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TAV, RIFONDAZIONE ALLA PROVINCIA: "E IL PIANO DI COMUNICAZIONE?"
Calò e Verdi: "Massimo impegno per rispettare la trasparenza"

Sul nodo fiorentino dell'Alta Velocità sarebbe mancata per Rifondazione comunista "la predisposizione del piano per la comunicazione e informazione ai cittadini sui lavori della Tav e il rispetto delle prescrizioni di tutela ambientali". Mentre chiedono di conoscere gli esiti sul vertice tra Amministrazioni Locali e Trenitalia del 16 febbraio, i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi esprimono "la propria protesta per il non corretto adempimento del Protocollo d’intesa tra Enti per la sorveglianza, l’informazione e la comunicazione ai cittadini sui lavori di realizzazione del Nodo ferroviario di Firenze" e chiedono alla Provincia di Firenze, con una domanda d'attualità, che ponga anche nei confronti di tutti gli enti e attori impegnati nella realizzazione dell’opera "il massimo impegno affinché siano rispettati gli obblighi già approvati e sottoscritti in merito alla trasparenza, al monitoraggio, all’informazione per i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori nonché sul rispetto delle tutele ambientali".
Ecco di seguito l'articolato testo della domanda d'attualità presentata da Rifondazione.

"Dagli organi di stampa apprendiamo che il protocollo che doveva prevedere il monitoraggio dei lavori della Tav assicurando una informazione capillare ai fiorentini, anche 24 ore su 24, durante il periodo dei lavori è rimasto totalmente inapplicato.

Si tratta di un fatto grave e inaccettabile poiché i lavori del sottoattraversamento Alta Velocità stanno andando avanti senza produrre alcuna informazione alla cittadinanza, senza alcun controllo reale e concreto, ma anche senza una completa conoscenza dello stato d'avanzamento dei lavori da parte degli organi politici e tecnici delle Amministrazioni interessate Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze.

Mentre nell'area del Campo di Marte sono in corso lo scavo e la sistemazione dei tiranti del pozzo lancio di fresa, da cui partirà la «super talpa», e sul Mugnone si lavora per la messa in sicurezza idraulica, nel cantiere Belfiore-Macelli, dov'è prevista la nuova stazione sono arrivati enormi macchinari mettendo in essere un gran fermento non solo logistico, tale da attirare perplessità e preoccupazione degli abitanti della zona e analoga cosa sta accadendo nel cantiere di Rifredi, le Amministrazioni Locali scoperte nelle loro inadempienze per avere omesso il piano per la comunicazione sulla TAV stanno offrendo un pessimo spettacolo istituzionale nel rimpallarsi le proprie responsabilità.

Nel concreto si tratta di capire quali azioni concrete Regione, Provincia e Comune di Firenze stanno predisponendo per garantire trasparenza e garanzie ai cittadini circa il rischio danneggiamenti degli immobili presenti nelle prossimità delle zone di escavazione e soprattutto sugli effetti collaterali che si avranno nelle zone abitate.

In questo senso è utile ricordare che :

l’Accordo procedimentale tra Ministero dell’Ambiente, Ministero dei Trasporti, Ferrovie dello Stato, TAV, Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze del 3 marzo 1999;

l'Osservatorio Ambientale del Nodo di Firenze è stato rinnovato con il Decreto 226 del 7 dicembre 2010 del Ministero della Tutela del Territorio e del Mare;

la Delibera della Giunta regionale n. 880 dell’11 ottobre 2010 che approva schema di Protocollo d'intesa per la definizione di azioni congiunte finalizzate al completamento dei lavori del nodo fiorentino tra Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze, con il quale si decide, entro tre mesi la stipula, di uno specifico piano per la sorveglianza, l’informazione e la comunicazione ai cittadini sui lavori di realizzazione del Nodo ferroviario di Firenze, con i seguenti contenuti:

- i cantieri siano il più possibile visibili dall’esterno, con la predisposizione di corretti spazi di accesso alle informazioni per la cittadinanza, per le scuole e per ogni altra istituzione, e con la possibilità di organizzare visite e acquisire materiali informativi.

- siano organizzati incontri pubblici per illustrare alla cittadinanza gli elementi rilevanti del progetto esecutivo, modalità e stato della cantierizzazione unitamente alle risultanze delle attività di monitoraggio.
- sia istituita una corretta rete informativa per i cittadini, coordinata da un organismo all’uopo costituito dai soggetti sottoscrittori suddetto Protocollo.
- sia attivato e implementato uno specifico sito web, avvalendosi di tutti i soggetti comunque coinvolti nei controlli sulla realizzazione dell’opera.
- siano messe in atto tutte le azioni necessarie per una corretta, certa e completa informazione, compresa la predisposizione e installazione d’info-point e la distribuzione di pubblicazioni.
- sia istituito un Comitato di sorveglianza per l’informazione, la comunicazione e il raccordo con le attività di controllo, composto dagli assessori competenti della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e del Comune di Firenze, esponenti di ASL, ARPAT, VVUU, Genio Civile, e rappresentanti della cittadinanza, organizzata e non, e presieduto da personalità di autorevolezza tecnica e scientifica, nominato dal Presidente della Regione Toscana.
- che il suddetto Comitato di si avvalga di uno specifico “Ufficio regionale”, costituito da tecnici delle amministrazioni sottoscrittrici del Protocollo medesimo.
- che le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione del Protocollo siano reperite deriveranno dall’integrazione dell’Accordo Procedimentale con RFI e comunque aggiuntive a quelle destinate alle opere compensative richieste dal comune di Firenze.

Evidenziato che a tutt’oggi non è stato predisposto alcun piano lineare e trasparente di comunicazione e informazione a i cittadini e che non risultano essere seguite neppure le prescrizioni della Valutazione d’impatto ambientale: dove sono i pozzi e le pompe previsti per limitare i danni alla falda, quale sarà la sorte degli ampi residui degli scavi e perchè nessuno rivela i dati sull'inquinamento appare opportuno e doveroso che l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza chiarisca in modo inequivocabile le azioni, gli atti e i comportamenti messi in essere sulla vicenda che riguarda le proprie responsabilità nel avere omesso il piano dell’informazione e comunicazione

Mercoledì 16 febbraio avrà luogo un vertice tra l’amministratore delegato di Trenitalia, il Presidente della Regione Toscana, il Presidente della Provincia di Firenze, il Sindaco del Comune di Firenze “…ossia i protagonisti dello scaricabarile di questi giorni sul mancato avvio del monitoraggio e dell'informazione ai cittadini in vista del tunnel Tav…”.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista esprimono la propria preoccupazione e protesta per la mancata informazione ai cittadini sui lavori già avviati nel nodo fiorentino dell’alta velocità, sull’avanzamento dei medesimi e sul mancato rispetto delle prescrizioni di tutela ambientale. Pretendiamo che la Provincia di Firenze anche nei confronti di tutti gli enti e attori impegnati nella realizzazione dell’opera, ponga il massimo impegno affinché siano rispettati gli obblighi già approvati e sottoscritti in merito alla trasparenza, al monitoraggio, all’informazione per i cittadini sullo stato di avanzamento dei lavori nonché sul rispetto delle tutele ambientali.
Il gruppo provinciale di Rifondazione Comunista a fronte della mancata predisposizione di un piano della comunicazione sulla Tav e soprattutto in riferimento all’annunciato vertice tra Amministrazioni Locali e Trenitalia del 16 febbraio chiede al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in merito ai motivi dell’omessa informazione ai cittadini sui lavori Tav e soprattutto gli esiti dell’annunciato vertice.
Altresì chiediamo di sapere quali azioni la Giunta Provinciale sta predisponendo per garantire trasparenza e garanzie ai cittadini circa il rischio danneggiamenti degli immobili presenti nelle prossimità delle zone di escavazione, se è stato richiesto un elenco aggiornato degli immobili "a rischio" da sottoporre obbligatoriamente a testimoniale di stato, quando sarà presentato al Consiglio l'aggiornamento trimestrale circa l'andamento dei lavori, quali garanzie si ha rispetto al collegamento di spola tra la Stazione Santa Maria Novella e la Stazione AV area Belfiore, se sia stata predisposta la struttura tecnico-amministrativa di sostegno al rappresentante della Regione Toscana presso l'Osservatorio ambientale Nodo AV di Firenze e il ruolo che la Provincia di Firenze avrà su questo aspetto.
Infine chiediamo quando si procederà concretamente al corretto adempimento del Protocollo d’intesa tra Enti .per la sorveglianza, l’informazione e la comunicazione ai cittadini sui lavori di realizzazione del Nodo ferroviario di Firenze".

14/02/2011 11.47
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze