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PERETOLA, LA PISTA OBLIQUA NON SCENDE GIU' A RIFONDAZIONE
"Nessuna preoccupazione del Pd sull'inquinamento né sulla sicurezza dello scalo"

La Provincia di Firenze unitamente ai Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio stringe un "patto" sulla pista obliqua all’Aeroporto di Peretola. Il Presidente della Regione Toscana annuncia l’avvio di uno studio di fattibilità per la realizzazione della stessa. "Sparisce - attaccano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - la preoccupazione del Pd sulla disastrosa situazione della Piana Fiorentina devastata da pesanti carichi urbanistici e da ogni sorta di inquinamento. Nessuna parola sulla necessità di mettere in sicurezza lo scalo". Rifondazione Comunista ribadisce, per parte sua, la necessità di predisporre una nuova Vis e di lavorare per una reale integrazione degli aeroporti. Le decisioni sulla Piana Fiorentina "devono essere prese coinvolgendo le popolazioni, informandole preventivamente e correttamente".

Sul tema presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Novità nel panorama politico regionale, comunale e provinciale dove amministratori del PD hanno espresso opzioni diverse e contrastanti su tutte le questioni di interesse locale ( dalle autostrade, alla pista dell’aeroporto, alla realizzazione dell’inceneritore con annessi i boschi del parco della piana, alla cittadella viola ecc.):
il Presidente della Regione Toscana ha annunciato l’avvio di uno studio di fattibilità per la realizzazione di una pista obliqua all’aeroporto di Peretola. L’annuncio arriva a seguito di una serie di incontri realizzati tra la Regione Toscana ( impegnata a discutere e ad approvare la variante al PIT) e i comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e la Provincia di Firenze. Una pista sud est-nord ovest cioè “ … che preveda il cono di decollo sugli aerei sul casello autostradale dell'A 11 e sull'Osmannoro. A nord dell'abitato di Campi Bisenzio e a sud di Prato. Dal punto di vista aeroportuale non è la migliore delle piste possibili, dal momento che l'Enac ha sempre indicato nella parallela la soluzione più lineare e funzionale. E' però il massimo comune denominatore politico…”.
Una novità non da poco se si pensa che il dibattito era tutto incentrato sulla pista parallela, fortemente sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Firenze, ma osteggiata da tutta la piana fiorentina.
I commenti alla pista obliqua non si sprecano da molte amministrazioni locali, a favore anche il Comune di Prato che vuole evitare il sorvolo degli aerei sopra i tetti della città, i comuni della Piana poiché i territori “…rimarrebbero al sicuro rendendo così superfluo lo spostamento dei fossi che attraversano i terreni a nord dell'attuale scalo…”. Inoltre la pista obliqua mette d’accordo Pisa che vuole mantenere l’egemonia aeroportuale e la Piana che vedrebbe salvare la creazione del Parco, opera attesa dal PD e dal centrosinistra per mitigare gli effetti devastanti sulla salute e l’ambiente del megainceneritore previsto. Inoltre ad allettare tutti i sostenitori fiorentini della pista obliqua c’è il tema dei costi, poiché questa soluzione “…che comporta anche nuovi investimenti necessari allo spostamento dell'aerostazione si scaricherebbero tutti sulle spalle di Adf. Cioè la società di gestione dello scalo…”. Nel frattempo sono in corso le grandi manovre per modificare gli assetti societari di Adf, la Regione Toscana ha manifestato l’intenzione di “…acquisire una quota compresa tra il 5 e il 15 per cento….”.
Considerato che come Rifondazione Comunista da anni stiamo portando avanti proposte per soluzioni alternative sulla Piana, dove esiste una concentrazione di opere ad alto impatto ambientale, come: maggiore integrazione fra gli aeroporti di Firenze e Pisa, messa in sicurezza dello scalo fiorentino per passeggeri e lavoratori, parcheggi scambiatori e interconnessione mobilità privata con mobilità pubblica al termine dell’autostrada, stop alla grande distribuzione, nuova gestione del ciclo dei rifiuti che metta fine ai processi di combustione e faccia leva sulla raccolta differenziata spinta e sul trattamento a freddo della parte residua
e che più volte abbiamo richiesto una nuova VIS ( Valutazione Impatto Sanitario) la quale siamo convinti che riconfermerà un sovraccarico di fonti inquinanti che già insistono sulla zona e che possono solo peggiorare se si attueranno tutte le infrastrutture previste, primo fra tutti l’inceneritore
Gli scriventi Consiglieri Provinciali nel ribadire che la Piana Fiorentina sede di autostrade, superstrade e relativi svincoli, grandi centri commerciali e ipermercati, e sede di una pesante urbanizzazione e di un inceneritore, nonché di un aeroporto
abbia la necessità di essere valutata nel carico urbanistico ed inquinante rendendo altresì pubblici i risultati
e che le decisioni sulla Piana Fiorentina devono essere prese coinvolgendo le popolazioni, informandole preventivamente e correttamente,
in relazione a quanto emerso sul futuro dell’Aeroporto di Peretola e del ritrovato accordo tra amministratori del PD (Regione Toscana, Comuni della Piana Fiorentina, Provincia di Firenze) su una area dove è previsto un mega inceneritore, raddoppio dell’autostrada A11 e una pista di aeroporto da 2200mt ora sembra obliqua
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla realizzazione della pista obliqua e sulla intesa raggiunta con il Presidente della Regione Toscana, i tempi di realizzazione dello studio di fattibilità e se oltre allo studio di fattibilità annunciato viene attivato un intervento di messa in sicurezza dello scalo come richiesto più volte dalle organizzazioni sindacali rafforzando altresì la sicurezza e la prevenzione, se sarà predisposta una nuova VIS. Altresì chiediamo di sapere se le Amministrazioni Locali ( Provincia e Regione toscana) rafforzeranno l’integrazione gestionale dell’aeroporto di Firenze con quello di Pisa rafforzando la presenza pubblica e salvaguardando l’occupazione e la salute".

25/07/2011 11.26
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze