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Regione Toscana
Mostre: a palazzo del Pegaso la pittura poetica di Gianfranco Tognarelli
La mostra ‘Superfici del silenzio ’ inaugurata nello spazio espositivo Ciampi con gli interventi critici di Andrea Mancini e Carol Morganti
È stata inaugurata nello Spazio Espositivo C.A. Ciampi di palazzo del Pegaso (ingresso via de’ Pucci 16) la mostra dell’artista pisano Gianfranco Tognarelli ‘Superfici del silenzio’. Dopo i saluti istituzionali del vicepresidente di maggioranza del Consiglio regionale sono intervenuti Andrea Mancini storico; Carol Morganti storica dell’arte e l’artista Gianfranco Tognarelli.

Secondo Andrea Mancini la pittura di Tognarelli non è una pittura astratta, egli ci invita

ad una festa di nozze, concepita da un artista che gioca col cuore palpitante della nostra esperienza visiva. I suoi quadri, non a caso, si intitolano a luoghi, sensazioni, ricordi, momenti significativi della sua e nostra vita. Il suo è un mondo guardato ad occhi socchiusi, poiché

il sole offusca lo sguardo, con però un risultato significativo: è come aprire una finestra al mattino

presto, con la luce ancora flebile, e osservare la bellezza delle valli e delle colline intorno a noi.

Ma al di là di questo e delle tecniche creative con cui Tognarelli può lavorare, quello che

interessa qui è il risultato: per opere che possono semplicemente esprimere la poesia della vita, la parentesi brevissima, persino di gioia, che essa può rappresentare.

Per Carol Morganti il titolo di questa mostra, nel quale il sostantivo “silenzio” acquisisce tanta rilevanza, intende rimarcare come l’opera pittorica, in virtù della propria specificità, sia autosufficiente, non necessiti, per essere fruita, di alcuna sovrastruttura di parole, concetti o spiegazioni. Al visitatore dell’esposizione si richiede così di far tacere per un po’ quella gran cagnara di rumori, reali e virtuali, che opprimono tanto di frequente la mente, per entrare in rapporto diretto con la silenziosa alchimia che colore e segno generano sulla superficie delle opere. Incentrati sul tema, particolarmente caro all’artista, delle “tre elle” – libertà, leggerezza e luminosità – questi lavori sono caratterizzati da accordi tenui e delicatissimi, con esiti al confine dell’informale.

Il poeta Giuseppe Cordoni scrive in catalogo “una «cascata» di visioni evocate in un transito di forme che s’aggregano o sul punto di sciogliersi fra loro. Come eventi/emozioni del visibile non dissimili da questo che stamani mi regala nell’orto una betulla. Una percezione questa del “divenire” che s’è andata sempre più consolidando sino a prospettarci un universo (specchio ad un tempo dell’anima e del mondo) aperto, radiante e come pervaso dall’energia d’un eros liberatore. Costantemente predisposto all’accoglienza, all’attraversamento, al transito verso l’ignoto.”

Secondo l’artista Tognarelli l’emozione di un quadro si coglie pienamente nel silenzio, la pittura dovrebbe essere un’evocazione di sensazioni e questo sentimento si comprende perfettamente nel silenzio. In passato la sua pittura era più felice, adesso avverte la crisi che sta attraversando il mondo contemporaneo e nella sua pittura si riflettono questi sentimenti più drammatici, i colori restano, ma come velati da un sentimento di tristezza.

La mostra sarà visitabile fino all' 11 maggio con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 - sabato dalle 10.00 alle 13.00.

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Gianfranco Tognarelli è nato a Pontedera nel 1949, nel percorso di avvicinamento

alla pittura, la conoscenza del pittore Anton Luigi Gajoni (pittore che ha fatto parte del

gruppo “Les italiens de Paris”) e la sua magistrale lezione di colorista sono state decisive. Dopo il

diploma tecnico, si è iscritto alla scuola libera del nudo e all’Accademia di Belle arti di Firenze, allievo di Primo Conti, Goffredo Trovarelli, e Fernando Farulli, diplomandosi nel 1973.

Ha esordito alla fine degli anni Sessanta con opere figurative. Dalla fine degli anni Ottanta i suoi dipinti si andavano caricando di suggestioni oniriche e di riferimenti mitici. In questo periodo l’artista ha aderito al “gruppo di Buti”, sodalizio di amici pittori. Le successive ricerche si sono orientate verso una realtà più interiore, fino ai dipinti del ciclo “Transiti”, dell’ultimo decennio, che costituiscono l’approdo ad un’arte apparentemente astratta, in verità rappresentativa

di una realtà “sommersa” in cui trova pieno compimento il percorso precedente. L’attività pittorica è sempre stata accompagnata da ricerche nel campo della grafica, in particolare l’acquaforte

e l’acquatinta. L’attività artistica, si è concretizzata oltre che con la partecipazione ad importanti rassegne nazionali ed internazionali, con la realizzazione di mostre personali. Sito web - www.gianfrancotognarelli.it

02/05/2024 16.05
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