Comune di Firenze
Stragi naziste, proroga al 31 dicembre per avviare le cause
L'assessora Giuliani: "L'obiettivo è restituire dignità alle tante vittime innocenti". Il senatore Parrini: "Importante avere un ulteriore margine di tempo, il diritto agli indennizzi è ancora sconosciuto a molti"
I parenti e gli eredi delle vittime delle stragi naziste avranno tempo fino al 31 dicembre di quest'anno per presentare domanda tramite citazione ordinaria o addirittura chiedere direttamente il ristoro se in possesso di precedenti sentenze che provano il danno subito.
La novità (contenuta in un apposito decreto, convertito in legge lo scorso 27 novembre) è stata illustrata questa mattina a Palazzo Vecchio dal senatore Dario Parrini, vicepresidente della commissione affari istituzionali del Senato, e dall'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani. Con loro gli avvocati Iacopo Casetti e Vittoria Hayun. Grazie a loro, proprio di recente, il tribunale di Firenze ha accertato e dichiarato la responsabilità delle forze armate tedesche del Terzo Reich sia per il crimine contro l'umanità perpetrato con l'uccisione di 12 civili nella radura di Pratale (nei giorni successivi si aggiunse la tredicesima vittima), la sera del 23 luglio 1944, sia per il crimine di guerra perpetrato con torture e uccisione nei confronti di Egidio Gimignani a San Donato in Poggio il 20 giugno 1944.
Il risarcimento per i parenti delle vittime degli eccidi nazisti è stato disposto con il decreto legge 36 del 30 aprile 2022, voluto dal governo Draghi, che prevede uno speciale fondo del Pnrr (partito con una dotazione di 55 milioni di euro), accessibile a coloro che sono titolari di un credito contro la Germania accertato con una sentenza passata in giudicato, ma anche a coloro che hanno procedimenti ancora in itinere. Con la nuova normativa il termine ultimo è stato prorogato al prossimo 31 dicembre. In pratica, dall’aprile del 2022, è lo Stato italiano che copre i ristori dovuti a chi ha subìto le angherie dei soldati di Hitler. Risarcimenti a quanti, dalla fine seconda guerra mondiale ad oggi, non ne hanno mai ottenuti. In provincia di Firenze (secondo il portale
https://www.straginazifasciste.it/?page_id=234), gli eccidi (dal 1943 al 1944) sono stati 132.
Le citazioni vengono inoltrate alla Germania tramite l’Avvocatura dello Stato. Ma proprio l’atteggiamento tenuto da quest'ultima ha sollevato non poche perplessità.
"L'obiettivo è restituire dignità e verità alle vittime degli eccidi nazisti - ha sottolineato l'assessora Giuliani - questa vicenda ci sta molto a cuore perché Firenze e la sua provincia furono tra le zone tra le più colpite dalla ferocia dei soldati di Hitler e dei loro alleati. Siamo in un momento particolare, che riguarda l'aspetto più umano della vicenda, scaturita dopo anni di omertà e grazie alla scoperta dell' 'armadio della vergogna'". "Questo lavoro - ha aggiunto l'assessora Giuliani - serve non solo a ripristinare una verità storica ma, soprattutto, a dare dignità alle tante vittime e a discernere il crimine di guerra. E, infine, permette di andare all'aspetto più profondo e umano che colpisce tutti noi: garantire un riconoscimento, non solo prettamente economico, agli eredi delle vittime".
"È importante avere un ulteriore margine di tempo per avviare le cause - ha spiegato il senatore Parrini - perché il diritto agli indennizzi sancito dal Decreto Draghi del 2022 è ancora sconosciuto a molti, ed è giusto che tutti coloro che hanno subito perdite tragiche possano fruirne. Grande e crescente è lo sconcerto per l'atteggiamento tenuto nei giudizi dall'Avvocatura dello Stato. Una cosa davvero grave. E grave è che il governo non sia ancora intervenuto per farla cessare".
04/12/2023 14.52
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