La commissione sviluppo economico del Consiglio regionale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), ha tenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 1 aprile, un’audizione delle associazioni di categoria che rappresentano i professionisti e le aziende del settore dei matrimoni ed eventi privati in Toscana, in merito alle conseguenze economiche derivanti dall’impatto della pandemia ancora in corso. Un comparto composito, fatto di migliaia di aziende, che raccoglie una filiera articolata in tante micro e piccole imprese, ma anche nei più grandi operatori del settore, sia che si tratti di matrimoni che di convegni o altre iniziative a carattere privato. I colpi della pandemia si sono abbattuti con la massima durezza, con uno stop pressoché totale delle attività, e quindi dei ricavi, e perdite che già da oltre un anno in moltissimi casi oscillano tra l’80 e il 95 per cento del fatturato. “Ci sono 5mila imprese che stanno per scomparire”, è stato rappresentato alla commissione dall’associazione Italiana Wedding Planner, da Aiom (Associazione italiana organizzatori matrimoni), Airca (Associazione imprese ricettive città d’arte) e ancora da Assimec (Associazione imprenditori del matrimonio e della cerimonia), Feder Matrimoni, Feu (Filiera eventi unita), Anbc (Associazione nazionale banqueting e catering), Assoeventi (l’agenzia di Confindustria dedicata agli eventi), Confocmmercio e Cna Toscana.
Quello che viene richiesto è un intervento immediato, per quanto nelle competenze e nella disponibilità della Regione, così come è già stato fatto per altri settori, ad esempio la ristorazione, ma allo stesso tempo l’impegno a delineare il percorso per la riapertura e la ripartenza dell’attività. A cominciare da un protocollo e da campagne di promo-commercializzazione da definire insieme agli operatori di questo settore, che si caratterizza “come un ‘diesel’: non può ricominciare ad incassare appena sarà finita l’emergenza, ma ha bisogno di una progettazione degli eventi che prenderà i primi mesi dopo la riapertura”.
La presidente della commissione Ilaria Bugetti ha ricomposto il quadro degli interventi già messi in campo dalla Regione, ricordando il bando da 25milioni appena aperto dalla Regione, e “frutto di un approfondito lavoro di questa commissione e del Consiglio regionale<
http://www.consiglio.regione.toscana.it/ufficio-stampa/comunicati/comunicati_view?idc=&id=29412>, con il quale abbiamo deciso di comprendere anche questo settore. Meglio dare qualcosa, intanto, anche un piccolo contributo, che non può essere risolutivo e che ci auguriamo possa poi aumentare, qualora ci siano le possibilità e quando arriveranno anche i fondi del Governo”. L’altro fronte sul quale intende muoversi la Regione riguarda “il lavoro in conferenza Stato-Regioni, dove alcune delle nostre proposte non sono cadute nel vuoto”.
“Dalle micro aziende a quelle più grandi, dobbiamo dare indirizzi in base alle esigenze Bisogna saper calibrare in una fase difficile come questa. Anche i protocolli di sicurezza vanno rivisti secondo l’evolversi della situazione: il nostro ruolo è capire i vostri suggerimenti e provare a dare un indirizzo in vista della ripresa. Purtroppo non ci sono ancora date e tempi certi per la definitiva ripartenza”, ha detto ancora la presidente, che ha voluto tuttavia rivolgere una rassicurazione anche sull’efficacia della campagna vaccinale in Toscana, “nonostante la comunicazione nazionale fornisca una diversa visione prevalente: abbiamo già vaccinato tutte le persone nelle Rsa, non abbiamo destinato i vaccini per gli ultraottantenni agli avvocati. Alla radice di tutti i problemi c’è la scarsità di vaccini, ma la nostra Regione, appena arriveranno i vaccini, sarà in grado di vaccinare tutti”.
Dal vicepresidente Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia), che ha condiviso il lavoro impostato dalla presidente Bugetti, la conferma della necessità di “due fasi di intervento a sostegno di questo settore che rappresenta una nuova forma di promozione, a cominciare dai piccoli borghi: l’aiuto immediato, che trova ostacoli nelle tante difficoltà del momento e l’azione di supporto nella fase che dovrà essere di promozione e ripresa”. Dalle consigliere Anna Paris (Pd) la richiesta di informazioni dettagliate sulle articolazioni del settore e da Elena Meini (Lega) l’ipotesi di un “contributo conoscitivo attraverso uno studio di Irpet”.