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OLIMPIA, A SESTO FIORENTINO "CINQUE MESI SENZA STIPENDIO"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sollevano la questione in Palazzo Medici Riccardi

L’Editoriale Olimpia dello stabilimento di Sesto Fiorentino "ha disertato l’incontro con le organizzazioni sindacali, impegnate da tempo in una lunga e controversa vertenza per salvare l’occupazione e il sito produttivo di Sesto Fiorentino". Lo denunciano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. "Da oltre cinque mesi - spiegano - i lavoratori non percepiscono gli stipendi". Immediata la proclamazione di uno sciopero e l’appello alle istituzioni ad intervenire. Rifondazione Comunista esprime "solidarietà ai lavoratori e invita la Provincia di Firenze ad attivarsi immediatamente a sostegno della vertenza". Presentata sulla vicenda una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"La proprietà dell’azienda Editoriale Olimpia diserta l’incontro con le organizzazioni sindacali, impegnati da tempo in una lunga e controversa vertenza per salvare l’occupazione e il sito produttivo di Sesto Fiorentino.
Da evidenziare il fatto che la proprietà “… è debitrice di cinque mensilità nei confronti dei dipendenti …”. Per contrastare il comportamento irresponsabile della proprietà i lavoratori hanno indetto uno sciopero per lunedì 4 aprile e chiesto alle Amministrazioni Locali ( Comune e Provincia di Firenze ) di intervenire.
Lo stabilimento fiorentino dell’Editoriale Olimpia è da tempo interessato da una crisi di settore al punto che la proprietà tempo addietro aveva espresso la decisione di procedere alla cessione della sede di Sesto Fiorentino, trasferendo i 42 addetti nelle sedi di Milano e di Roma. Le organizzazioni sindacali, pur disponibili a discutere di ristrutturazioni e ammortizzatori sociali, si sono sempre dichiarati contrari alla chiusura della sede fiorentina e per questo hanno costantemente cercato di tenere aperto un tavolo di trattativa.
L’Editoriale Olimpia, nata nel 1940 dalla Vallecchi, è conosciuta per essere l’editrice di numerose riviste di tipologia, caccia, pesca e del tempo libero, fra le quali la più antica rivista italiana: Diana.
A gennaio 2010 fu raggiunto un accordo tra la direzione Lavoro della Provincia di Firenze, l’azienda Editoriali Olimpia, Cgil e Cisl. L’accordo prevedeva il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 12 mesi, 1 febbraio al 31 gennaio 2011, con la possibilità di prorogarla per ulteriori 12 mesi, e interessava 24 lavoratori. Nel corso del periodo di intervento della CIGS, fu deciso di attuare un programma di gestione che doveva concretizzarsi in prepensionamenti per 8 lavoratori nonché incentivi all’esodo.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà ai lavoratori dell’Editoriale Olimpia e nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza che vede impegnati sindacati e lavoratori da oltre due anni in una lotta a difesa dell’occupazione e dell’importante sito produttivo chiedono al Presidente della Provincia di Firenze ed all’Assessore competente di riferire sui motivi che hanno indotto la proprietà a disertare l’incontro sindacale, sullo stato degli ammortizzatori sociali e degli altri strumenti di sostegno al reddito e al lavoro.
Se la Provincia di Firenze sia stata nuovamente interessata alla vicenda ed in caso affermativo quali posizioni intende assumere di fronte ad una proprietà che continua a mostrare scarso senso di responsabilità sociale verso lavoratori ai quali vergognosamente non corrisponde neppure gli stipendi.
Infine chiediamo di sapere quali iniziative la Giunta di concerto con le altre Amministrazioni Locali intende assumere per una soluzione positiva della vertenza che salvaguardi l’occupazione, i diritti contrattuali e la permanenza dell’azienda sul territorio fiorentino".

04/04/2011 10.03
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze