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Comune di Firenze
Donata Bianchi (Presidente Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali): “Vergogna. Un’altra donna è stata assassinata in Iran dal verdetto dei Tribunali religiosi”
Ennesima esecuzione nel silenzio della comunità internazionale
“Zarkhatoon Mazara Zehi era una donna fragile. Fragile in quanto donna in un regime di terrore e oscurantismo come vige adesso in Iran. Fragile perché povera e vedova con una figlia da sostenere. Fragile perché appartenente ad una comunità, quella baluca, sistematicamente perseguitata, valgono per tutti i dati sulle ultime esecuzioni capitali avvenute in Iran: da maggio a novembre – spiega la presidente della Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali Donata Bianchi – sono stati uccisi nelle prigioni del Paese oltre 350 prigionieri baluchi, tra cui molte donne.

È una regione poverissima il Balochistan, e qui le organizzazioni che si alimentano del traffico di stupefacenti trovano manovalanza a basso costo, “a perdere”, come forse era Zarkhatoon, accusata di essere vettore di droga, un’accusa da cui si è sempre dichiarata innocente, ma non l’ha mai potuto dimostrare a causa della mancanza di capacità finanziaria per assumere un avvocato esperto e difendere efficacemente la sua dichiarazione di innocenza.
Talvolta i figli di Baluchi, di diverse nazionalità, non hanno nemmeno la carta d’identità e viene loro negato anche il diritto basilare all’esistenza. Non hanno accesso all’istruzione primaria e sono costretti ad una vita nomade con molte deprivazioni sanitarie di cibo e acqua potabile, come denunciato già nel 2010 da Medici senza frontiere.
In Iran si continua ad uccidere nelle carceri: studenti, politici, avvocati, povera gente.
In Iran si continua a morire, in un silenzio della comunità internazionale e degli Stati europei che è diventato assordante.
Ricordiamo il nostro concittadino Toomaj Salehi, vivo, ma detenuto in carcere in condizioni di estrema durezza e privato delle necessarie cure sanitarie per le gravi conseguenze delle torture subite. Condanniamo la ferocia dei Tribunali religiosi, chiediamo la sospensione delle condanne a morte e, per Toomaj, l’immediato rilascio e accesso alle cure sanitarie, su questo – conclude la presidente Donata Bianchi – è stato preparato un atto che spero presto possa essere oggetto di voto in Consiglio comunale”. (s.spa.)

17/11/2023 10.23
Comune di Firenze


 
 


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