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Regione Toscana
Sanità: malattie cardiovascolari, giornata di sensibilizzazione e screening
Grande adesione all’iniziativa ‘Dal cuore della Toscana - La valutazione del profilo lipidico come strumento di prevenzione’ che si è tenuta in Consiglio regionale
Il Consiglio regionale della Toscana ha acceso i riflettori sull’importanza della prevenzione cardiovascolare con una giornata di sensibilizzazione sull'ipercolesterolemia. Nel corso della giornata di oggi (dalle 10 alle 18,30), infatti, consiglieri e dipendenti hanno potuto effettuare lo screening del profilo lipidico, che ha incluso anche il test della lipoproteina (a), fattore di rischio genetico che contribuisce ad aumentare la probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari.

L’iniziativa, che ha registrato un’altissima adesione, è stata promossa da una consigliera della commissione sanità, dall’Associazione italiana scompensati cardiaci (AISC) e dalla Fondazione italiana per il cuore (FIPC). L’obiettivo è quello di partire dal “cuore” delle istituzioni per sostenere strategie e interventi mirati ad affrontare la crescente incidenza delle malattie cardiache.

La giornata si è aperta con la conferenza stampa, che ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale, di consiglieri regionali e clinici locali, in cui è stata ribadita l’importanza del monitoraggio del profilo lipidico come uno dei principali strumenti di prevenzione.

Il presidente del Consiglio regionale ha affermato di aver accolto con piacere questa iniziativa: le malattie cardiovascolari possono e devono essere riconosciute precocemente grazie a interventi di prevenzione. Ha poi ribadito come proprio investendo in prevenzione si riducano i costi del sistema sanitario e si possano liberare risorse per offrire servizi migliori ai cittadini. Importante anche la centralità della ricerca in campo sanitario, su cui istituzioni e imprese devono collaborare.

La consigliera della commissione Sanità che ha promosso l’iniziativa, ricordando come la Toscana sia una regione virtuosa da sempre attenta alle malattie cardiovascolari, ha ribadito come sia importante fare un passo ulteriore per occuparsi della prevenzione e informare i cittadini sull’importanza del monitoraggio del colesterolo, che determina il fattore di rischio per queste malattie. Importante inoltre l’aderenza alle terapie senza pregiudizi: i farmaci a disposizione permettono infatti di prevenire gli effetti delle malattie cardiovascolari, che possono essere estremamente invalidanti quando non mortali.

Della centralità della prevenzione ha parlato anche il presidente della Commissione Sanità: le malattie cardiovascolari, ha sottolineato, sono la principale causa di morte anche nella nostra regione. In questi casi la prevenzione è molto semplice, costa poco, ma può salvare tante vite. Altro aspetto che ha richiamato è quello dell’aderenza terapeutica, su cui sono necessarie azioni di sollecitazione, come quella messa in campo oggi.

Sono stati oltre 14.000 i decessi registrati nel 2020 in Toscana provocati dalle malattie cardiovascolari, in particolare infarto miocardico ed ictus cerebrale, che rappresentano il 30% del totale. Inoltre, i cittadini toscani che soffrono di dislipidemie sono oltre 600.000, dei quali solo il 40% è trattato con terapie ipolipemizzanti.

Il dirigente del settore Epidemiologia dei Servizi Sanitari e Percorsi Assistenziali dell’ Osservatorio di Epidemiologia di ARS Toscana, ha evidenziato come da un’analisi condotta nel 2020 su circa 900 mila residenti di età superiore a 45 anni delle aree delle ex-Asl di Massa Carrara, Empoli, Viareggio, Prato, Arezzo, Siena e Grosseto, sia emerso come nella popolazione toscana il trattamento delle ipercolesterolemie appaia ampiamente insoddisfacente, anche per quanti hanno un rischio cardiovascolare più elevato. Il numero di persone che riceve un trattamento farmacologico per l’ipercolesterolemia è infatti inferiore alle attese, soprattutto tra i pazienti con diabete o pregressi eventi cardiovascolari maggiori.

Tra i dati è emerso come in Toscana circa il 70% dei pazienti (oltre 430 mila persone over 45) non controlla adeguatamente i valori della colesterolemia LDL. Da qui l’importanza, come ha evidenziato Rossella Marcucci, professore ordinario di Medicina Interna dell’Università degli Studi di Firenze e direttore della struttura ospedaliera dipartimentale Malattie Aterotrombotiche dell’AOU Careggi, di strategie più efficaci e di un approccio personalizzato nella gestione del rischio cardiovascolare, visto che le attuali risorse e le innovazioni disponibili consentono di intervenire in modo preventivo su circa l'80% degli eventi cardiovascolari.

Edoardo Mannucci, professore associato di endocrinologia dell’Università di Firenze e direttore di diabetologia e malattie del metabolismo dell’AOU Careggi, ha ribadito come la maggioranza degli infarti, degli ictus e dei decessi conseguenti alle malattie cardiovascolari sarebbe evitabile se si effettuasse un trattamento accurato dei fattori di rischio, primo tra tutti l’ipercolesterolemia.

Mentre la presidente di Fondazione Italiana Per il Cuore Emanuela Folco, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza, laddove sia presente una condizione patologica che necessita di una presa in carico da parte dello specialista, di non interrompere o modificare le terapie prescritte. Infine Rossana Bordoni, presidente AISC-APS, ha evidenziato come ogni iniziativa intesa all’informazione della popolazione rappresenti un valore aggiunto per prevenire la malattia. Ha poi ribadito l’importanza di mettere al centro la prevenzione nell’ambito dello sviluppo della sanità territoriale, con un ruolo di primo piano del medico di medicina generale e la collaborazione del Terzo Settore.

24/04/2024 9.29
Regione Toscana