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"UNA DISCARICA ALTA TRE METRI NELL'ISIS VASARI"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista ne chiedono la rimozione e chiamano a intervenire la Provincia di Firenze e il Comune di Figline

Scoperta una discarica, "a cielo aperto - spiega il consigliere provinciale di Rifondazione comunista Andrea Calò - e accessibile dall’esterno", dentro l’Istituto Isis Vasari di Figline Valdarno. Rifondazione nel ritenere la vicenda "di una gravità estrema, chiede che vengano immediatamente rimossa la discarica e accertati gli eventuali pericoli sanitari e ambientali nonché tutte le responsabilità". E’ necessario "creare un livello di coordinamento tra le Amministrazioni Locali (Provincia di Firenze e Comune di Figline Valdarno) e l’Istituto scolastico affinché sia messa in sicurezza oltre la scuola anche la zona antistante la discarica". La discarica, "una montagna di rifiuti alta quasi tre metri", si troverebbe tra i locali recentemente ampliati dell’Istituto e la palestra. Una vera e propria catasta di "materiale edile, detriti, bottiglie, taniche, sedie, ferro, secchi, lamiere e tanta gomma" divenuti nel tempo "uno strano arredo urbano nell’istituto scolastico". La discarica sembrerebbe derivare da un cantiere edile che finiti i lavori di ristrutturazione dell’Istituto "avrebbe pensato di lasciare temporaneamente i residui degli interventi".
Sta di fatto che "questa collina alta tre metri era palesemente visibile non solo dall’interno della scuola ma anche dall’esterno e il colmo della vicenda è rappresentata dal fatto che risulta essere anche accessibile, in virtù del fatto che le recinzioni che separano l’istituto dalla zona risultano essere divelte". "Incuria? Controlli non effettuati? Superficialità e approssimazione nella gestione dell’Istituto? - avanzano Andrea Calò e l'altro consigliere di Rifondazione Lorenzo Verdi - Oppure la solita “sfortuna” di un Istituto che risulta sempre essere al centro di qualche polemica? Ora che nell’area dell’Istituto Vasari che ospitava un cantiere edile divenuto discarica a cielo aperto, palesemente accessibile dall’esterno e mai censita e rilevata da alcuno, ma individuata e fotografata, occorre che sia velocemente rimossa individuando le cause e i livelli di responsabilità. Dovranno dire qualcosa il Dirigente Scolastico, l’ex direttore dei lavori del cantiere edile, il Sindaco di Figline Vladarno (che rimane la principale autorità sanitaria del territorio), la Polizia Municipale visto che la discarica era facilmente individuabile e soprattutto accessibile". Non solo. Qualcuno "dovrà dare una spiegazione di quelle recinzioni divelte e il motivo per il quale non sono mai state riparate". Infine si dovrà accertare "se il Dirigente Scolastico ha mai attivato formale denuncia sullo stato dell’Istituto e sulle inesistenti recinzioni". In attesa che le macchine istituzionali (Comune, Provincia) si mettano in moto e gli organi preposti ai controlli sanitari e ambientali (Asl 10, Arpat) svolgano le loro circostanziate indagini e i rilevamenti, "chiediamo che anche l’Amministrazione Provinciale intervenga attraverso la Polizia Provinciale che si occupa dei 'delitti ambientali'". Per Calò e Verdi, che sulla vicenda hanno presentato una domanda d'attualità in Consiglio provinciale, "siamo di fronte ad una vicenda emblematica, inquietante e soprattutto di una gravità estrema, poiché la discarica bellamente in vista è stata costruita all’interno di un Istituto Scolastico".

15/02/2011 10.01
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze