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RIFONDAZIONE: "VIVA IL PRIMO MAGGIO, MA PD AMBIGUO"
Calò e Malpezzi: "O state con Renzi e Marchionne o state con i lavoratori e la Fiom"

La mozione presentata dal gruppo provinciale di Rifondazione comunista 'Sul rispetto del valore del Primo Maggio, dei principi costituzionali del lavoro e dei diritti da parte del Consiglio Provinciale di Firenze', in discussione nell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi, "ha trovato il gruppo provinciale del Pd impreparato e diviso", dicono Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione e
Andrea Malpezzi, segretario provinciale del Prc-Federazione della Sinistra. Come nel resto del paese, "la posizione del Partito Democratico è ambigua e ondivaga nel tentativo di tenere insieme lavoratori e padroni, lavoro e capitale, con l’ormai sempre più grottesco, se si guarda ai fatti, superamento delle classi sociali e l’abbandono della lotta di classe come valore identitario dei lavoratori". In questo quadro lunedì scorso è stato sospeso il Consiglio provinciale sulla suddetta mozione "per consentire ai consiglieri del Pd di non rendere evidente un spaccatura al suo interno". Non tutto il male "viene per nuocere: infatti all'assemblea cittadina del Pd, il Primo Maggio arriva in discussione nel corpo, ancora, vivo , della base del partito e viene approvato un documento che invita la giunta a tenere chiusi i negozi nel giorno della festa dei lavoratori (91 favorevoli, 39 contrari, 4 astenuti)". Il partito di maggioranza nella sua ennesima contraddizione, "nell'incapacità di affermare la centralità dei diritti e del lavoro rimanda la decisione alla Regione che per voce del Presidente Rossi pare riaffermare l'importanza di salvaguardare alcune festività: seguiremo e vigileremo su questo percorso anche in Consiglio e nella Giunta regionale". Il prossimo appuntamento "lo avremo in Provincia con la mozione presentata unitariamente dai consiglieri Rifondazione Comunista, Sel e Italia dei Valori "Sostegno alla lotta della Fiom per i diritti dei lavoratori e la democrazia in fabbrica'.
Non si può, per Calò e Malpezzi, "professare l'opposizione al governo Berlusconi e contemporaneamente oscillare nel condannare nettamente la 'ricetta' Marchionne: entrambe mirano se pur in ambiti diversi a distruggere diritti sanciti dalla nostra Costituzione". I diritti sono una questione "da difendere in maniera alterna? L'attacco ai lavoratori la difesa del primo maggio sono argomenti da trattare con tatticismo istituzionale? Noi pensiamo di no: su alcune questione ci vuole chiarezza: o stiamo con Renzi e Marchionne o stiamo con i lavoratori e la Fiom".

20/01/2011 15.33
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze