Editoria
Esce il volume 'Teatro' di George Bernard Shaw
Edito da Bompiani, a cura di Francesco Marroni. Tra i traduttori Fiorenzo Fantaccini dell'Università degli Studi di Firenze
Bompiani ha pubblicato nella collana dei Classici della Letteratura Euopea le opere teatrali di George Bernard Shaw, a A cura di Francesco Marroni, con i testi inglesi predisposti da Dan H. Laurence
Traduzioni, note introduttive e note ai testi sono di Richard Ambrosini, Raffaella Antinucci, Benedetta Bini, Elisa Bizzotto, Fiorenzo Fantaccini, dell'Università degli Studi di Firenze, Francesco Marroni, Loredana Salis, Enrico Terrinoni
Questo volume rende giustizia al grande drammaturgo George Bernard Shaw, premio Nobel per la letteratura nel 1925. Per la prima volta vengono offerte tredici commedie, quelle più significative di un corpus composto da una cinquantina di opere: tra queste, per citarne alcune, figurano
La professione della signora Warren, Il seduttore, Le armi e l’uomo, L’altra isola di John Bull, Uomo e superuomo, Pigmalione e Santa Giovanna, ormai considerate classici della storia mondiale del teatro. Il testo originale, curato dallo specialista Dan H. Laurence per la prestigiosa collana «Penguin Classics», è accompagnato da nuove traduzioni ampiamente commentate e da ricche prefazioni con note introduttive e apparati critici: un contributo fondamentale agli studi sul teatro shaviano che permette di collocare i singoli plays nel loro contesto storico-culturale.
Ma c’è di più: l’edizione comprende anche la pubblicazione delle «prefaces», spina dorsale ideologica in cui l’autore stesso spiega la concezione del suo teatro di idee. Shaw, nella sua lunga e prolifica carriera, visse intensamente le speranze e le illusioni che alimentarono la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, senza mai rinunciare allo spirito iconoclasta e al gusto per il paradosso. I testi qui raccolti – oltre a delineare un quadro evolutivo del suo pensiero, da Carlyle al socialismo fabiano, dal culto di Ibsen al concetto di superuomo – illustrano ampiamente il suo percorso verso la definizione di un «Nuovo Teatro», impegnato a smascherare ogni forma di ipocrisia e teso a denunciare i molti mali della società capitalista
George Bernard Shaw nacque a Dublino il 26 luglio 1856 da una famiglia della piccola borghesia protestante. Nel 1865 cominciò a frequentare la Wesleyan Connexional School e successivamente altri istituti, senza grandi risultati. A quindici anni, per aiutare la famiglia sull’orlo della povertà, lasciò la scuola e iniziò a lavorare presso un’agenzia immobiliare di Dublino. Nel 1876 decise di trasferirsi a Londra dove, in breve tempo, scrisse cinque romanzi, tutti rifiutati dagli editori. Nel 1880 entrò a far parte della Zetetical Society dove fece la conoscenza di Sidney Webb.
Quattro anni dopo aderì alla Fabian Society, impegnandosi attivamente e ottenendo molti consensi come oratore socialista. Nel 1888 sposò a Londra l’ereditiera irlandese Charlotte Payne-Townshend.
A partire dal 1889 pubblicò svariati articoli di critica musicale, mentre coltivava la passione per il teatro. Nel 1892 esordì come commediografo con Le case dei vedovi. Nonostante le polemiche e la censura, nel giro di pochi anni furono rappresentati molti suoi plays che resero famoso il suo teatro di idee. Nel 1898 pubblicò
Commedie gradevoli e sgradevoli, che ebbero grande riscontro specie negli Stati Uniti. Nel 1925 gli venne assegnato il Nobel per la letteratura.
Nel 1927 pubblicò sul «Daily News» una lettera in difesa di Mussolini che suscitò la reazione di Salvemini. Nel 1931 visitò l’Unione Sovietica e incontrò personalmente Stalin. Fino al 1943, anno in cui morì la moglie Charlotte, continuò a scrivere testi teatrali raggiungendo le 52 commedie. Morì il 2 novembre 1950 ad Ayot St. Lawrence (Hertfordshire), dove aveva vissuto l’ultimo periodo della sua vita.
Prima edizione italiana con il testo inglese a fronte e con un ampio apparato critico non disgiunto da puntuali note esplicative.
13/11/2022 17.47
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