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REGGELLO, "IN CRISI L'AREA CHIMICO-FARMACEUTICA?"
Il punto in un'interrogazione di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista) alla Provincia di Firenze

Tensione e preoccupazione tra i 300 lavoratori dell’istituto De Angeli, in Valdarno: la proprietà non ha ancora presentato il piano industriale. A rischio, osservano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, il rilancio delle attività produttive e la tenuta dei livelli occupazionali. "A Reggello entra in crisi tutta l’area industriale e chimico farmaceutica - spiega Calò - Alla Boering prende avvio la delocalizzazione, alla Sims cassa integrazione di un anno per i 147 lavoratori e messa in mobilità di 22 operatori mentre non si sblocca la crisi al De Angeli". Rifondazione Comunista ha chiesto e otteuto la convocazione della RSU in Commissione Lavoro e "rivendica una maggiore attenzione delle Istituzioni. Cosa stanno facendo la Provincia di Firenze e il Comune di Reggello per contrastare precarietà e politiche di attacco al lavoro?". La domanda è contenuta in un'interrogazione, il cui testo viene proposto di seguito.

"Continua a non allentarsi il clima di tensione e preoccupazione tra i 300 lavoratori dell’istituto De Angeli, la proprietà non ha ancora presentato il piano industriale nonostante che le organizzazioni sindacali e la stessa RSU abbia più volte incalzato la multinazionale a chiarire lo sviluppo industriale farmaceutico e la tenuta dei livelli occupazionali.
Tutta l’area industriale, chimico farmaceutica del territorio reggellese è in grossa fribrillazione vuoi per l’avvio della delocalizzazione di attività della Boering a Milano, la cassa integrazione per 1 anno allo stabilimento della SIMS del Filarone per i 147 lavoratori e l’avvio di un processo di alleggerimento degli organici per circa 20 di loro e ora il destino incerto dei 300 lavoratori del De Angeli.
L’istituto De Angeli Srl località Prulli Comune di Reggello è entrato a far parte dal 1°Luglio 2009 della Società FAREVA, lo stabilimento svolge attività di contract manufacturing dal 2005, operando per importanti aziende del settore farmaceutico di respiro internazionale. Con 300 dipendenti,il sito è autorizzato alla produzione, confezionamento (primario e secondario) e controllo di specialità medicinali per uso umano e di dispositivi medici (CE).
Già a dicembre 2010 la RSU CGIL aveva proclamato lo stato di agitazione contro l’arroganza dell’azienda e la continua manomissione degli accordi aziendali in materia di orari, turni e carichi di lavoro e per protestare contro una inaccettabile politica occupazionale e di gestione dei rapporti di lavoro tesi ad accentuare precarietà e incertezza. Al centro della controversia sindacale è rimasta la scelta aziendale di non proseguire nella stabilizzazione dei contratti a termine dopo il periodo di 36 mesi, così come attuato negli ultimi 10 anni…”.
Preoccupati per quanto sta accadendo a Reggello e soprattutto all’Istituto De Angeli abbiamo chiesto di convocare la RSU e i Sindacati nella Commissione Provinciale Lavoro cosa che è avvenuta per il prossimo 10 marzo e contestualmente stiamo incalzando l’Amministrazione Provinciale ad intervenire concretamente per sbloccare la vertenza sia in sede Confindustria che nei tavoli istituzionali.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista, nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori e alla RSU dell’ Istituto De Angeli di Reggello impegnati a difendere la tenuta dell’insieme delle relazioni sindacali, dei diritti contrattuali, degli accordi negoziali, le politiche occupazionali
nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale a difesa dei diritti e del lavoro e richiedendo che la Giunta provinciale marchi di più la sua iniziativa chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sullo stato delle relazioni all’Istituto De Angeli, in merito al piano industriale, sulla tenuta degli accordi riferendo altresì i motivi per i quali la proprietà non ha rispettato neanche quanto stabilito in sede confindustriale fiorentina in materia contrattuale, venendo meno alle politiche di stabilizzazione sui rapporti di lavoro e avviando in azienda una politica di precarizzazione e di forte persecuzione verso tutti i lavoratori.
Altresì chiediamo di sapere se il Sindacato ha interessato l’Amministrazione Provinciale cosa intende fare l’Amministrazione Provinciale di concerto con il Comune di Reggello affinché la proprietà recuperi un profilo di maggiore responsabilità sociale chiarendo la sua politica gestionale in materia di rilancio delle attività produttive, sviluppo e ricerca, commercializzazione di prodotti, tenuta dei livelli occupazionali e presentazione del piano industriale".

03/03/2011 11.21
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze