COMMERCIO A FIRENZE, BIAGIOTTI (PD): "VIETATO AMMALARSI"
Sostegno e adesione allo sciopero di 4 ore di giovedì prossimo
Con l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del commercio siglata il 26 febbraio 2011 da Confcommercio, Confesercent e Fisascat-Cisl, Uiltucs-UIL, "si profila - avverte la consigliera provinciale del Pd Sara Biagiotti - una situazione di grave compromissione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nel commercio e nella grande distribuzione, con grave pregiudizio della dignità della persona". In particolare, con la fuoriuscita dall’Inps, si mette pesantemente mano al sistema di tutela in caso di malattia.
Infatti mentre rimane invariata la retribuzione in caso di malattia che si distingueva in tre diverse tranche:
1. 100% della retribuzione giornaliera per i primi tre giorni
2. 75% della retribuzione giornaliera dal 4° al 20° giorno
3. 100% della retribuzione giornaliera dal 21° giorno in poi (integrazione a carico dell'Inps)
i Sindacati sottoscrittori e Confcommercio hanno però con questo rinnovo introdotto "una novità importante e molto preoccupante". Il punto numero 1 (cioè il 100% della retribuzione nei prime tre giorni) viene concesso solo nelle prime due malattie dell'anno di calendario (cioè dal 1 gennaio al 31 dicembre). Alla terza e quarta malattia durante l'anno, nei primi tre giorni di malattia la retribuzione si dimezza (al 50%). A partire dalla quinta malattia durante l'anno, il punto numero 1, cioè i primi tre giorni di malattia, non si percepirà nessuna retribuzione.
Non è possibile, conclude Biagiotti, "scaricare sul lavoro il suo costo principale della crisi quando, al contrario, la crisi stessa richiederebbe un forte investimento qualitativo sul fattore umano".