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Regione Toscana
Consiglio della Regione. Ambiente: sì al procedimento semplificato per l’approvazione dei progetti di opere di interesse pubblico
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza l’atto presentato su iniziativa del presidente della Giunta: voto favorevole di Pd e Italia Viva; contrari Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Astenuto il Movimento 5 Stelle
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato ieri (martedì 12 novembre) a maggioranza la proposta di legge sul procedimento semplificato per l'approvazione dei progetti relativi alle opere di interesse pubblico e di rilevanza strategica su immobili facenti parte del patrimonio regionale. L’atto, presentato su iniziativa del presidente della Giunta, ha ricevuto 22 voti favorevoli di Partito democratico e Italia viva; 14 i voti contrari di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Gruppo Misto-Merito e Lealtà. Astenuto il Movimento 5 Stelle.

A illustrare la proposta di legge, che modifica la legge regionale è stata la presidente della Commissione Ambiente Lucia De Robertis, che ha ricordato come l’atto intervenga per modificare la normativa vigente in materia di demanio e patrimonio della Regione, al fine di garantire l’esecuzione rapida di opere di interesse pubblico e rilevanza strategica. “Questa norma – ha spiegato - disciplina un provvedimento semplificato di approvazione dei progetti e delle opere nel caso in cui tale approvazione costituisca variazione, integrazione o adeguamento agli strumenti urbanistici comunali”.
“Le modifiche normative proposte prevedono che di queste opere debba essere dato conto nel piano triennale di intervento sul patrimonio immobiliare regionale, predisposto dalla Giunta regionale entro il 31 gennaio di ogni anno e redatto secondo le previsioni dalla stessa legge 77 del 2004 in coerenza col piano triennale dei lavori pubblici” ha aggiunto De Robertis, sottolineando come il procedimento semplificato si svolga “nel rispetto della normativa in materia di valutazioni e autorizzazioni ambientali, nonché nel rispetto del Piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico”.

Il testo di legge ha accolto la condizione formulata nel parere reso sul provvedimento dal Consiglio delle autonomie locali.

La legge definisce opere di interesse pubblico e di rilevanza strategica per la realtà regionale, quelle inerenti il patrimonio immobiliare della Regione dirette a soddisfare almeno una delle seguenti finalità: efficacia, efficienza ed economicità dei servizi resi ai cittadini e alle aziende; ottimizzazione dell'impiego delle risorse umane ed economico-finanziarie, nonché il miglioramento dell’interoperabilità delle strutture dirette a fornire un servizio pubblico; efficientamento funzionale degli immobili del patrimonio regionale, riduzione dei costi e della manutenzione degli stessi.

Intervenuto il vicepresidente Marco Casucci (Lega) che ha definito generiche le finalità delle opere di interesse pubblico e di rilevanza strategica della Regione riportate nella legge “che, se prese singolarmente, perderebbero significato lasciando un’ampia discrezionalità nella individuazione di esse”. Casucci ha dunque presentato un emendamento, poi respinto dall’Aula, chiedeva di restringere la definizione di tali finalità.

Elisa Tozzi (FdI) ha criticato “il modo di lavorare della Giunta che, su materie delicate, non propone modifiche organiche ma provvedimenti estemporanei per colmare o funzionalizzare interventi puntuali". Ha poi sottolineato come con questa modifica della normativa “si passa da una centralità del Consiglio regionale alla centralità della Giunta a cui si conferiscono poteri equiparabili a quelli di un commissario straordinario”. “Inoltre – ha aggiunto – si interviene a gamba tesa sugli strumenti urbanistici dei Comuni”.

Cristiano Benucci (Pd) ha evidenziato come “questa legge ha un ambito di intervento molto circoscritto”. “Si tratta – ha spiegato - di velocizzare un iter di approvazione di alcune opere pubbliche strategiche, di per sé complesso, con l’istituto della Conferenza dei Servizi che prevede la partecipazione dei Comuni, che potranno formulare le loro osservazioni”.

“Se da una parte si contesta l’autonomia differenziata, con questa legge si va nella direzione di un centralismo autoritario regionale” ha affermato Diego Petrucci (FdI) parlando di un’iniziativa legislativa “al limite della legittimità costituzionale”. “Si va a stravolgere la rete di rapporti che fanno parte del contesto normativo nel quale ci troviamo”, ha affermato.

Alessandro Capecchi (FdI) ha parlato di una proposta di legge “che origina dalla vicenda della terza torre che la Regione vuole realizzare a Novoli”. “Il tentativo è quello di accelerare l’autorizzazione di alcune opere considerate strategiche, ma i criteri che le individuano così come sono riportati nella legge non hanno alcuna caratterizzazione e si ripetono tra loro – ha spiegato - . In particolare la riduzione della manutenzione degli immobili non può essere un criterio premiante per rendere strategica un’opera”.

13/11/2024 10.20
Regione Toscana