autisti nella Provincia di Firenze". L'allarme viene raccolto e rilanciato dai consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. La manovra economico finanziaria del Governo "stabilisce pesanti tagli ai trasferimenti agli Enti Locali che potrebbero avere drammatiche ripercussioni sul sistema del trasporto pubblico locale, con ricadute in termini occupazionali e sulla qualità e quantità dei servizi ai pendolari, agli studenti e a tutti coloro che utilizzano i mezzi pubblici". Se tali tagli non saranno adeguatamente contrastati si profila un tracollo del trasporto pubblico locale che rischia di mandare in “tilt” l’intero sistema di mobilità provinciale, producendo un ricorso ulteriore "al mezzo privato con grossi danni alla salute e alle tasche degli utenti più deboli e colpiti già dagli effetti della crisi economica". L’assessore provinciale ai trasporti ha illustrato ai Sindacati di Ataf, Cgil, Cisl, Uil e Faisa che si prefigura uno scenario che rischia di portare a 350 posti di lavoro in esubero per Ataf e la partecipata Li-nea. I sindacati e la rsu Ataf, chiederanno lo stato di crisi per il trasporto pubblico. Calò e Verdi hanno presentato un'interrogazione in Consiglio provinciale chiedendo alla Giunta di riferire "sulle dichiarazioni dell’assessore ai Trasporti della Provincia di Firenze, sulla quantità dei tagli, dove questi saranno effettuati e sulla incidenza dei medesimi in relazione ai servizi esistenti (gomma – ferro) e sulle ricadute sul versante occupazionale". Rifondazione chiede anche di sapere cosa la Provincia "intende fare per tutelare i posti di lavoro e i redditi dei lavoratori e se è stata coinvolta in un tavolo di trattativa congiunto con sindacati e aziende di trasporto e Regione Toscana al fine di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e dei livelli occupazionali".