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SAHARAWI, IL PD: "8 NOVEMBRE DI SANGUE: NON DIMENTICHIAMO"
"Marocco irresponsabile. Ucciso un ragazzo di 14 anni e altri 12 civili. Il bilancio si aggrava di ora in ora. Non siamo indifferenti alla violenza inferta a un popolo per la cui libertà siamo impegnati"

Con una mozione del Pd, da sottoporre all'approvazione del Consiglio provinciale, si condanna l’aggressione al popolo Saharawi da parte dell’esercito del Marocco, "che ha provocato numerose vittime nel giorno 8 novembre 2010 nella tendopoli di Agdaym Izik. "La Provincia di Firenze - si richiama del documento - ha rapporti di antica e fattiva solidarietà con il popolo Saharawi ed è sempre stata al suo fianco nella rivendicazione della propria indipendenza". Per questi sentimenti di solidarietà la Provincia di Firenze si è impegnata in questi anni attraverso numerose e concrete azioni, quali la recente campagna di sensibilizzazione 'Dalla parte dei bambini Saharawi' promossa dall'assessore Carla Fracci nello scorso mese di ottobre, e la prima conferenza internazionale svoltasi in Italia, presso la sede di Palazzo Medici Riccardi, lo scorso 9 ottobre, per rilanciare, a livello mondiale, la causa. Alla conferenza ha partecipato anche Khadija Hamdi, Ministro della Cultura della Repubblica Saharawi, con numerose rappresentanze internazionali e di tutti i comuni del territorio provinciale. Attraverso numerose deliberazioni l’Onu ha più volte, nel tempo, ribadito il diritto di questo popolo all’autodeterminazione. Nei giorni scorsi migliaia di Saharawi hanno protestato per le miserevoli condizioni di vita cui sono costretti e contro il saccheggio delle risorse naturali della loro terra operate dal Marocco in violazione del diritto internazionale, allontanandosi dalla città di Layoun, ed erigendo un 'Campo della Dignità' a 12 Km dalla capitale con circa 10.000 persone in località Agdaym Izik. Si erano verificati atti di repressione violenta da parte delle forze militari marocchine per impedire ad altri cittadini Saharawi di unirsi alla protesta in corso, culminati con l’uccisione ad un posto di blocco di un ragazzo di 14 anni, Nayem El-Gareh, impedendo l’ingresso di giornalisti stranieri, eurodeputati e parlamentari di varie nazionalità. Tutto ciò è culminato con l’assalto al campo alle ore 6.45 del giorno 8 novembre, con l’incendio delle tende e lo sgombero violento della popolazione inerme attuato con uso di armi da fuoco, cannoni ad acqua e bastoni, provocando secondo fonti ufficiali marocchine in tale operazione 2 morti e 70 feriti tra le forze dell’ordine e solo 4 feriti tra i manifestanti, dati contraddetti dal fronte Polisario che parla di numerosi morti, almeno 12, fra la popolazione civile, con un bilancio che si aggrava di ora in ora. La ridda di informazioni e smentite anziché attenuare lo sconcerto testimonia l’assoluta gravità del momento, anche in considerazione della montante protesta popolare di queste ultime ore, nel mentre, proprio in questi giorni, stava riavviandosi la terza sessione di colloqui fra le parti presso la sede delle Nazioni Unite. Con la mozione si condanna con la massima fermezza l'intervento militare, si ritiene
non più tollerabile la negazione delll'autodeterminazione del Popolo Saharawi e si auspica, da parte della comunità internazionale, la ripresa di tutte le iniziative e provvedimenti necessari per far cessare la violenta repressione nei confronti del popolo Saharawi, con la predisposizione di tutte le forme di aiuto internazionale teso a sostenere il popolo Saharawi in questo momento di grande difficoltà. Si impegna il consiglio, la giunta e per il tramite del presidente il governo italiano "a porre in essere ogni azione presso la comunita’ internazionale perché vengano rispettati i principi del diritto internazionale in attuazione del consolidato deliberato dell’Onu".

12/11/2010 11.56
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze