LA PROVINCIA PER LA DIFESA DEL VINO
Approvata all’unanimità mozione di Forza italia
(17 febbraio 2004) – Approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale la mozione dei consiglieri di Forza Italia Enrico Bertini e Carlo Bevilacqua, ed emendata da Fabrizio Bandinelli (Ds), per la protezione delle menzioni tradizionali dei grandi vini italiani. “Un tema che tocca, molto da vicino, la Provincia – ha illustrato Bertini – perché riguarda una delle produzioni principe del territorio: il vino. Il regolamento europeo 2002 prevedeva che alcuni vini tradizionali, nella loro menzione, avessero una protezione da quella che poteva essere un’invasione straniera e che copiasse la menzione del vino con un prodotto non all’altezza delle caratteristiche dello stesso prodotto italiano. Questa salvaguardia viene oggi messa in discussione da una modifica a questo regolamento che tende all’eliminazione delle menzioni non solo per i vini italiani ma per tutti i vini che sono nell’elenco allegato al regolamento europeo. Gli organismi locali, regionali, italiani ed europei si devono attivare per la salvaguardia delle produzioni italiane e chiediamo anche un intervento diretto da parte del Presidente della Commissione Europea a tutela degli addetti del reparto vinicolo italiano. L’Italia, nell’ambito dell’Unione Europea – ha concluso Bertini – è il secondo produttore di vino e può vantare un patrimonio di 427 vini sia DOCG che IGP pari al 60% della produzione totale per un fatturato complessivo di circa 8 miliardi e mezzo di euro. Ed anche la voce esportazione è particolarmente importante, intorno ai 2 miliardi e mezzo di euro. E, tra i vini più esportati: dalla Provincia di Firenze, il Chianti, dalle altre province toscane il Brunello di Montalcino”. Per Bandinelli l’iniziativa di Bertini e Bevilacqua è giusta, necessaria e da sostenere: “Già altre volte il Consiglio ha intrapreso iniziative simili volte alle tutela delle nostre produzioni agricole di qualità. Il Consiglio deve prendere una posizione netta contro questa decisione – ha detto Bandinelli – e ricordare i danni che una decisione del genere può provocare alle aziende ed ai consumatori. Si verrebbero a creare situazioni ingannevoli perché non potranno più trovare sull’etichetta quella qualità tipica delle nostre produzioni vitivinicole”. Condivisione da parte delle Giunta è stata espressa dall’assessore all’agricoltura Mario Lastrucci: “Io vedo un attacco continuo a tutte le politiche agricole che rappresentano un interesse nazionale. Due anni fa ci fu l’attacco all’olio – ha ricordato Lastrucci – ora viene fatta una proposta pericolosa per le nostre produzioni. Molti dei nostri produttori hanno già brevettato il Brunello o il Nobile di Montepulciano in decine di stati mondiali proprio per evitare il pericolo di altri vini con le stesse denominazioni. Dovremo fare la corsa a presentare brevetti in tutti quegli stati dove ancora non lo abbiamo fatto. Ma non ci basta perché vogliamo che il consumatore possa cogliere la differenza del vino fin dall’etichetta e capire la differenza tra il Brunello di Montalcino e quello fatto in Cile, in Argentina o in nord America. Questa tutela, come istituzione pubblica, abbiamo il diritto di farla e lo faremo in maniera sentita richiamando, fortemente, chi a Bruxelles, ci rappresenta”.