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SICUREZZA SUL LAVORO, AMPIA MOBILITAZIONE DELLA PROVINCIA
L'assessore Elisa Simoni risponde a una domanda d'attualità di Cordone (Lega Nord) su un incidente avvenuto nei cantieri per la Variante di valico

La Provincia di Firenze è impegnata in un'ampia mobilitazione culturale per la sicurezza dei lavoratori, incidendo soprattutto nella formazione. L'assessore al Lavoro Elisa Simoni risponde a una domanda d'attualità del consgiliere della Lega Nord Marco Nordone relativa a un
incidente sul lavoro nei cantieri della Variante di valico. "L'ennesimo", secondo Cordone che chiedeva di sapere "quali atti concreti intenda mettere in atto la Provincia ai fini di un'adeguata prevenzione"., per scongiurare nuovi incidenti sul lavoro sia nei cantieri della Variante di valico che negli altri luoghi di lavoro". La Provincia non ha compiti ispettivi, ma si occupa di formazione sui temi specifici e può contribuire ad una mobilitazione culturale insieme agli altri soggetti competenti. "Ricordo inoltre che la Provincia, insieme all’Asl, alle parti sociali, ai Sindaci del distretto - continua Simoni - fa parte della Conferenza provinciale permanente all’interno della quale si affrontano vari temi tra i quali la prevenzione degli infortuni sul lavoro". Sono di pochi giorni fa i dati Inail rispetto alle morti bianche. I dati diffusi ci dicono che per la prima volta dal dopoguerra le vittime sul lavoro sono scese sotto la soglia "psicologica" dei 1000 morti all'anno. 980 infatti le persone decedute nel 2010 a fronte delle 1053 del 2009. In calo anche gli infortuni, 775mila lo scorso anno, contro i 790mila del 2009. Il presidente dell'Inail Marco Fabio Sartori parla giustamente di un fatto di "staordinaria rilevanza" nella relazione presentata in Parlamento. Ma guardando dentro le statistiche dell'Inail scopriamo purtroppo che per le donne il 2010 non è stato certo un anno incoraggiante: sette le vittime in più rispetto al 2009 - da 72 a 79 - così come crescono, seppur di poco, gli infortuni: da 244mila a 245mila. Situazione analoga è quella vissuta dai lavoratori stranieri: crescono infortuni e vittime nelle donne mentre sono in lieve calo gli incidenti, anche mortali, per gli uomini.
"Sono colpito prima come uomo e poi come politico - commenta Cordone - quando un essere umano subisce ferimenti gravi e talvolta lascia la vita sul lavoro. Credo si possa fare molto nella prevenzione a partire dalla scuola".

11/07/2011 16.06
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze