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Regione Toscana
Consiglio della Regione. Economia: povertà energetica, sì a nuove misure di contrasto
Licenziata a maggioranza, Pd e M5S, la proposta di legge in commissione Sviluppo economico e rurale. Il presidente Gianni Anselmi (Pd): “Al beneficio ambientale legato all’installazione di impianti fotovoltaici si associa quello sociale legato all’erogazione del bonus”
La proposta di legge per il sostegno alla povertà energetica è stata licenziata, a maggioranza con il voto favorevole di Pd e Movimento 5 Stelle e l’astensione di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, questa mattina (giovedì 14 novembre), in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).

La misura toscana prevede che i soggetti beneficiari di finanziamenti pubblici nell’ambito dei programmi regionali di attuazione dei fondi strutturali dell’Unione europea si impegnino a cedere alla Regione, come nel caso del reddito energetico, le risorse provenienti dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e legate alla valorizzazione dell’energia non auto-consumata. Le risorse così incamerate a livello regionale sono destinate non ad auto-alimentare il fondo per la installazione di nuovi impianti (come nel reddito energetico) ma a finanziarie l’erogazione di un contributo di solidarietà energetica, un bonus destinato a nuclei famigliari intestatari di una utenza elettrica in condizioni di povertà economica.

Tra le modifiche sostanziali inserite nella proposta di legge si prevede l’obbligo di cedere in misura corrispondente alla percentuale di contributo pubblico ricevuto, come risultante dal decreto di concessione e dalla convenzione sottoscritta con l’amministrazione regionale, i crediti maturati presso il GSE, “l’obbligo – specifica il presidente - non è più quindi del 100 per cento ma della stessa percentuale del contributo ricevuto per la realizzazione dell’impianto, restando ferma la facoltà per i suddetti soggetti pubblici di cedere alla regione l’intero ammontare dei crediti maturati”. Si apre poi, alla possibilità che soggetti terzi partecipino al rafforzamento di questo fondo, prevedendo che possano contribuire al sostegno delle misure di contrasto alla povertà energetica.

L’atto come sottolineato da Anselmi è nato da “un obiettivo sociale, dalla necessità di costituire il fondo con un battente certo ma anche per fare i conti con la richiesta dei Comuni di non rinunciare in toto ai crediti maturati e di trattenere una quota da destinare a soggetti socialmente in difficoltà rispetto al pagamento delle spese energetiche”. “Si associa quindi al beneficio ambientale legato all’installazione di impianti fotovoltaici quello sociale legato all’erogazione del bonus”. “Ci si è orientati – conclude Anselmi - sulla scelta di erogare i contributi a sportello chiedendo ai cittadini che volessero accedere a questi benefici la presentazione della bolletta

Si ricorda che secondo i recenti dati forniti dall’Osservatorio Sociale Regionale una famiglia toscana su dieci dichiara di arrivare con grande difficoltà alla fine del mese e tra le voci di spesa che maggiormente incidono sui bilanci vi sono proprio le spese energetiche, legate ai costi per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni. I dati ci dicono che il 21 per cento delle famiglie toscane non può permettersi di riscaldare (o raffrescare) adeguatamente la propria casa. Tradotto in dati assoluti, parliamo di più di 200mila persone in stato di “accertata” povertà energetica.

14/11/2024 16.01
Regione Toscana