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Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Firenze: contrasto alla microcriminalità di strada
Arresti dei carabinieri per estorsione e furto
Nei giorni scorsi sono stati molteplici gli interventi delle pattuglie dei Carabinieri per il contrasto di episodi di microcriminalità fiorentina, fenomeno particolarmente avvertito dalla popolazione.
Durante la mattinata del 01 febbraio 2024, i Carabinieri della Stazione di Firenze Santa Maria Novella hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne gambiano, già noto alle forze di polizia, per il reato di estorsione. La richiesta di intervento partiva da un cittadino italiano il quale, dopo essere stato derubato, in questo Parco delle Cascine, del proprio smartphone, è stato costretto a pagare la somma di euro 70 in contanti al fine di ricevere quanto gli era stato asportato. I Carabinieri, intervenuti nell’immediatezza dei fatti, riuscivano a bloccare il presunto autore e, dopo averlo sottoposto a perquisizione personale, a recuperare la somma di denaro e la refurtiva, il tutto prontamente restituito alla vittima. Dopo la convalida dell’arresto l’uomo è stato tradotto presso il carcere di Solliciano in quanto applicata la misura dell’ordine di carcerazione.
La colpevolezza dell’indagato dovrà essere acclarata nel corso del processo e per lo stesso vige la presunzione di innocenza.
Durante la notte del 04 febbraio 2024, inoltre, i Carabinieri della Stazione di Firenze Uffizi hanno arrestato in flagranza di reato due cittadini algerini di 43 e 38 anni, già noti alle forze di polizia, per i reati di furto con destrezza e indebito utilizzo di carta di credito altrui. I Carabinieri, infatti, intervenivano nei pressi di un pub in Borgo degli Albizi, ove i due avevano appena sottratto un borsello ad una studentessa statunitense. Avuta la disponibilità di quanto contenuto all’interno e non contenti del colpo appena fatto, i due provavano a pagare le loro consumazioni con una carta di credito propria della vittima allorquando venivano fermati e arrestati dai Militari intervenuti, i quali, infine, restituivano tutta la refurtiva alla legittima proprietaria. Gli arrestati venivano condotti presso la Casa Circondariale di Fiorenze Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La colpevolezza degli indagati dovrà essere acclarata nel corso del processo e per gli stessi vige la presunzione di innocenza e gli stessi non possono essere considerate colpevoli sino alla condanna

09/02/2024 11.36
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze