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Comune di Vaglia
Paterno, in arrivo soldi del Pnrr per la ex cava
Impallomeni: “Il territorio paga costi sociali ed ambientali elevatissimi, occorre una bonifica celere”
Sono circa 39 milioni di euro, le risorse assegnate alla Toscana dal Pnrr e dal ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani’. Risorse che giungono anche a Vaglia, precisamente a Paterno, dove da tempo si trova una discarica di rifiuti pericolosi, la cui storia è giunta sul palcoscenico nazionale sia per la complessità, sia per la pericolosità ambientale dei rifiuti. Infatti nella vicenda dell’ex cava si inserisce una situazione che purtroppo non è per niente anomala, vale a dire il sito è stato utilizzato alla stregua di una vera e propria discarica abusiva, con la presenza di rifiuti pericolosi e non.
L’ex Cava di Paterno è un “sito orfano”, vale a dire, rientra per definizione in "quei siti potenzialmente contaminati o contaminati per i quali il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o se individuato non provvede agli interventi di bonifica". Fra Pnrr e ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica”, all’ex Cava di Paterno giungono 6,4 mln di euro dal Pnrr, più 189mila euro dai circa 6 milioni di euro assegnati dal ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani’ alla Toscana. Inoltre, sempre per la bonifica del sito, sono già stati erogati dalla Regione Toscana ulteriori 152.000 euro, più altri 50.000 impegnati sempre dalla Regione e prelevati dal Fondo di Rotazione, come ricorda il vicesindaco e assessore all’ambiente Riccardo Impallomeni.. I fondi già a disposizione sono stati utilizzati per la progettazione della messa in sicurezza e sono in via di impegno per il campionamento del suolo e sottosuolo, al fine di analizzare l’eventuale superamento delle concentrazioni di inquinanti per quanto riguarda la soglia di contaminazione.
“Il sito di Paterno – dice il vicesindaco di Vaglia – è geologicamente critico, trattandosi di un calcare estremamente fratturato e carsico, con presenza di una faglia attiva; caratteristiche litologiche e strutturali che impongono di agire rapidamente per la salute pubblica e del territorio”
“I rifiuti già individuati – prosegue Impallomeni - sono costituiti da fanghi di scarto delle concerie di pellame, salamoie di industrie chimiche, fanghi dell’Alta Velocità oltre a svariate altre tipologie; una vera discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non che deve fare riflettere sul comportamento tenuto per lungo tempo dagli autori di questo scempio. Vorrei ricordare, di fronte a tutto ciò, che la privatizzazione del profitto e la socializzazione del costo sono i due principi del malaffare. Tutti questi denari provengono dalle tasche di tutti noi, ma i profitti in quali tasche sono finiti? L’imperativo è agire al più presto e radicalmente con l’obiettivo di una bonifica integrale del sito”.

18/12/2021 10.04
Comune di Vaglia


 
 


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