Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

CALO': "TROPPE DOMANDE APERTE ALL'ISI EX ELECTROLUX"
Rifondazione chiede date certe per l'incontro con il Ministero dello Sviluppo economico

Esiti degli incontri realizzati ai tavoli regionali del 13 novembre e del 17 novembre sulla vicenda di Isi ex Electrolux, riassetti societari, risorse finanziarie, piano industriale, pagamento degli stipendi e riavvio del processo di reidustrializzazione. "Quante domande sono rimaste aperte - commenta Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale - A quando l’incontro con il Ministero dello sviluppo economico? Quali sono le misure di sostegno ai salari e redditi dei lavoratori che le Amministrazioni locali intendono adottare?". Di queste domande si compone una domanda d'attualità che Calò e l'altro consigliere di Rifondazione comunista Lorenzo Verdi hanno presentato al Consiglio provinciale. Di seguito il testo del documento.


"Sabato 13 novembre si è tenuto l’incontro promosso dalla Regione Toscana Assessorato alle Attività Produttive sulla vicenda di ISI ex Electrolux. Al tavolo regionale erano presenti la Provincia di Firenze, il Comune di Scandicci, Fidi Toscana, la Sg Green Power e l’AD per l’ISI.
L’incontro era stato preceduto da una forte mobilitazione dei lavoratori, della RSU e dei sindacati con un’ora di sciopero attuata venerdì 12 novembre davanti ai cancelli dello stabilimento.
Lo sciopero richiamava fermamente la proprietà al rispetto degli impegni sottoscritti in merito al pagamento degli stipendi (i lavoratori non hanno recepito la retribuzione di ottobre) e sul rilancio delle attività produttive, nonché lanciava un messaggio chiaro alle istituzioni –tutte- a fare chiarezza su quanto sta avvenendo dentro il complicato assetto societario, sulla solidità finanziaria annunciata e soprattutto sulla capacità di portare avanti il tanto sospirato processo di reindustrializzazione da parte dell’ISI.
In questa complicata vicenda con molti risvolti ancora oscuri l’unica certezza che ancora persiste è il pesante processo di precarizzazione salariale e occupazionale che grava sui lavoratori ISI i quali ogni giorno si vedono negare il diritto al lavoro.

Tornando a quanto è successo il 13 novembre apprendiamo che al tavolo regionale Sg Green Power e l’Ad per la ISI, pressati dalla forte iniziativa sindacale, dalla mobilitazione dei lavoratori e dai solleciti istituzionali hanno annunciato la decisione di andarsene cedendo le quote a nuovi soggetti imprenditoriali che apprendiamo essere il consorzio Tebe del gruppo Bassilichi e Gattorno. Le note specificano che nonostante il terzo cambio di proprietà ( prima con Energia Futura holding, che faceva capo al fondo americano Mercatech, poi con Green Power falliti per mancanza di risorse finanziarie adeguate ) in meno di due anni il progetto industriale resta sempre il fotovoltaico. La Regione Toscana fa sapere che “…già dalla prossima settimana verranno attivati contatti con questi gruppi che, insieme a Fidi Toscana, hanno manifestato l'intenzione a subentrare e a dare impulso al nuovo progetto industriale con l'obiettivo di arrivare nei tempi più brevi possibili a una positiva soluzione del confronto…".

Mercoledì 17 novembre sono previsti due incontri in Regione Toscana il primo tra le Amministrazioni Locali e FIOM FIM UILM e RSU ISI, il secondo sempre tra le organizzazioni sindacali FIDI Toscana ed i gruppi industriali che si propongono di entrare nella società, per illustrare le volontà e gli obiettivi di rilancio dell'azienda.
Sempre la prossima settimana, infine, è in programma un incontro a Roma, al Ministero per lo sviluppo economico.
Da notizie regionali apprendiamo che gli Enti Locali hanno chiesto a FIDI Toscana di assicurare gli stipendi di ottobre ai lavoratori di ISI.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ribadire il pieno sostegno alla vertenza in atto dei lavoratori di ISI e nell’esprimere la propria preoccupazione per la situazione di forte precarietà salariale e occupazionale dei 370 lavoratori e delle loro famiglie sospese tra cassa integrazione, vergognose inadempienze retributive e per la situazione di incerto rilancio delle attività produttive chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente sugli esiti dei tavoli aperti in merito al futuro di ISI, ai nuovi assetti societari e sullo stato dei finanziamenti, al piano industriale e soprattutto a quando il reingresso dei lavoratori in produzione. Altresì chiediamo di sapere gli impegni assunti dalla proprietà in merito alla corresponsione dei salari e le iniziative che la Provincia di Firenze intende attivare nelle misure di sostegno ai salari e redditi dei lavoratori provati dal lungo periodo di cassa integrazione.
Infine chiediamo di acquisire tutti gli atti sottoscritti ai tavoli e copia degli impegni formalizzati dalle parti datoriali.



><Andrea Calò Lorenzo Verdi
(Rifondazione comunista)

15/11/2010 12.27
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze