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Redazione di Met
I racconti di Paolo Codazzi al Gruppo Donatello di Firenze mercoledì 28 settembre
Presentazione de 'Lo storiografo dei disguidi' a Firenze, in via degli Artisti 2r, alle ore 17
Mercoledì 28 settembre 2022, alle ore 17, presso il 'Gruppo Donatello', a Firenze in via degli Artisti 2r, presentazione del libro di Paolo Codazzi "Lo storiografo dei disguidi", edito da Arkadia, una raccolta di racconti legati tra loro da un visionario strabismo della realtà, ciascuno con un suo significato, i propri personaggi, i punti di vista che intersecano fatti e vicende comuni e straordinarie sullo sfondo di una Firenze sonnolenta e ripiegata su se stessa. Dialogheranno con l'autore Ugo Barlozzetti, Presidente del Gruppo Donatello, e Corrado Marsan. Sarano disponibili copie del libro grazie alla collaborazione con Libraccio Firenze.

"Mettere in dubbio ogni certezza. Non ritenere che ci sia qualsiasi forma di determinismo al di fuori del ciclo vitale. Possedere la consapevolezza che perfino 'molti avvenimenti della Storia, celebrati da generazioni di studiosi e politici, in realtà furono frutto del caso, o meglio di quella parola formata dalle stesse lettere: il Caos' (p.136), sicché l’unica forma di storiografia affidabile non è quella sterilizzata e codificata nei libri degli storici ('chirurghi ubriachi'), ma è quella che si fonda sull’arbitrarietà di chi osserva con distrazione gli avvenimenti e li tramanda senza scrupoli filologici, dato che lo stesso caos si nutre inevitabilmente di equivoci, dato che la serietà ostinata non è nient’altro che una seriosità arrogante. Forse sono questi gli assunti alla base dei racconti spensierati ma non distaccati di Paolo Codazzi, raccolti nello Storiografo dei disguidi (Arkadia, pp. 141).
Racconti nei quali Paolo Codazzi, con la sua affascinante sintassi ipotattica, affonda il coltello di un aereo nichilismo partecipe nella carne del corposo, invadente dogmatismo quotidiano; nei quali l’autore s’inoltra nel grottesco della meschina svalutazione automatica degli uomini e dei fatti a prima vista privi d’interesse, per ribaltarlo, sostituendo il deprezzamento con la stima paradossale, trasformando l’inconsistenza con l’importanza di un altro tipo di grottesco, quello che deforma la realtà per troppo affetto, che deride gli assiomi ufficiali per troppo rispetto'.

Paolo Codazzi, fiorentino, per alcuni decenni consigliere delegato di un’impresa nel ramo delle costruzioni, si è dedicato fin da giovane al suo amore principale, la scrittura. Appassionato di varie discipline, prima fra tutte la Storia antica, ha fondato nel 1983, con Franco Manescalchi, la storica rivista fiorentina “Stazione di Posta”. Ha ideato e presiede il Premio Letterario Chianti. Ha pubblicato due raccolte di poesie (Il primo viaggio, 1980; L’inventore del semaforo, 1985), i romanzi Come allevare i ragni (Lalli Editore, 1982), Caterina (Amadeus, 1989), Il cane con la cravatta (Mobydick, 1999), Il destino delle nuvole (Mobydick, 2009), La farfalla asimmetrica (Tullio Pironti, 2014), Il pittore di ex voto (Tullio Pironti, 2017), le raccolte di racconti Nei mattatoi comunali (Solfanelli, 1992) e Segreteria del caos (Mobydick, 2002).

24/09/2022 8.21
Redazione di Met


 
 


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