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TESTI, MOZIONE PER FERMARE IL TERMOVALORIZZATORE
Verrà presentata da Rifondazione comunista in Consiglio provinciale

I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi presentano una mozione in Consiglio provinciale per l'annullamento, nel nuovo Piano interprovinciale dei rifiuti, dell’inceneritore di Testi (Greve in Chianti) e per avvio di nuove pratiche alternative alla combustione di riduzione, differenziazione, recupero/riuso/riciclo rifiuti, con il sistema ‘porta a porta’. Di seguito il testo della mozione.

"Con la delibera n°22 dell’11 febbraio 2002 il Consiglio Provinciale di Firenze approvò definitivamente il Piano Provinciale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati per l’ATO 6 – Area metropolitana Fiorentina-
Nel 2004 fu approvato il piano industriale di gestione dei rifiuti nell’ATO 6 , con il quale fu appesantita la capacità di incenerire i rifiuti: via libera all’inceneritore della Piana, potenziamento degli impianti di Testi (Greve in Chianti) e di Selva piana ( Rufina), quadruplicazione delle discarica delle Borra e conferma delle atre discariche di Toiano, Vigiano e de il Pago.
Nel 2006 il Consiglio Provinciale approva le modifiche apportate al Piano provinciale dei Rifiuti, nello specifico:
1) lo spostamento della localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione previsto a Osmannoro 2000 con Case Passerini
2) un ulteriore ampliamento della discarica in località Il Pago (Firenzuola) da 350mila mc a 700mila mc.
Considerato che gli impianti di trattamento termico previsti dal Piano Provinciale dei Rifiuti avranno una capacità complessiva di oltre 350.000 t/a mentre è previsto un conferimento a discarica di 207.000 t/a;
considerato che gli obiettivi posti dalla Regione Toscana all’interno del Piano Regionale di Sviluppo per una riduzione nella produzione rifiuti del 15% entro il 2012 e per una differenziazione dei rifiuti pari al 65% entro il 2012 rispetto ai dati del 2005, debbano costituire un riferimento certo per la Pianificazione e la concreta gestione dei rifiuti nei tre ATO, prefigurando un nuovo scenario qualitativo e quantitativo dei rifiuti da trattare;
evidenziato che il perseguimento effettivo di tali obiettivi rimetterebbe sostanzialmente in discussione tutti i calcoli sulle necessità impiantistiche stimate riducendo in modo determinante la quantità totale di rifiuti da destinare agli inceneritori e discariche;
in considerazione del fatto che il Sindaco del Comune di Greve in Chianti ha già annunciato la richiesta di moratoria per 5 anni dell’inceneritore a Testi e che detta decisione si fonda sulla necessità di riscrivere il Piano provinciale dei Rifiuti abbandonando il binomio inceneritori-discariche;
evidenziato che la realizzazione dell’inceneritore di Testi andrebbe ad aggravare un’area già caratterizzata da forti criticità sotto il profilo ambientale e sanitario per la presenza del cementificio Sacci ( che utilizza per la propria attività combustibile fossile e CDR con pesanti ricadute di inquinanti nell’area ) dell’impianto di gassificazione, dell’impianto di betonaggio senza considerare che alle Sibille ( dove fino al 1984 è stato attivo un inceneritore la cui area è ancora del tutto da bonificare ) è presente un impianto per il trattamento di RSU – rifiuti solidi urbani;
sottolineato che l’insieme delle attività sopra descritte richiederebbero da parte degli Enti Locali interventi di risanamento e riqualificazione;
considerato che, al contrario, per quanto riguarda il sito di Testi Greve in Chianti il piano Provinciale di smaltimento rifiuti prevede:
1) riavvio e potenziamento del gassificatore
2) costruzione di un nuovo inceneritore per una capacità di 70.000 t/a di rifiuti
3) utilizzo di 15.000 t/a di CDR (combustibile derivato dai rifiuti) nel forno del cementificio
4) ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti delle Sibille, in filiera con il polo termico di Testi per il trattamento di 86.000 t/a di rifiuti solidi urbani,
di fatto uno scellerato aggravamento dei carichi impiantistici e di produzione di emissioni inquinanti e nocive;
evidenziato che la scelta di realizzare un nuovo inceneritore anche nel Comune di Greve in Chianti ripropone una gestione del ciclo dei rifiuti incentrata prevalentemente sulla combustione, la quale rischia di compromettere in modo irreversibile il nostro futuro accentuando la crisi ecologica, climatica e ambientale e la stessa salute dei cittadini;
considerato che diffuse esperienze di buone pratiche finalizzate alla riduzione, differenziazione, recupero/riuso/riciclo rifiuti, sistema porta a porta dimostrano la concreta possibilità di raggiungere i suddetti obiettivi e che esistono impianti funzionanti e collaudati per il trattamento della parte residua dei rifiuti con sistemi a freddo diversi dall’incenerimento con alte percentuali di recupero di materiali;
considerata la Legge Regionale 61/2007 con la quale sono stati istituiti nella regione Toscana tre ATO per la gestione dei rifiuti (FI-PO-PT, AR-SI-GR, MS-LU-PI-LI) con l’obbligo di redarre i rispettivi Piani Straordinari e nuovi Piani Interprovinciali Rifiuti, in sostituzione dei precedenti Piani Provinciali;
considerato l’esistenza di un ampio movimento che da vari anni richiede con precise proposte un netto cambiamento di rotta nella gestione rifiuti e la necessità di dare risposte condivise su questo importante aspetto che riguarda il modo di produrre e consumare le merci per il quale è necessario annullare la realizzazione della discarica a Le Borra (Figline Valdarno), dell’inceneritore a Testi (Greve in Chianti), il blocco dell’inceneritore di Selvapiana (Rufina), e quello previsto a Case Passerini;
il Consiglio Provinciale di Firenze nel fare propri gli indirizzi espressi in narrativa, approva la richiesta di modifica del Piano Provinciale dei Rifuti, e da mandato al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di ridefinire gli indirizzi del nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti partendo dalla revisione delle necessità impiantistiche precedentemente previste e quindi dall’annullamento della realizzazione dell’inceneritore a Testi Greve in Chianti".

14/06/2011 11.25
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze