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La miglior prevenzione degli incendi boschivi è data dalla gestione attiva del bosco. Come prevista dal Testo unico forestale e dalla Strategia forestale nazionale. Uncem lo ha scritto ai Senatori che in queste ore stanno depositando gli ultimi emendamenti al Decreto incendi in conversione alle Camere. Uncem ha chiesto al Senato di inserire almeno 100 milioni di euro l'anno per la gestione forestale, che parte dalla pianificazione e dalla certificazione delle superfici. L'Italia è un Paese forestale e non lo sa. Ha il 38% di territorio considerato bosco. E investe solo 5 milioni di euro l'anno di risorse del bilancio statale su progetti per le foreste. Una cifra che Uncem chiede di correggere. La prevenzione degli incendi boschivi si fa prima degli incendi e non dopo. Inoltre, Uncem sottolinea ai Senatori della Repubblica che il territorio montano, dove insistono il 95% dei boschi italiani, solo se vissuto e presidiato, gestito e valorizzato, previene gli incendi boschivi. Perché, è importante sapere, che il bosco non colpito da incendi in questa estate, lo sarà quasi sicuramente nei prossimi anni se non già nei prossimi mesi.

Uncem evidenzia inoltre l'importanza di rafforzare i Gruppi Antincendio boschivi regionali (e poi comunali), nel quadro del Volontariato organizzato di Protezione Civile, nella capacità di azione umana e nei mezzi a disposizione.

Nel testo del decreto, in fase di conversione in Parlamento, secondo Uncem deve essere inserito un riferimento chiaro alla "Strategia forestale nazionale". Nelle schede della Strategia vi sono infatti le indicazioni precise sulle necessità dei territori per la prevenzione degli incendi boschivi e per le aree colpite da incendi. Sono preziose in questa fase e per il DL. Gli incendi sono un tema "forestale" e il Paese deve essere formato, consapevole, capace di riconoscerlo.