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MORTO SUL LAVORO A SCANDICCI, CALO': "LA STRAGE CONTINUA"
"La cultura della sicurezza viene praticata solo nelle intenzioni. Cordoglio e vicinanza alla famiglia di Claudio Pierini"

Ancora un morto sul lavoro. Non si arresta, per il capogruppo in Consiglio provinciale di Rifondazione comunista Andrea Calò "il quotidiano stillicidio di infortuni e omicidi sul lavoro dovuti all’abbassamento dei livelli di sicurezza in favore della rendita e del profitto". Per Rifondazione Comunista occorre indignarsi di fronte a questa inarrestabile strage. Il lavoratore deceduto oggi giovedì 21 luglio, Claudio Pierini, di 52 anni, è morto "mentre stava manovrando un muletto utilizzato per spostare della merce nel magazzino dell'Unicoop di Scandicci". Per cause ancora da accertare, il muletto sarebbe andato a sbattere contro delle scaffalature, si e' ribaltato e lo ha schiacciato. Questa, secondo una prima ricostruzione, la dinamica dell’accaduto. Un’altra vittima "si somma alla lunga fila degli omicidi per cause di lavoro, spesso dovuti alla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro e ad una cultura della prevenzione che viene solo praticata nelle intenzioni e non viene attuata". Rifondazione Comunista "sente il dovere e l’esigenza di esprimere il nostro più sincero cordoglio e vicinanza alla famiglia".
Questa ulteriore morte sul lavoro "conferma che anche nelle realtà della nostra provincia si abbassano i livelli di sicurezza in favore della rendita e del profitto, chiedendo ritmi di lavoro massacranti in condizioni di sicurezza spesso ridotte dall’utilizzo di lavoratori precari". Per Calò sarà opportuno "indagare se nella grande distribuzione, dove vengono utilizzati a man bassa forme di lavoro temporaneo, e nella più totale flessibilità, vengono forniti ai lavoratori tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie a svolgere un lavoro in sicurezza".
Il Gruppo provinciale di Rifondazione Comunista nell’esprimere il proprio cordoglio e nel ribadire preoccupazione per il continuo ripetersi di episodi infortunistici e mortali nei luoghi di lavoro, "sui quali riteniamo opportuno indignarsi", invita alla massima attenzione e mobilitazione tutte le Istituzioni "affinché siano duramente punite le inosservanze delle misure di prevenzione e tutte le omissioni che avvengono quotidianamente nelle imprese in materia di protezione e sicurezza".

21/07/2011 18.43
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze