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CERAMICHE BRUNELLESCHI, DARE PROSPETTIVE OLTRE LA CRISI
Rifondazione comunista: "Torna lo spettro della precarietà per i 40 lavoratori. Ma si attende un rilancio delle attività produttive"

Ceramiche Brunelleschi in liquidazione. "Torna lo spettro della precarietà per 40 lavoratori - avvertono Andrea Calò e Lorenzo Verdi, consiglieri provinciali di Rifondazione comunista - in attesa di un rilancio delle attività produttive, del completamento del nuovo stabilimento e di una risposta in termini occupazionali". Calò e Verdi intervengono sulla questione con un'interrogazione presentata in Consiglio provinciale. Questo il testo presentato:

"Apprendiamo che la storica azienda fiorentina Ceramiche Brunelleschi di proprietà del Gruppo Margheri delle Sieci è stata messa in liquidazione. Torna dunque lo spettro della precarietà per i 40 lavoratori di uno degli stabilimenti più controversi del patrimonio produttivo della zona della Val di Sieve, la cui conduzione è stata spesso criticata dal Prc in tutte le sedi istituzionali- prima a Rignano sull’Arno, poi a Pontassieve e infine Pelago e Provincia di Firenze.
L’azienda non è mai uscita fuori dalle forti difficoltà gestionali né tanto meno ha mostrato un grande senso di responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni da tempo impegnati in complesse e articolate vertenze tese a rilanciare il prodotto, a riqualificare la filiera e a salvaguardare l’occupazione.
Ora la crisi economica e le turbolenze in seno alla proprietà ( a suo tempo coinvolta nello scandalo urbanistico di Campi e della Quadra) sempre più disimpegnata hanno accentuato i processi negativi.
Da mesi il nuovo stabilimento ancora in costruzione individuato a Pelago per 'il famoso rilancio dell’ azienda e del marchio' è fermo a causa della mancanza di risorse economiche. La Cgil evidenzia che '…servono, infatti, alcune centinaia di migliaia di euro -sembra più di 500 mila euro- e così il nuovo capannone a Massolina rimane vuoto e inutilizzabile…'.
Per contrastare la desertificazione manifatturiera nella zona è stata annunciata tempo fa '… la nascita di una cooperativa fondata dagli operai con il sostegno delle istituzioni, a cominciare dalla Regione Toscana, che si trasferirebbe nel nuovo polo produttivo di Pelago, mentre il terreno delle Sieci, molto appetito ma al momento vincolato dal Comune, diventerebbe sede di una grande lottizzazione…'.
In tal senso vogliamo ricordare che l’allora candidato a Presidente alla Regione Toscana Rossi si era dichiarato interessato anche diventando nel futuro un partner industriale attraverso un finanziamento di Fidi Toscana ovviamente una volta che Rossi fosse stato eletto.
Giustamente la Cgil chiede l’immediata convocazione di un tavolo regionale dove affrontare: il completamento dello stabilimento della Massolina, la ricerca di un partner commerciale e la salvaguardia occupazionale".
Infatti il 3 novembre si terrà il tavolo istituzionale promosso dalla Regione Toscana a cui parteciperà la Provincia di Firenze, il Comune di Pontassieve, la Cgil e la Rsu delle Ceramiche Brunelleschi.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori della Brunelleschi e nel ribadire in proprio impegno a sostegno della vertenza a difesa dell’occupazione e dei salari chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’esito della vertenza e del tavolo regionale a cui l’Amministrazione Provinciale parteciperà, quali sono gli impegni concreti che la Provincia di Firenze intende attivare nei confronti dei lavoratori delle Ceramiche Brunelleschi"

22/10/2010 12.08
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze