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I PROTAGONISTI DELL’EMERGENZA NEVE ASCOLTATI DALLA IV COMMISSIONE CONSILIARE
Esaminate le criticità emerse. Suggerite alcune modifiche operative. Riconosciuto, anche dall’opposizione, il ruolo importante svolto dalla Provincia. Proposto da alcuni consiglieri l’obbligo delle catene a bordo nei mesi invernali

Neve in provincia di Firenze

La Quarta commissione consiliare della Provincia di Firenze (Viabilità e Protezione Civile), presieduta da Piero Giunti ha svolto un’audizione in merito ai fatti emersi durante la cosiddetta “emergenza neve” del 17 dicembre scorso. Sono stati ascoltati: Laura Cantini, Vicepresidente della Provincia di Firenze con delega alle Infrastrutture, l’Assessore alla Protezione Civile Stefano Giorgetti, il responsabile della Protezione Civile, Paolo Masetti, e gli ingegneri della Provincia: Maria Teresa Carosella (Dirigente a Lavori Pubblici e Viabilità) e Carlo Ferrante (Dirigente ai Grandi Assi Viari).

Nel corso dell’incontro sono state ripercorse tutte la fasi degli interventi messi in atto: dal preallarme all’attivazione delle squadre con oltre 100 volontari, fino ai momenti più acuti dell’emergenza. Dall’esame delle relazioni sono evidenziati dati particolarmente importanti, alcuni positivi altri, invece, che hanno denunciato elementi di criticità. La costante emersa è che tutti i blocchi al traffico verificatisi sulle strade e autostrade sono stati causati da mezzi pesanti che si sono intraversati. Ciò ha impedito anche ai mezzi spalaneve di circolare. Spesso gli stessi mezzi antineve sono stati utilizzati per tentare di rimettere in carreggiata i mezzi pesanti finiti di traverso che hanno bloccato per ore il traffico sulle grandi arterie.

Altri interventi di emergenza hanno invece rispettato i protocolli previsti. Ad esempio ha funzionato bene il raccordo tra i servizi interni della Provincia di Firenze (addetti alla viabilità, Protezione Civile, Polizia Provinciale, etc) e i centri intercomunali. Prezioso l’ausilio della rete di comunicazione interna alla Protezione Civile che ha supplito in parte al crollo delle comunicazioni Gsm. Un ruolo importante è stato svolto dagli operatori e i responsabili della sala operativa della Protezione Civile che in più di un’occasione si sono assunti in proprio responsabilità non previste. Alla stessa sala operativa è stato riconosciuto unanimemente il ruolo chiave svolto per le comunicazioni tramite media e sistemi web. Tra gli interventi riusciti: quello risolutivo operato sulla Firenze-Siena e l’attivazione dei centri commerciali situati lungo le linee di grande comunicazione per il reperimento di generi di assistenza alle persone rimaste bloccate.

Criticità sono emerse invece nel raccordo con il Global Service e con la Società Autostrade. Ammessa l’impossibilità di raggiungere la parte centrale della coda formatasi in A1 per mancanza di accessi laterali; emerse inoltre difficoltà iniziali di comunicazione tra i vari soggetti dovute alle interruzioni delle telefonate da mobile a mobile. Evidenziato anche il mancato intervento dei Comuni in supporto alla Polizia Provinciale per la messa in atto del “Piano Neve” previsto per la FiPiLi. “È mancato soprattutto un efficace governo delle strade – ha riassunto Paolo Masetti, responsabile ella Protezione Civile, rispondendo alle domande dei consiglieri – Così come esiste a livello regionale, un ‘governo delle piene’ che decide gli interventi che vanno fatti via via per una regimazione coordinata per fronteggiare l’onda di piena, così credo che occorra un coordinamento regionale per governare le strade in caso di emergenza. Chi decide autonomamente la chiusura di un tratto di strada, deve sapere che provoca problemi molto più grossi nelle strade limitrofe”.

Nel corso dell’audizione sono state esaminati anche gli effetti provocati dalle diverse decisioni prese dalle Prefetture competenti nei vari tratti della Firenze Pisa Livorno. La Prefettura di Pisa, ad esempio, ha deciso di chiudere la FiPiLi, mentre quella di Firenze ha scelto di mantenere aperti i varchi. “Nelle prossime settimane – ha dichiarato l’Assessore Giorgetti – sarà mia cura contattare le varie Prefetture che hanno competenza sulla FiPiLi per concordare con loro eventuali piani di intervento condivisi e modalità di comunicazione che evitino il rischio di emettere provvedimenti certamente validi nella loro autonomia, ma che alla fine possono risultare in contrasto tra loro nell’ambito di una strategia complessiva della gestione dell’emergenza”.

La Vicepresidente Cantini ha invece espresso la volontà di convocare quanto prima Autostrade per l’Italia e Anas per esaminare le carenze emerse durante l’emergenza. Per quanto riguarda le difficoltà operative del Global Service (ad esempio le strade assistite direttamente dalla Provincia avevano a disposizione uno spalaneve ogni 10 km, invece quelle gestite in Global ne avevano uno ogni 20 km), l’Assessore Cantini ha ricordato che “È già in corso una nuova gara per l’affidamento del servizio sulle strade di competenza della Provincia. E questo nuovo bando contiene già le indicazioni per un miglior servizio invernale emerse durante l’emergenza neve dello scorso anno. Il prossimo anno scadrà anche il contratto per il Global della FiPiLi. Anche in questo caso faremo dei correttivi al bando di gara coinvolgendo la Regione Toscana”.

Dai consiglieri dell’opposizione che fanno parte della IV Commissione sono giunti alcuni suggerimenti: Barillari (Pdl) e Cordone (Lega) oltre a sollecitare un chiarimento dei rapporti con Anas, hanno avanzato l’ipotesi che la Provincia di Firenze possa proporre l’obbligo di gomme da neve o di catene a bordo delle auto in transito sul territorio provinciale, per tutto il periodo che va dalla metà di novembre fino alla metà di aprile. Il Consigliere Cordone ha quindi evidenziato il ruolo essenziale svolto dalla Provincia: “Ciò dimostra ancora una volta il ruolo esenziale di coordinamento che le Province possono e devono svolgere con i comuni, la regione e anche con i vari enti e soggetti che vengono coinvolti nei momenti di emergenza”.

Critiche per la gestione del Global Service sono state avanzate da Lorenzo Verdi (Rci) e da Pestelli (Pd). “Perché non sono state chiuse le scuole in anticipo in previsione della nevicata?” ha chiesto invece Cresci (Idv) sollecitando la risposta dell’Assessore Giorgetti: “Le previsioni meteo più ravvicinate prevedevano un evento di minore intensità e in un orario diverso rispetto a quello che si è poi verificato. È difficile prendere decisioni che possono provocare un allarmismo che a volte risulta invece ingiustificato”.

Il Consigliere Bombardieri (Pd) ha invece chiesto “l’istituzione di una cabina di regia unica, un sistema di informazioni che risulti autorevole e credibile”. “Non possiamo affidarci, come è successo, alla sensibilità di alcune radio private che nella generale carenza di informazioni si sono assunte il compito di comunicare ai cittadini quello che stava accadendo”.

29/12/2010 15.49
Provincia di Firenze