Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

LAVORO NERO A CERTALDO, RIFONDAZIONE INTERROGA
"Esigere il massimo della responsabilità sociale dalle imprese"

Certaldo, scoperto dalla Guardia di Finanza "un nuovo clamoroso caso di sfruttamento di manodopera a nero gestito da una società di fabbricazione di calzature in un capannone nella zona industriale alla periferia della cittadina". Per Rifondazione Comunista occorre contrastare con tutti i mezzi "il lavoro nero e irregolare quale forma di sfruttamento e nuove schiavitù". La Provincia di Firenze, per i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "deve esigere da parte delle imprese il massimo della responsabilità sociale e della legalità". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Nel corso degli accertamenti sono stati trovati tredici lavoratori, al momento dell'intervento si trovavano “…4 uomini e 9 donne di cui: 6 di nazionalità estera (uno di Toga, 4 albanesi, un polacco) e 7 italiani, alcuni anche di giovane età (23enne e 24enne)…
Tutti gli operai hanno confermato di essere da tempo utilizzati con varie mansioni nelle varie fasi produttive delle calzature, dal taglio del cuoio delle tomaie alla realizzazione dei vari modelli di scarpe…” Non si tratta di un caso isolato nel Circondario empolese Valdelsa, poiché nel luglio 2010 la stessa Guardia di Finanza di Firenze su disposizione della Procura e in collaborazione con la Direzione provinciale del lavoro, Inps e Inail, scoprì altre due imprese - la Omega e la Flo Pel nella zona industriale di Montelupo Fiorentino, a Fibbiana – 56 lavoratori in una situazione di totale irregolarità.
Anche nel caso di Certaldo i lavoratori sono risultati sottopagati senza alcuna tutela sindacale, in aperta violazione dei contratti di lavoro dal punto di vista economico-giuridico, fuori delle norme di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro previste dalla legge e con l’aggravante di una eventuali evasione contributiva e assicurativa. L’ impresa è stata multata, sanzionata sulle varie disposizioni di legge.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista, consapevoli che siamo di fronte ad un fenomeno non circoscritto a episodi isolati e che continua ad investire tutto il territorio provinciale;
esprimono la propria preoccupazione per quanto sta accadendo nel mercato del lavoro e per i ripetuti episodi di lavoro nero e di sfruttamento sistematico della manodopera, da parte di imprese che approfittando della grave crisi economica e sociale rilanciano la propria competitività abbassando il costo del lavoro, aumentano i ritmi e gli orari e cancellano contributi, previdenze evadendo il fisco.
Gli scriventi Consiglieri chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto accaduto a Certaldo nel capannone di calzature, dove la sono stati trovati tredici operai completamente in nero, quanti sono gli episodi di sfruttamento e di lavoro nero rilevati dalla Guardia di Finanza e se l’Amministrazione Provinciale nel contesto degli atti sottoscritti nel Patto per lo sviluppo con le associazioni datoriali intenda avviare una concreta iniziativa e/o campagna per combattere e contrastare i fenomeni di irregolarità e di sfruttamento adottati da alcune imprese. Infine chiediamo di sapere quante sono le imprese che sono state rilevate sul piano dell’evasione contributiva e assicurativa".

04/05/2011 14.10
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze