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VILLA BELISARIO, "DUE ASPETTI: DIPENDENTI E ANZIANI"
La situazione della casa di riposo di Vaglia presa in esame in Consiglio provinciale

Villa Belisario a Vaglia. Il punto sulla casa di riposto è stato fatto in Consiglio provinciale dall'assessore Giovanni Di Fede, rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri Lorenzo Verdi e Andrea Calò (Rifondazione comunista). La casa di riposo ospita 30 pazienti ed occupa 20 lavoratori. La situazione finanziaria della struttura risulta da anni precaria. Il tema del ritardo dei pagamenti ai dipendenti – richiamato nell'interrogazione – perdura dal 2000. Le organizzazione sindacali fanno notare che i lavoratori dovranno affidarsi ai decreti ingiuntivi del giudice per ottenere quanto spetta loro. La proprietà fino al luglio scorso gestiva anche Villa Rigoli a Fiesole. La vertenza di Villa Belisario è stata affrontata al tavolo prefettizio. Nell’accordo raggiunto all’inizio dell’anno in Prefettura, infatti, era stato concordato che gli stipendi dovessero essere garantiti fino al giugno scorso. La proprietà ha onorato l’impegno ma lo stipendio di luglio e gli arretrati maturati non sono stati ancora pagati, nonostante le garanzie fornite. Sul fronte istituzionale i sindacati riconoscono l’attenzione e l’impegno diretto dei sindaci di Vaglia e Fiesole. Fra l’altro, a riprova dei problemi legati agli aspetti economici, nel dicembre 2009 venne richiesta dal Comune la sospensione dell’attività data l’assenza di riscaldamento nella struttura. Poi, dopo la soluzione reperita dall’azienda, il sindaco emise un’ordinanza di riapertura. Anche riguardo ad una possibile vendita, l’imprenditore si manifesta totalmente indisponibile. L’assessore al Lavoro della Provincia Elisa Simoni ha contattato il sindaco di Vaglia che le ha detto di avere incontrato i lavoratori, a seguito della loro presa di posizione sulla stampa, nella quale sostenevano la positività dei rapporti con la proprietà e la necessità di terminare una campagna negativa nei loro confronti. I lavoratori hanno dichiarato di aver ricevuto gli stipendi arretrati. Il sindaco ha dunque tranquillizzato l’assessore Simoni anche sulla ripresa dei lavori di ristrutturazione dell’edificio.
"Si tratta di una vicenda lunga e sicuramente complessa - ha commentato Lorenzo Verdi - Il 20 settembre di quest’anno i lavoratori hanno fatto un presidio di fronte alla struttura proprio perché ancora c’erano stipendi non pagati, addirittura risalenti ad anni passati. Di fatto la soluzione non è stata ancora trovata in maniera definitiva. Il funzionamento di una struttura come questa interessa i dipendenti per quanto riguarda l'aspetto retributivo e delle condizioni lavorative, ma anche la dignità e i diritti delle persone che in quella struttura risiedono".

14/11/2010 23.39
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze