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Comune di Greve in Chianti
Greve. Cinque storie di donne per alzare la voce contro la violenza sulle donne
“Stai zitta!” è la nuova produzione della Compagnia La Tarumba che andrà in scena al Teatro Boito di Greve in Chianti venerdì 22 novembre alle ore 21.15. Nato dalla collaborazione tra l’assessora alla Cultura Monica Toniazzi e l’assessore alle Pari opportunità Ilary Scarpelli, lo spettacolo è scritto e diretto da Viviana Ferruzzi con la collaborazione di Michela Stellabotte, Cecilia Bandini, Paola Stellabotte, Cristina Maraucci
Basta con il silenzio! Diamo spazio, parola, presenza, visibilità a chi di voce non ne ha e non ne ha mai avuta. Si alza il sipario del Teatro Boito per gridare contro la violenza sulle donne. Il Comune si unisce al coro, tutto al femminile, della Compagnia La Tarumba che si prepara al debutto di una nuova produzione in scena sul palcoscenico grevigiano venerdì 22 novembre alle ore 21.15, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Nato dalla collaborazione tra l’assessora alla Cultura Monica Toniazzi e l’assessore alle Pari opportunità Ilary Scarpelli che hanno lavorato in sinergia per la realizzazione di questo appuntamento, lo spettacolo “Stai zitta" è uno degli eventi che compone la ricca stagione teatrale, scritto e diretto da Viviana Ferruzzi con la collaborazione di Michela Stellabotte, Cecilia Bandini, Paola Stellabotte, Cristina Maraucci.

Cinque attrici, cinque monologhi, cinque storie di donne che hanno subito in vita una qualche forma di violenza causata da uno o più uomini, che poi le hanno portate alla morte o a una vita da reiette. Donne che tante volte si sono sentite dire: Stai zitta! Ogni racconto condurrà in un mondo diverso, in un immaginario femminile, differente, drammatico e ironico, irrisolto oppure già chiuso da tempo.

“Le voci delle donne - spiega Viviana Ferruzzi - raccontano atroci verità che sono accadute, accadono o potrebbero accadere. Con questo spettacolo si vuol dare l’ultima parola a quelle donne, perché ne hanno il diritto e, d’altra parte, noi abbiamo il dovere di essere lì, di ascoltarle attentamente, perché la violenza sia fisica che psicologica sulle donne è iniziata con gli albori della civiltà”.

“Raccontiamo la storia di donne escluse, non volute, di coloro – prosegue la regista - che sono arrivate troppo presto, troppo tardi e hanno detto troppo e incomprensibilmente. Donne ridotte al silenzio, denigrate, ritenute erba cattiva nel giardino buono, inopportune rispetto al decoro: perciò, da estirpare. Fonte di eresia, dunque di desiderio e di colpa”. La nuova produzione de La Tarumba corre sul filo dell’ironia della sorte e si affaccia nello specchio della realtà, una realtà che appare crudele, violenta, ingiusta, fastidiosa da accettare, ma oggettiva.

Altro evento che vuole ricordare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è quello curato dai soci del Circolo Arci, in programma sabato 24 novembre alle ore 21.30 presso la Casa del Popolo di Greve in Chianti. "La vergogna restituita" è un reading liberamente tratto da “X” di Valentina Mira. Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.

“I momenti di sensibilizzazione collettiva che ci invitano a riflettere su quella che oggi rappresenta purtroppo una delle piaghe più preoccupanti del nostro Paese e non solo – dichiarano le assessore Monica Toniazzi e Ilary Scarpelli - sono fondamentali poiché rafforzano il significato della Giornata che accende i riflettori internazionali sul femminicidio, un fenomeno che purtroppo non accenna a diminuire e continua a seminare vittime. Nel 2024 oltre 90 donne sono state uccise per mano di uomini. Ogni azione, simbolica o concreta, è necessaria per attuare un cambiamento culturale, prevenendo e contrastando la violenza, la discriminazione di genere negli ambienti di lavoro, in famiglia, con gli amici, in ogni sfera della vita quotidiana a partire dai luoghi dell’educazione”.

Si ricorda che nel Chianti è attivo uno sportello antiviolenza che offre un supporto gratuito alle donne che chiedono aiuto attraverso l'attivazione di percorsi specifici dal punto di vista legale e psicologico, gestiti dal Centro antiviolenza Artemisia. Lo sportello permette alle donne che subiscono violenza fisica, psichica, sessuale, economica o di stalking di poter accedere ai servizi di sostegno per avviare un percorso di uscita dalla violenza. Il Centro antiviolenza supporta l’iter giudiziario, mettendo a disposizione un consulente legale, penalista e civilista. Gli operatori affiancano la persona nel percorso di un eventuale inserimento lavorativo e si adoperano per ristabilire una rete sociale e professionale in favore della vittima. Info: tel. 055 601375. Numero antiviolenza e stalking: 1522.

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