FERRONE. BALDINI E BORGHI (PDL): "TUTTI SI SFILANO"
"Forse i diversi livelli istituzionali non sono stati coinvolti nello stesso modo e negli stessi tempi"
“Dalla nuova risposta che l’Assessore Provinciale Gamannossi ha fornito in merito a quanto chiesto sull’area del Ferrone, si capisce che da più parti si scaricano ed evitano responsabilità, ovvero che i diversi livelli istituzionali non sono stati probabilmente coinvolti in questa faccenda nello stesso modo e negli stessi tempi". Questa è la critica mossa dal Capogrupppo del Pdl in Provincia di Firenze Samuele Baldini ed dal Capogruppo in Consiglio Comunale di Greve in Chianti Carla Borghi, alla luce dei recenti sviluppi relativi all’area grevigiana. “Mi sembra singolare – prosegue il capogruppo Baldini – che tutte le responsabilità dello stop del Ferrone debbano e possano essere solo additate al Comune di Greve in Chianti ed all’Autorità del Bacino". E’ oltremodo "singolare e contraddittoria la risposta all’ultima interrogazione presentata, in base alla quale – sostiene Baldini – la Provincia afferma che in merito, il tema della cassa di espansione è individuato dal Ptcp a solo titolo ricognitivo – salvo poi affermare che alla Provincia è stato istituzionalmente attribuito in materia idraulica il ruolo di coordinamento delle verifiche di area vasta di alcuni interventi previsti dal Piano dell’Autorità di Bacino. Negli adempimenti dei protocolli d’intesa fra Regione Toscana ed Enti locali, la Provincia non si è assolutamente disinteressata al tema delle casse di espansione ma ha costantemente collaborato con il Comune di Greve in Chianti attraverso vari incontri e attraverso costante disponibilità, seppur nei legittimi limiti delle proprie competenze". Eppure la Provincia di Firenze - come più volte detto – approvò nel 2002 il Piano Strutturale del Comune che destinava l’area ad insediamenti produttivi – industriali. Insomma, per Baldini, "ancora una risposta politica ad un semplice quesito non c’é: è da ritenersi valido, il piano strutturale del Comune di Greve, approvato nel 2002 dal consiglio comunale di Greve, dalla Provincia e dalla Regione? Ancora contraddittorio – proseguono i consiglieri - anche il ruolo della Regione Toscana. Il difensore civico pro tempore, in una lettera all’Assessore Marson del 17/06/2011, sollecita un chiarimento da parte della regione a seguito della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Greve in Chianti (il 26.05.2011) con la quale si è invitata la Regione Toscana a chiarire la corretta applicazione delle norme in tema di provvedimenti sul rischio idraulico e superficie coperta complessiva".
Salvo poi "apprendere da una dichiarazione del Presidente della regione Toscana Rossi che le questioni e le loro responsabilità in materia sono del Comune e dell’Autorità di Bacino". Perciò "finisca – anche alla luce delle puntuali risposte dell’Autorità di Bacino – lo scaricabarile e si torni ad un’assunzione di responsabilità adottando quegli atti necessari a dare risposte certe.”