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"SALVAGUARDARE IL DESTINO DI BTP E DEI LAVORATORI"
Interviene il gruppo provinciale del Pd con Giuseppe Carovani e Stefano Prosperi

Situazione di forte crisi della Baldassini Tognozzi Pontello dopo l’istanza di fallimento presentata dal Tribunale di Prato. Con una domanda d'attualità i consiglieri provinciali del Pd
Giuseppe Carovani e Stefano Prosperi chiedono alla Giunta di sapere quali informazioni oltre quelle ricavabili dalla stampa "siano in possesso dell’Assessore competente e dell’Amministrazione provinciale e quali possibili azioni possano essere compiute o si abbia intenzione di compiere stante l’attuale situazione". Sono o meno in corso contatti con il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Toscana "affinché sia seguita la vicenda con la dovuta attenzione per salvaguardare il destino produttivo di una azienda così importante e il futuro occupazionale dei lavoratori?". Carovani e Prosperi chiedono anche se vista l’attuale fase di crisi che attraversa il comparto dell’edilizia e delle costruzioni, l’Amministrazione provinciale intenda assumere una qualche iniziativa "al fine di sostenere l’occupazione in questo cruciale comparto produttivo, in una fase di particolare difficoltà dovuta all’arresto di ogni dinamismo nel settore immobiliare ma anche alla riduzione delle commesse per le opere pubbliche".
Come è noto nei giorni scorsi è apparsa sulla stampa la notizia dello sciopero dei lavoratori impegnati nei cantieri della Baldassini Tognozzi Pontello sull’A1 per il mancato pagamento degli stipendi. Lo sciopero è stato poi sospeso per l’annuncio del pagamento, in seguito alla firma dell’accordo per la Cassa integrazione in deroga avvenuto mercoledì scorso con le organizzazioni sindacali. La situazione della Btp appare complicarsi anche a seguito della richiesta di istanza fallimentare avanzata dal tribunale di Prato per la grave situazione debitoria del gruppo verso fornitori e dipendenti. Dagli stessi giornali si apprende della trattativa in corso per la fusione con un'altra grande impresa del settore delle costruzioni. Alla luce di questi fatti "non possiamo esprimere che viva preoccupazione per i destini di una impresa tra le più grandi del settore edilizio in Toscana e in Italia e che conta complessivamente circa 900 dipendenti".

21/01/2011 15.04
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze