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CERAMICHE BRUNELLESCHI, "CONVOCARE IL TAVOLO ISTITUZIONALE"
Rifondazione rilancia la richiesta dell'assemblea dei lavoratori

Ceramiche Brunellschi. Appresa la proroga fino al 30 aprile 2011 della Cassa integrazione in deroga l’assemblea dei lavoratori dello stabilimento Ceramiche Brunelleschi di proprietà del Gruppo Margheri delle Sieci, chiede "l’immediata convocazione del tavolo istituzionale - avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - La Provincia di Firenze è chiamata a ridare impulso all’arduo confronto con il gruppo Margheri. E' a rischio la chiusura dello stabilimento e si potrebbe prospettare la dispersione di un importante patrimonio professionale e produttivo". Rifondazione "invita tutte le Amministrazioni Locali a fare presto nel riconvocare un nuovo tavolo istituzionale". Sulle Ceramiche Brunelleschi Calò e Verdi hanno presentato una domanda d'attualità alla Giunta di Palazzo Medici Riccardi. Di seguito il testo.


"Lunedì 14 febbraio in risposta ad una nostra interrogazione sulla vertenza in corso dello stabilimento Ceramiche Brunelleschi di proprietà del Gruppo Margheri delle Sieci, l’Assessore Provinciale al lavoro dichiarava che dopo l’ultimo incontro avvenuto a gennaio in Regione Toscana due erano le novità da evidenziare in questa complessa vertenza, la nomina di un nuovo consiglio d’amministrazione e la proroga fino al 30 aprile 2011 della cassa integrazione in deroga. Ebbene la svolta annunciata, richiesta e auspicata dai 40 lavoratori dello storico stabilimento fiorentino , provati da due anni di cassa integrazione, di fatto non è avvenuta.
Dunque nessuna risposta sul rilancio delle attività produttive, sui tempi relativi il completamento del nuovo stabilimento, sulla presentazione di un piano industriale, sul definitivo riassetto occupazionale ma solo l’attivazione degli ammortizzatori sociali che non attenuano né il dramma sociale, né la precarizzazione, né tanto meno l’uscita da un tunnel.
Noi lo ripetiamo da tempo la crisi economica e le turbolenze in seno alla proprietà ( a suo tempo coinvolta nello scandalo urbanistico di Campi e della Quadra), il basso profilo mostrato dalla società nell’interlocuzione istituzionale e nelle relazioni sindacali sommati al disimpegno manageriale rischiano di compromettere gli esiti di un rilancio.
Da qui un nuovo appello dei lavoratori alle istituzioni (Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Pontassieve) affinché riparta un nuovo tavolo istituzionale “ …per ridare impulso al confronto col Gruppo Margheri…”.
L’assemblea dei lavoratori della Brunelleschi nuovamente riunita esprime “… forte preoccupazione per il perdurare di una fase di incertezza per il futuro…” e soprattutto evidenzia “…le notevoli distanze rispetto alle possibilità di favorire soluzioni atte alla ripresa delle attività produttive…”.
Ora c’è consapevolezza che siamo di fronte ad una corsa contro il tempo, che in questo caso, non gioca a favore dei lavoratori e delle loro famiglie. Si avvicina il rischio della chiusura definitiva dello stabilimento e soprattutto la possibile “…dispersione di questo importante patrimonio professionale e produttivo…”.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Ceramiche Brunelleschi e nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire se l’Amministrazione Provinciale intende rispondere positivamente all’appello dei lavoratori e senza alcun indugio farsi promotrice di un nuovo tavolo istituzionale tra Amministrazioni Locali ( Regione Toscana e Comune di Pontassieve) al fine di obbligare la proprietà ad uscire da questa fase di stallo e rilanciare le attività produttive, salvaguardando occupazione e lavoro. Altresì chiediamo di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze per quanto di sua competenza per sostenere salari e redditi dei lavoratori".

21/02/2011 13.06
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze