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Ordine degli Architetti
450^ morte di Vasari, il rapporto tra architettura e potere in una serie di incontri all'Accademia delle Arti del Disegno
Dal 7 febbraio tre incontri sul binomio, attraversando la storia dall’attualità ai totalitarismi del ‘900, arrivando fino all’epoca medicea. Un programma realizzato in collaborazione con FAF e Fondazione Michelucci
Fondazione Architetti Firenze
In occasione delle celebrazioni per i 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, l’Accademia delle Arti del Disegno - da lui fondata nel 1563 -, attraverso la Classe di Architettura, propone insieme con la Fondazione Architetti Firenze e con la Fondazione Giovanni Michelucci, un ciclo di incontri dal titolo: “L’architetto del potere. Dai giorni nostri a Giorgio Vasari”.
Vasari fu interprete in architettura ed arte della politica del Principe e nella Toscana del Cinquecento può considerarsi a buon diritto il precursore della figura dell’architetto - artista di corte. Nel 1563 per il duca costituì l’Accademia delle Arti del Disegno, prima accademia d'arte pubblica fondata nel mondo occidentale, con lo scopo di raccogliere gli artisti in un sodalizio che fosse efficace strumento dell’arte e della propaganda della famiglia regnante. Scopo dell’Accademia era l’insegnamento delle tecniche dell’architettura e dell’arte, come scriveva Vasari: “Un’accademia, con l’aiuto della quale, chi non sapeva imparasse e chi sapeva, mosso da onorata e lodevole concorrenza, andasse maggiormente acquistando”. Ed è stata proprio l'Accademia delle Arti del Disegno, secoli più tardi, in un lungo percorso che si snoda dalla fine dell'Ottocento agli anni Trenta del Novecento ad aver dato vita, a Firenze, alla Facoltà di Architettura nella locale Università.
Il ciclo di incontri si svolgerà affrontando i temi, cronologicamente a ritroso nel tempo, dimostrando come il binomio tra architettura e potere sia una costante di ogni epoca e sia ancora ben saldo anche ai giorni nostri.
“La serie di incontri che l’Accademia delle Arti del Disegno organizzerà prossime settimane - sottolinea la Presidente della Fondazione Architetti Firenze, arch. Caterina Bini - che vedono la nostra piena e convinta collaborazione, sono un importante momento di approfondimento sull’evoluzione storica della professione dell’architetto e si concentra, grazie a testimonianze e relatori di spessore, su alcune caratteristiche che ritornano, sotto varie forme, più volte nei secoli scorsi. Vedremo come, nella storia, gli architetti siano stati spesso consiglieri di chi, in posizione di potere, si sia dovuto impegnare nella gestione della cosa pubblica e siamo certi che gli argomenti che faranno parte del programma di quest’anno risulteranno di grande interesse per tutti gli iscritti ed anche per tutta la cittadinanza”.

"Il rapporto architetto-committente - ricorda la Fondazione Michelucci - ha sempre rappresentato il momento fondante della visione del progetto e tanto più significativa poteva essere la dialettica tra le parti, soprattutto tra una committenza forte e un architetto di grande esperienza e carattere come quelli raccontati in questo ciclo, tanto più l’opera riusciva ad innervarne i valori, nel bene e nel male, per farsi testimone del suo tempo."

Il programma, che si svolge nel primo semestre del 2024, prevede un ciclo di conferenze che si svolgeranno tutte nella Sala Adunanze dell'Accademia delle Arti del Disegno in via Orsanmichele n. 4 a Firenze, alle ore 16.00:

- 7 febbraio 2024 “L’architettura del potere finanziario” prof. Michele De Lucchi del Politecnico di Milano

- 22 marzo 2024 “Gli architetti del totalitarismo”: il prof.Sandro Scarrocchia (Politecnico di Milano) “Gli architetti di Hitler e Mussolini: Speer e Piacentini”; il prof. Gabriele Capecchi (Accademia delle Arti del Disegno) “L’architetto di Stalin: Boris Iofan”

- il 22 aprile 2024 prof.ssa Claudia Conforti (Università di Roma Tor Vergata) “Vasari e Cosimo I”.

31/01/2024 11.20
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