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Regione Toscana
Onorificenze: il Gonfalone d’argento al coordinamento toscano dei centri antiviolenza TOSCA
Le cerimonia di conferimento a palazzo del Pegaso. Il presidente Mazzeo: “I centri antiviolenza sono un faro per molte donne che si sentono sole”. La consigliera regionale Spadi: “I centri d’ascolto e le case protette sono una rete fondamentale”

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha consegnato il Gonfalone d’argento, la più alta onorificenza dell’Assemblea legislativa toscana, al Coordinamento toscano dei centri antiviolenza TOSCA.

A ritirare il riconoscimento è stata Sabrina Gaglianone, delegata del Coordinamento a cui aderiscono i centri antiviolenza della regione: Associazione ARPA (Massa Carrara), Ets Centro Antiviolenza Luna (Lucca), L’Una per l’altra (Viareggio), Libere tutte (Montecatini Terme), La Nara (Prato), Artemisia (Firenze), Pronto Donna (Arezzo), Casa della Donna (Pisa), Frida Khalo (San Miniato), Donne Insieme Val d’Elsa (Siena), Donna chiama Donna (Siena), Amica Donna (Montepulciano), Donna Amiata Val D’Orcia (Siena), Olympia De Gouges (Grosseto e Orbetello).

“Sono orgoglioso di consegnarvi la massima onorificenza del Consiglio regionale”. Ha aperto con queste parole il suo intervento il presidente Antonio Mazzeo che ha spiegato come “il Gonfalone d’argento voglia celebrare l'instancabile impegno e la dedizione di TOSCA nella lotta contro la violenza di genere. È un modo di dirvi grazie per il lavoro così importante che portate avanti e spesso non ci dimostriamo alla vostra altezza”.



Il presidente Mazzeo, che ha chiesto un minuto di silenzio per le 25 donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno, ha citato Don Lorenzo Milani spiegando che nel suo ‘I care’, il prendersi cura, c’è il senso della missione che il coordinamento e i centri antiviolenza portano avanti tra tante difficoltà. “La Toscana è più avanti delle altre regioni nel finanziamento della vostra attività – ha proseguito – ma non basta, bisogna fare di più. TOSCA e i centri antiviolenza sono un faro per molte donne che si sentono sole. Luoghi di prossimità importanti per la nostra comunità. Sono faro, sicurezza, ultimo riparo e momento di speranza”.

Dal presidente Mazzeo è poi arrivato il ringraziamento a tutti i volontari e le volontarie che giorno dopo giorno rendono possibile questo straordinario lavoro e spesso lavorano nell’ombra. “Un’ombra che deve diventare un luogo più vivo e grande di speranza e se ci riusciremo questo riconoscimento avrà avuto un senso”. Il presidente Mazzeo ha anche rivolto un appello agli uomini: “Noi per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere. Non giriamo la testa di fronte a determinati gesti, anche i più lievi. Perché finché verrà tollerata da parte nostra anche la più minima forma di oppressione saremo complici di un sistema strutturalmente discriminatorio sul piano sociale, civile ed economico. E nessuno sarà mai libero finché ci sarà anche una sola donna privata della propria libertà”.

A proporre l’onorificenza all’Ufficio di presidenza la consigliera regionale Donatella Spadi: “Il Coordinamento regionale TOSCA merita questo riconoscimento perché i centri di ascolto e le case protette sono una rete fondamentale per le donne vittima di violenza e anche per i loro figli. È un intervento fatto nei momenti di emergenza che aiuta tantissime persone. Donne che trovano dei punti di riferimento di cui hanno estrema necessità. So bene quanta fatica fate a portare avanti tutte le attività ed è importante far conoscere tutto quello che fate”.

Ricevendo il Gonfalone d’argento Sabrina Gaglianone ha ringraziato il Consiglio regionale per l’importante onorificenza ricevuta, un riconoscimento che arriva in prossimità del quindicesimo compleanno del Coordinamento. “Facciamo rete da tanti anni – ha spiegato – perché insieme si lavora meglio. E avere una voce unica è fondamentale anche nei rapporti con le istituzioni e quando si chiedono i finanziamenti”. “Parlare di emergenza è anacronistico, perché una cosa che succede tutti i giorni non è più un’emergenza, ma un fenomeno strutturale molto radicato. Si tratta di un fenomeno molto complesso e per questo è importante agire in rete. Così possiamo anche assicurare l’omogeneità delle metodologie che noi utilizziamo. Nelle nostre strutture abbiamo 186 posti letto per le donne e i loro figli minori. Dal 2013 abbiamo dei finanziamenti pubblici che passano dalla Regione Toscana che in diversi anni li ha implementati, ma dipendiamo ancora molto dal contributo del mondo del volontariato e ci scontriamo con le tante rigidità del Terzo settore”.

“L’interlocuzione con la Regione è particolarmente importante – ha concluso Sabrina Gaglianone – ora che il Consiglio regionale si appresta a rivedere la legge 59 del 2007 sulla violenza di genere e noi siamo a disposizione per dare il nostro contributo. Il nostro lavoro ha come obiettivo finale quello della rinascita delle vittime della violenza e oltre al nostro ringraziamento vi portiamo anche quello delle donne che aiutiamo ogni giorno”.

Hanno partecipato alla cerimonia, a cui erano presenti molte rappresentati dei centri antiviolenza, i consiglieri dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni e Diego Petrucci. Erano presenti la presidente della commissione regionale per le Pari opportunità Francesca Basanieri, la Difensora civica della Toscana Lucia Annibali e i consiglieri regionali Silvia Noferi e Marco Niccolai.

10/07/2024 9.31
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