Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Regione Toscana
Mostre: il Consiglio ricorda l’opera di ricerca di Francesco Sandrelli
L’intervento di Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale, Riccardo Vannuccini regista teatrale e cinematografico, e della sorella Maria Sandrelli all’inaugurazione della mostra
Si è inaugurata nello spazio espositivo al primo piano di palazzo Bastogi, in via Cavour 18, la mostra di Francesco Sandrelli ‘Epifanie. Dal colore al segno’. È intervenuto Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale, mentre la presentazione della mostra è stata curata da Riccardo Vannuccini, regista teatrale e cinematografico. A seguire, una lettura di poesie di Francesco Sandrelli a cura di Maria Sandrelli, Lorenzo Sandrelli, Alba Bartoli.

L’opera di Francesco Sandrelli si muove e si sposta, è consultabile da oggi e per sempre come una traccia, una pista, una mappa per viaggiatori curiosi ed eroici in qualche modo come lo è lui quando squarcia i grandi teloni con abbaglianti lampi neri, strisce di colore che sono bande sonore, orme sul bagnasciuga della pittura. Il percorso artistico di Sandrelli è segnato negli anni

attraverso centinaia di opere dal figurativo è precipitato nell’informale per risalire poi nel disegno in una meticolosa ricerca del nulla a cui tutti gli artisti autentici intendono arrivare senza facili scorciatoie ma al prezzo di una grande sofferenza, la sofferenza e la fatica di svelare l’esistenza nel profondo, svelarla per rivelarla ogni volta daccapo.

“Non nascondo una sincera emozione nel vedere esposte le opere di Francesco Sandrelli – ha detto Marco Casucci vicepresidente del Consiglio regionale – Questa mostra è stata fortemente voluta da me e dal consigliere regionale Massimiliano Pescini per ricordare l’artista Sandrelli scomparso il 24 marzo 2023 dopo un grave incidente stradale. Il Consiglio regionale ha dedicato un minuto di silenzio per ricordare l’artista e oggi quel silenzio si colora con la presentazione delle sue opere pittoriche e la lettura delle sue poesie. Oggi sono felice di ricordare Francesco Sandrelli con tutta la famiglia per rendere omaggio, nel modo migliore, a questo grande artista toscano.”

“Questo è un percorso molto completo nell’opera di Francesco Sardelli – ha detto la sorella e curatrice della mostra Maria Sandrelli – che muove dai lavori del primo periodo, dove l’uso del colore è molto presente, fino ad una serie di lavori dove l’uso del colore si attenua, per poi esplodere nuovamente nei grandi teloni della sua ultima produzione creativa. In queste opere convivono segno e colore per arrivare agli ultimi lavori, che sono i disegni su carta, dove si cerca l’essenzialità del segno. Inoltre presentiamo alcune delle sue poesie, che hanno avuto un grande significato nell’ultima fase della sua vita.”

“La scelta delle opere – afferma il regista Vannuccini - presentate a cura della sorella Maria con l’Associazione Culturale Francesco Sandrelli, è una mossa utile, dunque, per cominciare ad indirizzare l’opera di Sandrelli fuori dal concetto di mostra e a vantaggio di una attuale e necessaria ricomprensione dei segni dell’opera dell’artista, segni intesi qua come itinerari, viaggi, evidenze di una pratica delle possibilità dell’esistenza. In particolare, le opere ad olio ritraggono proprio questa disperata vitalità di Sandrelli, questo corpo a corpo con la materia e col nero, col buio da dove estrarre costellazioni, ancora segni, tracce piste dell’esistenza misteriosa e profonda. In conclusione, i dipinti come pure i disegni di Sandrelli e i teloni fuori dal rappresentare, interrogano il limite dell’immagine figurabile ovvero dell’esserci, le sue opere allora non presentano tracce immediatamente riconoscibili, sono un transito verso il quasi-nulla, sono sfondi che si formano da incastri diversi: parole, ritmi, visioni.”

“La scelta è stata quella – ha detto ancora Vannuccini – di fare un percorso che parte dal colore scuro per arrivare al bianco e nero finale dei disegni. Si racconta la lotta che fa l’essere umano da una parte la spinta verso l’infinito e nel credersi immortale e dall’altra la conoscenza della morte e del dover morire. Una fatica dell’artista e della fatica di esistere che compie Sandrelli nella sua opera.”

Nelle poesie che accompagnano la mostra si coglie la profondità della ricerca di Francesco Sandrelli che scrive in Malinconia “Tra la nebbia scruto il silenzio. Il silenzio è/ l’ultima parola dopo ogni fatica.” o ancora in L’ombra “Un’ombra stesa su un telo, la verità del/ passare del tempo, la sofferenza scolpita nel/fuoco. /Il clok dell’orologio che dolcemente ti/ accompagna. L’orologio cosmico ha battuto/ l’ultima ora, come oro che si imprime sulle/ cose.”

“Il filo conduttore della mostra è la ricerca dell’essenzialità – ha detto il fratello Lorenzo Sandrelli – che parte da una visione più naturalistica e formale per arrivare a colmare dei vuoti con le esplosioni di colore dei suoi grandi teloni. Poi si arriva alla ricerca di verità dei disegni in bianco e nero del suo ultimo periodo.”

La mostra proseguirà fino all’11 aprile 2024 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

---------------------------------

Francesco Sandrelli è nato a Castiglion Fiorentino (Ar) nel 1969, trascorre l’infanzia in Val di Chiana per poi trasferirsi con la famiglia a Firenze dove completa gli studi al liceo classico e si iscrive a Storia dell’Arte. Torna a vivere a Camucia – Cortona nel 1994 dove si dedica in maniera costante alla pittura, sua passione fin dall’infanzia e che aveva coltivato durante il soggiorno a Firenze. Inizia a partecipare a varie mostre che lo portano in numerosi viaggi in Italia e all’estero. Accanto alla pittura si affaccia intorno agli anni duemila un’intensa produzione di poesie, che soprattutto negli ultimi anni fa da corollario alle sue ultime creazioni, per lo più disegni a matita in bianco e nero con i quali l’artista ricercava essenzialità del segno. Le sue opere attraversano in maniera originale e potente varie declinazioni stilistiche, dalla figurativa alla simbolica senza indugiare su nessuna, poiché sorrette dall’intuizione momentanea e dalla necessità estemporanea del gesto artistico. Muore a causa di un incidente a Roma il 24 marzo 2023.

02/04/2024 14.01
Regione Toscana


 
 


Met -Vai al contenuto