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MONTELUPO, CONSORZIO ETRURIA: "IN GIOCO 2 MILA POSTI"
Rifondazione: "Interventi da parte delle Istituzioni con un piano per difendere l'occupazione"

Secondo Rifondazione comunista si rischia la cancellazione della grande edilizia nella Regione Toscana. Il Consorzio Etruria di Montelupo Fiorentino "conferma la criticità dell’intero comparto - dicono i consiglieri Andrea Calò e Riccardo Seghezzi - Sono in gioco altri 2000 posti di lavoro tra occupati diretti e indotto". Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista, con una domanda d'attualità, chiede interventi da parte delle Istituzioni in supporto ai salari e ai redditi dei lavoratori e un piano per difendere l’occupazione. Di seguito il testo della domanda.

"Il Consorzio Etruria di Montelupo Fiorentino, colosso dell'edilizia colpito da una grave crisi finanziaria sulla scia della congiuntura negativa che ha coinvolto tutto il comparto della grande edilizia prevalentemente pubblica. Da qualche settimana un centinaio di lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria, Lunedì 13 prossimo, ci sarà un primo incontro tra i vertici detta cooperativa e le organizzazioni sindacali di categoria dove verrà fatto il punto della situazione. Un altro incontro questa vota con l'assessore al lavoro della Regione Toscana è stato fissato per il il 16 giugno. Per il 18 giugno 2011 è fissata l'assemblea dei soci del Consorzio Etruria. Tre appuntamenti determinanti per scandire il futuro dell’azienda e di tutto il comparto. Si attende, infatti, dal Consorzio un piano di risanamento e di rilancio imprenditoriale in grado di salvaguardare tutte le attività, e di “…evitare un ridimensionamento che ne snaturi completamente il ruolo, con il rischio di completare così un processo di vera e propria colonizzazione della toscana per le grandi opere..” Il tema della colonizzazione è riferito anche alla vicenda Btp, altro colosso della grande edilizia pubblica che in questi giorni ha trascinato nell’incertezza altri 750 lavoratori più l’indotto. Tutto sommato andiamo a decidere della vita di 4000 lavoratori e le loro famiglie incluso una miriade di piccole imprese di costruzioni dell’intera toscana.
La trafila burocratica che passa dall’«approvazione della situazione patrimoniale al 31 marzo 2011», alla «domanda ai sensi dell'articolo 160 della Legge Fallimentare» che significa la la possibilità per l'azienda, per poter tutelare prioritariamente i lavoratori garantendo il pro
seguo delle attività in essere a partire dagli appalti (come le cantine Antinori al Bargino; all'inizio dei lavori per la linea 2 della tramvia a Firenze) che, sono rimasti bloccati proprio a causa della difficoltà di procedere al pagamento delle maestranze e dei fornitori.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in relazione alla crisi del Consorzio Etruria di Montelupo Fiorentino e di tutto il comparto dell’edilizia inerente le grandi opere Rivolgono un appello alle Istituzioni e dichiarano al massima attenzione e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie che in questi giorni sono stati travolti dall’incertezza e dalla precarietà del proprio futuro, e chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in modo dettagliato sugli incontri previsti e riportati in narrativa dei giorni 13; 16; 18 giugno. Se l’amministrazione Provinciale di Firenze è stata coinvolta, per quanto di sua competenza, sul tema degli ammortizzatori sociali, supporto e sostegno ai redditi; cassa integrazione; per tutti i lavoratori coinvolti nella vicenda".

10/06/2011 14.03
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze